Il Professor Pulcinella, la recensione di Alfredo Pasolino

Presentato il libro di Angelo Iannelli «Guai a coloro che vorrebbero mettere le briglie alla fantasia, madre di tutti  i sogni»

Scrivere un Libro, liberamente in siffatta bellezza di osservazione del reale, è di per sé un omaggio alla bellezza purezza della vita, nella sua espressione, libera, umile, non condizionata dal vissuto.

Un processo di osservazioni che incardina ogni singolo individuo, il Professor Pulcinella vive il presente, filtrando il sogno immaginario, carico di proiezioni di ‘speranze’, tra aspettative e  attese, attribuendo al suo modo di scrivere un valore psicologico che va ben oltre la necessità del vivere, riconducibile ad elementi largamente condizionati dai valori familiari e sociali. Qui, l’osservazione e l’ascolto non vengono esiliati, ma con la corsa coinvolgente della mente concreta e delle emozioni, quando il narrato diventa arte e al tempo possibilità di riscatto, facendo risuonare il canto della bellezza poetica.  Deliberatamente, al di fuori di ogni mediatico circuito letterario concorrenziale. Già col titolo, all’espressione di possibilità, di per sé coinvolgente, ha saputo svelare il  lato benedetto tra il cuore e la mente, un collegamento che non è misurazione del tempo, ma sintesi del pensiero e intuizione. Con il sorriso di contagio immediato, per chi si accosta abitualmente al Personaggio,  ovverosia alla maschera più conosciuta al mondo, beniamina di grandi e piccini. Ebbene qui la cosa si fa complessa ! Pulcinella non costituisce solo la panacea nel suo punto di vista centrale,  cerca la via del, suggerendo l’abito del confronto nel dialogo. Tutto si intende e si comprende, ma è importante  e cioè la conoscenza del problema. Come un mazziniano risorto al motto, Dio, Patria, Libertà, il novello Professor Pulcinella dei  giorni  nostri, esteriormente compie belle azioni di servizio altruistico, ma nel contempo nella conduzione del percorso, senza  esaltare se stesso, o dare adito all’ambizione, alla gelosia o alla competizione, insegnandoci come si libera l’individuo dalla fondamentale condizione dell’egoismo, da cui derivano tutti i problemi. Ribatte con veemenza passione di innamorato, amante della sua  bella Napoli, con le armi della Salvezza, in risposta all’arroganza e prepotenza di turno, il bullismo giovanile.  Ai ragazzi della gang, cresciuti in un problematico tessuto sociale ribollente come mosto, avendo la strada popolana come via  maestra, similmente messi in  parcheggio dalle famiglie!   Il Professore mette in evidenza l‘Educazione e il rispetto  nella scuola quale modello sociale, di vita comunitaria. Rivolgendosi alle famiglie, coagulate nell’indifferenza brancolante, con il senso autodistruttivo dell’egoismo autocentrico. Partendo  appunto dal dialogo, sempre con il sorriso invitante. Facendoci comprendere il significato della solidarietà di vicinanza, nella comune fratellanza, almeno come principio; il che significa che l’oscurità dell’egoismo non può essere ritenuta la via comportamentale e giusta di vivere.  In classe poi, alle implicazione del Maestro, a tale arena di conflitto, ove anche l’adulto che ha a cuore lo sviluppo positivo del carattere, sovente cerca  quasi sempre la via di mezzo : quello che può per sé, quale sia il costo per gli altri, cioè per la classe isolata ciascuno coi propri problemi caratteriali ! Senza uno sforzo di cooperazione e di armonia. Per cui ogni sostitutivo passo di  coscienza, dallo stato normale di auto-interesse, a un punto di vista più ampio, o visione più ampia,  rimuovendo il burocratico voto di condotta o di profitto, come ago della bilancia che accresce la rabbia e il disinteresse per il percorso scolastico,  quale fucina delle separatività !. Insomma,  la cattedra non più barriera architettonica del giudizio,   Pulcinella scende dalla cattedra, e mette se stesso in discussione, confrontandosi con il reale problema, con i fondamentali problemi o quesiti che ci pone davanti la vita: che cos’è l’essere umano, la dietrologia dei fallimenti familiari, cosa ci riserverà il destino in tali variabili guise. Vale a dire, ci si trova l’urgenza dinanzi  al risultante risentimento di alcuni allievi caratteriali, con problemi di crescita della personalità. Non meno la crescente emulazione di gruppo scuola del ‘fai da te, imparata sulla strada, a rivalsa, In particolare di chi vive e soffre sulla propria pelle l’impossibilità di dialogo nell’incandescente rapporto scuola- famiglia. Come ? Quella della ribellione giovanile sembra assai avanzata e quindi senza ritorno. Semplicissimo! Solo quando il docente incomincia a ponderare su tali quesiti in maniera pratica, riferendoli al modo con il quale lo studente  si comporta verso i compagni. Atteggiandosi a campione, eroe bullo della classe ? Futuro uomo del mondo che si preoccupa solo di se stesso ? Ma il professor Pulcinella è l’amico di tutti. Tale sarà solo soffermandosi sulle loro storie e conoscendoli, fino a rompere la loro ritrosa diffidenza, conquistando la loro preziosa amicizia. Conquistare gli studenti con la stima e con le loro medesime storie, messe a tappeto, una per una, coinvolgendo poi compagni per un loro possibile dialogo, rivelatore di quella caduta  del vento d’odio  covato dentro sé stessi, miracolosa alchimia, nella possibile pacificazione degli animi, decelerativa di ogni tensione emotiva, fino al cambiamento dell’essere in un vero essere umano, che consiste nell’imparare, nella cultura del rispetto reciproco, a preoccuparsi per il bene di tutti gli altri, cominciando tra di loro   in classe. E della totalità della vita, nella manifestazione dei suoi  importanti regni di convivenza. L’importante cambiamento miracoloso viraggio dall’inquietudine alla stima per il loro Insegnante Pulcinella.  Ciò vale per quell’insegnante non avente la prontezza a sacrificare i propri interessi e piaceri per gli altri. Altrimenti irriso e messo alla berlina col dire e fare atti contrari al rispetto, se non con toni minacciosi e comportamenti di violenza psico-fisica., applauditi e seguiti da umilianti provocazioni al malcapitato docente.  Personalmente nella mia carriera di insegnante, ho assistito realmente alcuni di questi casi, trattandosi di colleghi inadatti alla disciplina e all’insegnamento della didattica, pertanto incapaci di insegnare! Ma qui il discorso si fa bollente, Spintonati e cacciati di classe dagli stessi studenti! Napoli con i suoi quartieri impraticabili, per dire popolani o ‘bassi’, di famiglie che combattono nel quotidiano, la fame con la sete, è come una   caldera vesuviana, una solfatara ribollente, per una città portuale “che ha fame di ibride  mescolanze“, di profughi in continuo arrivo e incessante  rimescolamento di etnie. Il che, per una spettacolare ‘Brooklin’ partenopea, vige l’abituale convinzione che ognuno si faccia i fatti suoi…!  Quando si ha per ragione il numero, e per regola di conti, l’offesa! Come diceva Alessandro Manzoni, descrivendo i cosiddetti ‘bravi’ al servizio  del più forte, paladino dell’arroganza, durante la dominazione spagnola. Per puro approfondimento, e per chi non lo conosce, chi è realmente Pulcinellla-Iannelli? Un personaggio controverso, apparentemente contradditorio, farsesco, quanto popolare ed amato nei quartieri popolari che straripano di vie, vicoli e viuzze,  e cortili dei ‘miracoli’, come nei tempi della  Napoli sotterranea.  Sebbene sia nato a Brusciano, napoletano. Vulcanico, solare e  mordace, angelico per il suo inesaustivo impegno di visitare Case di Riposo, scuole materne, e ospizi sanitari, Circoli sociali, Oratori parrocchiali, portando con l’immancabile sorriso di bontà, caramelle, dolci e volontari coadiuvanti del sorriso, donando carezze e abbracci a chi soffre, ed il suo prodigioso spettacolo teatrale, per la gioia di tutti. Sullo sfondo il Golfo di Napoli come scenario simbolico che abbraccia tutti! riveste la tradizionale maschera simbolo di giustizia e di calore umano, sovrasaturo sentimento che irradia e contagia.  Pulcinella-Iannelli, binomio indivisibile, come luce-ombra, in perfetta sintonia di simbiosi strumentale della psicologia, sovvertitore di qualsiasi schema pregiudiziale, paladino raddrizza-torti,  che lotta contro ogni, avversità. E, nel contempo, anima ribelle che rifugge compromessi, lottando contro i soprusi commessi alle fasce più deboli dell’area metropolitana cittadina. Elevando la propria drammatica comicità, ad Alfiere di ogni legittimità costituita, intrisa di giustizia egualitaria. Anche per noi lettori, con il senso cartoonesco di far tifo per il ‘gatto eroe acchiappa canarini pettegoli’,  per cui  il libro di Pulcinella trova vasta platea di consensi, e perché no? Qualche tiratina di orecchi… per ‘teste di legno’ come soleva ammonire mio padre, che, con la coda paglierina, si sentono messi alla berlina, stimando solo coloro che  sono ricchi ! Bene, diciamo che la Napoli del cuore di San Gennaro stima Pulcinella-Iannelli perché è verace, quanto è povero ! Questa è la differenza che lo chiama in cattedra ! Rimanda specifiche responsabilità, etiche morali col linguaggio efficace, del maestro di scuola, nella diffusione dell’esempio di   vita, la sua ricchezza, il suo vero. messaggio: Fattispecie sostanziale contenutista e speculare alla maschera. A primo acchito ci ritroviamo coralmente sorpresi felici, in un transfert di sintonia corale, con il desiderio di andare oltre la maschera convenzionale mediatica buonista,. inesauribile  rivelativa delle sensazioni d’anima più recondite dell’attore comico drammatico, quando ci intrattiene con la  ‘macchietta’ e la maschera in passerella sotto i riflettori. Dall’insurrezione dello spirito a quello stato di grazia cosciente, che solo pochi sanno trovare. Il suo è  Amore genuino per lo spettacolo inteso come Arte. In Lui, in questa occasione immutabile l’amore è Uomo, con la fermezza del Pater Famiglia! Ma l’amore per chi cade nell’errore,  vuol dire chiedere scusa e fare un passo indietro, quando è giusto farlo. Questa e vera lezione e stile di vita.  Non basta per Pulcinella scrivere il proprio nome sul prato verde di sogni, con le foglie tumide del talento, dell’ironia condita con lo sberleffo della maschera.  Allora Professor Pulcinella era solo un Sogno? Ultima clamorosa notizia: Il Progetto : Scuola e Legalità è stato approvato. La Campania  Capofila per  il Piano nazionale. Il sogno si è avverato!

ALFREDO  PASOLINO

critico letterario e storico dell’arte internazionale

(Ambasciatore At Large dell’International Council

for Diplomacy And Justice – Organizzazione Registrata

presso le Nazioni Unite ( ONU – NGO – Branch,

Dipartimento degli Affari Economici e Sociali )

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