LA DIGNITA’ NELLA SOFFERENZA PER IL FESTIVAL DEL DIRITTO A PIACENZA

“La dignità nella sofferenza. I giovani ci guardano”. E saranno proprio cinque ragazze, studentesse del liceo “Colombini”, dell’istituto tecnico “Romagnosi” e del liceo classico “Gioia” a tenere banco come relatori all’evento che con questo titolo è stato organizzato dall’associazione “la Ricerca” nell’ambito del Festival del Diritto 2017, edizione di primavera. L’evento è in programma per la mattina di sabato 8 aprile all’auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano (via Sant’Eufemia 14, con inizio alle 11,30): le cinque studentesse esporrano quanto osservato, ascoltato, e soprattutto vissuto a diretto contatto con persone che hanno affrontato, o che tuttora stanno attraversando, dure prove della vita: madri di giovani con problemi di tossicodipendenza, persone malate di aids, persone che stanno scontando una pena detentiva, senzatetto.

Trarrà le conclusioni sulle loro testimonianze, sul valore di farsi testimoni di questi vissuti di rinascita, che sono anche vissuti di umanità condivisa, e di solidarietà, il giornalista del “Corriere della Sera” Luca Mattiucci (nella foto), ideatore delle pagine che Corriere.it dedica al sociale (Corriere Sociale.it) e tra i maggiori esperti in Italia di comunicazione sociale.

Il festival si è aperto oggi con l’intervento del ministro per i rapporti col Parlamento del Governo Gentiloni, Anna Finocchiaro.

Le istituzioni del mondo attuale al centro del dibattito durante “Il futuro delle istituzioni fra partecipazione dei cittadini, movimenti politici, orizzonte della repubblica”, incontro inaugurale dell’edizione primaverile del Festival del Diritto tenutosi nel Salone di Palazzo Gotico il 7 aprile. A tenere banco il ministro Anna Finocchiaro, , Paolo Dosi, sindaco uscente di Piacenza, e Dino Rinoldi, professore ordinario di Diritto dell’Unione Europea presso l’Università Cattolica di Piacenza.

Nella sua relazione, intitolata “Il nostro destino”, la ministra Finocchiaro ha toccato molti temi, partendo dai giovani. “Ciò a cui siamo destinati è qui ed ora. Con quali occhi osserviamo il tempo presente e futuro? I ragazzi italiani devono sentirsi anche europei. Siamo un Paese che ripudia la guerra, viviamo in pace, la scuola è aperta e tutti. Il recente dato Ocse dice che la scuola italiana è quella maggiormente inclusiva, pertanto i giovani devono sapere di avere questi diritti”.  Altro tema toccato è quello del sistema sociale, che la Finocchiaro ha definito “solcato da frammentazioni e tensioni”.“Tuttavia, ? avverte ? la soluzione non deve assolutamente essere la semplificazone. Si tende spesso a parlare solo dei rappresentanti, e poco dei rappresentati. Una cittadinanza consapevole sarà tanto più forte quanto sarà più dignitosa la politica, in modo tale da essere capaci, con il proprio impegno, di cambiare il destino del nostro paese e dell’Europa”.

Ultimo punto analizzato quello della rappresentanza.  “Le recenti consultazioni hanno dimostrato un errore di analisi del sentimento politico che muoveva il Paese. Nonostante questo si è verificato il  primato della rappresentanza al contrario di quella definita erroneamente deriva autoritaria”.

Paolo Dosi nel suo intervento ha voluto sottolineare l’eredità lasciata dall? attuale amministrazione con questo festival: “Per noi è importante che il territorio piacentino possa rispondere alle iniziative.

Per quanto concerne le modalità, vogliamo solo offrire un ulteriore momento di riflessione. I contenuti emersi in questi anni hanno contribuito a fa emergere temi a far crescere una comunità, crescendo seppur in momenti di grave difficoltà”.

“La partecipazione civica su temi di rilevanza pubblica, – ha sostenuto Dino Rinoldi -,attraverso social network e iperconnesione non fa venir meno i problemi. Occorrono parole, non solo esempi”.

“Anche in ragione del risultato negativo del recente referendum, il futuro si è fatto oscuro. Più il tempo passa più si ingarbuglia la matassa, citando Guccini”.

Le istituzioni pertanto sono chiamate ad affrontare sfide sempre più difficili in relazione a contesti complessi che esigono soluzioni efficaci. Alla base di queste sta la dignità dei cittadini.

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