LA TRAVIATA DI VERDI AL COMUNALE DI BOLOGNA

Dopo il successo del Don Pasquale e delle Nozze di Figaro nelle scorse stagioni, dall’11 al 15 luglio prosegue al Comunale il progetto Opera Next, che vede nuovamente impegnati alcuni talentuosi interpreti provenienti dalla Scuola dell’Opera del Teatro Comunale di Bologna in un altro capolavoro del grande repertorio: torna infatti in scena La traviata di Giuseppe Verdi nella produzione bolognese del 2010 firmata da Alfonso Antoniozzi, con le scene e i costumi del Teatro Comunale e le luci di Andrea Oliva. L’Orchestra e il Coro (preparato da Andrea Faidutti) del Teatro felsineo sono diretti da Hirofumi Yoshida.
La recita della Traviata di martedì 11 luglio ore 20.00 sarà trasmessa in diretta su Rai Radio3.

“Paradossalmente – racconta Antoniozzi – è proprio la popolarità della Traviata il più grosso ostacolo di costruzione registica: si rischia di non guardare al libretto e alla musica con l’attenzione e la sorpresa che si dedicherebbero a un lavoro meno insito nel nostro dna musicale. La traviata mette alla berlina l’impossibilità di una parte della società a riconoscere il diverso da sé come uguale, capace di uguali sentimenti, di uguali sofferenze, di uguali speranze, di uguali sogni. E, ragionando per stereotipi e condannando a priori, si finisce per diventare noi stessi il più grande ostacolo alla felicità altrui. La mia scelta per questo spettacolo bolognese – prosegue il regista – è stata dunque quella di raccontare l’emarginazione di un essere umano per colpa della cecità di altri esseri umani.”

Ambientato negli anni Cinquanta del Novecento, con chiari rimandi al cinema di Federico Fellini e ad un realismo tipicamente borghese, lo spettacolo diretto da Antoniozzi mette l’accento sulla solitudine della protagonista, che nel terzo atto diventa esistenziale e metafisica.

“Nella Traviata che vi presento, unica forzatura al libretto verdiano, – conclude il regista – Violetta morirà sola. Tutto quello che accade nel terzo atto è frutto dell’immaginazione di una donna che va via, in attesa che la società le conceda una redenzione che non arriverà mai”.

Il cast è composto per buona parte da artisti provenienti dalla Scuola dell’Opera del TCBO, e vede  Marta Torbidoni e Adriana Iozzia alternarsi nel ruolo della protagonista Violetta Valéry, insieme a Marco Ciaponi e Alessandro Viola come Alfredo Germont, Maurizio Leoni e Abraham García González nei panni di Giorgio Germont e ancora Aloisa Aisemberg come Flora Barvoix.

Completano il cast Erika Tanaka (Annina); Giovanni Maria Palmia (Gastone, visconte di Letorières); Paolo Porfiri (Barone Douphol); Tommaso Caramia (Marchese d’Obigny); Nicolò Donini (Dottor Grenvil); Enrico Picinni Leopardi (Giuseppe, servo di Violetta); Sandro Pucci (un commissionario) e Raffaele Costantini (domestico di Flora).

I biglietti (da 25 a 10 euro) sono in vendita sul sito www.tcbo.it e presso la biglietteria del Teatro Comunale di Bologna.

Opera Next
 fa parte di una serie di progetti che nella fase più recente della vita della Scuola si è avuta l’occasione di creare e portare a compimento. Ne sono protagonisti un gruppo scelto di giovani selezionati per un corso che ha come oggetto lo studio intensivo del repertorio ed in particolare dei ruoli di una specifica opera. Il corso si conclude con la messa in scena dell’opera stessa presso il Teatro Comunale di Bologna o presso i teatri partner dell’iniziativa. Sono iniziative parallele al normale corso di studi e nate soprattutto dalla forte volontà di collaborazione tra importanti teatri e istituzioni. Il valore artistico dello spettacolo realizzato è nella linea della tradizione della Scuola, impegnata costantemente nella formazione professionale e nella promozione di quei talenti che caratterizzeranno il panorama lirico italiano. A conferma dell’alto livello degli insegnamenti e della composita preparazione degli studenti, l’ente di formazione bolognese diretto da Fulvio Macciardi ha ottenuto l’accreditamento per lo spettacolo dal vivo presso la regione Emilia Romagna, grazie al quale il Teatro Comunale ha potuto ottenere l’attribuzione di fondi volti alla realizzazione di nuovi percorsi formativi dedicati all’alto perfezionamento e all’avviamento professionale della figura del maestro collaboratore e a quella del cantante lirico. I corsi della Scuola dell’Opera del Teatro Comunale di Bologna sono, da sempre, totalmente gratuiti. Tale politica permette di selezionare liberamente i candidati più meritevoli, sia italiani che stranieri, dando loro la possibilità di migliorare le proprie competenze e superare la distanza che separa lo studio dalla vita lavorativa. Le carriere avviate sono state moltissime e, anche grazie alle importanti e internazionali collaborazioni con altri teatri e istituzioni, i successi degli ex alunni del Teatro Comunale sono riconosciuti in tutto il mondo.

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