La Trilogia popolare di Verdi secondo Francesco Micheli per il Maggio Musicale fiorentino

A Firenze, dal 13 al 30 settembre, Il trovatore, Rigoletto e La traviata con tre nuove produzioni affidate allo stesso team creativo. Sul podio Fabio Luisi

Si preannuncia estremamente ambizioso e impegnativo il prossimo progetto drammaturgico e registico di Francesco Micheli che, per il Maggio Musicale Fiorentino, mette in scena la nuova produzione di tre capolavori verdiani, Il trovatore, Rigoletto e La traviata: le tre opere debutteranno rispettivamente il 13, il 15 e il 21 settembre, alternandosi fra loro sino al 30 settembre. così da poter offrire al pubblico più occasioni di ascolto consecutive. La cosiddetta “trilogia popolare” viene quindi affidata a un unico team creativo e messa in scena come una vera e propria trilogia, scommettendo sul sentimento e sull’affetto che hanno spinto gli italiani, dal Risorgimento a oggi, a “sentire” queste tre opere come un tutt’uno.

Sul podio ci sarà sempre Fabio Luisi, le scene sono firmate da Federica Parolini, i costumi da Alessio Rosati, le luci da Daniele Naldi. Nei tre cast, alcuni fra i più importanti interpreti di oggi come Piero Pretti e Massimo Cavalletti in Trovatore, Ivan Ayon Rivas e Jessica Nuccio in Rigoletto, Zuzana Markovà nella Traviata.

“Se Giuseppe Verdi è padre della patria e noi siamo italiani, la sua storia è la storia della mia famiglia, – spiega Francesco Micheli – della nostra famiglia. Il trovatore, Rigoletto e La traviata costituiscono il nostro polittico laico e possono quindi essere viste come un novello tricolore: sarà proprio la bandiera italiana ad accogliere in ogni rappresentazione il pubblico partecipe di questa avventura verdiana. Ogni colore allude a una delle tre opere, caratterizzate ciascuna da una “tinta” peculiare: il rosso fuoco, il rosso passione è la tinta predominante in tutto Il trovatore; il verde è il colore che caratterizza Rigoletto: l’ambiguità, l’invidia, la rabbia sono verdi, il colore che spesso viene attribuito a queste condizioni e stati d’animo. La traviata è certamente il bianco perché è anche il colore della camelia, ma soprattutto perché Violetta ambisce a una purezza e uno status che il pubblico facilmente le riconosce, e molto di più, rispetto agli altri personaggi.

All’inizio di ognuna delle tre opere il vessillo nostrano si lacera nelle sue tre parti; da quegli strappi si fanno spazio individui sparuti che via via formano una collettività: il popolo italiano. È lui, siamo noi i protagonisti di queste tre opere, attori-spettatori di vicende accadute chissà quando ma che si ripetono quotidianamente e non smetteranno di ripetersi. I grandi pannelli della bandiera iniziale si muovono, roteano, si compongono evocando così gli spazi pubblici e privati, grandiosi e angusti in cui tali esemplari tragedie si consumano. Tali ambienti descrivono un mondo dominato da maschi: tra loro emergono tre donne, eroine poste a modello per noi cittadini postunitari che lottano per affermare loro stesse – Leonora, Gilda, Violetta – e la cui costante familiarità le rende per noi madri, sorelle, cugine, amiche”.

Dopo queste regie, Francesco Micheli si sposterà a Bergamo per l’edizione 2018 del festival Donizetti Opera di cui è direttore artistico, e che avrà luogo dal 20 novembre al 2 dicembre.

FRANCESCO MICHELI

Nato a Bergamo nel 1972, laureato in Lettere Moderne, si è diplomato alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. La sua carriera professionale si è sviluppata nel tempo secondo un doppio binario: da una parte il percorso come direttore artistico di manifestazioni di rilevanza internazionale, strettamente connesso all’ideazione di progetti innovativi sempre in ambito operistico; dall’altra corre parallela l’attività di regista in Italia e all’estero, senza trascurare l’insegnamento. Dal 2012 al 2017 è stato direttore artistico del Macerata Opera Festival, gloriosa manifestazione nata nel 1921 dentro la cornice superlativa dello Sferisterio: Micheli ha rilanciato l’istituzione riportandola all’originario prestigio internazionale con lusinghieri riscontri di critica e pubblico. Il suo è stato un festival inedito, luogo di ricerca e di eccellenza, nella convinzione che l’opera sia un inestimabile bene comune. Dal dicembre 2014 è direttore artistico della Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo dove sta realizzando una profonda rivoluzione prospettica sul ruolo e le opere del compositore orobico, portando nella città natale i valori e le idee che sostanziano il suo progetto artistico; ha fondato due momenti festivalieri cittadini: la Donizetti Night a giugno e il festival Donizetti Opera in autunno in cui vengono eseguiti i lavori più rari del compositore. La creatività di Micheli trova forma anche in una serie di progetti, in collaborazione con diversi teatri, pensati per dare al più vasto pubblico la possibilità di avvicinarsi al mondo operistico. L’attività divulgativa lo ha visto autore e presentatore in ambito televisivo per le reti Sky Classica e Sky Arte nell’ideazione e conduzione di programmi relativi all’opera; conduce una rubrica settimanale su Rai 1. Sul fronte registico, dopo gli inizi in As.Li.Co., numerosi i teatri e i Festival nazionali e internazionali per cui Micheli ha firmato la regia di opere sovente rimaste in repertorio, alla Fenice di Venezia, all’Arena di Verona, al Maggio Musicale Fiorentino, al Teatro Massimo di Palermo, al Comunale di Bologna e all’NCPA di Pechino.

Progetto “Trilogia popolare” – Firenze 2018

Direttore Fabio Luisi

Regia Francesco Micheli

Regista collaboratore Paola Rota (Il trovatore ) – Benedetto Sicca (Rigoletto) – Valentino Villa (La traviata)

Assistente regista Erika Natati

Scene Federica Parolini

Assistente scenografo Eleonora De Leo

Costumi Alessio Rosati

Assistente costumista Giulia Giannino

Light designer Daniele Naldi

Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino

Maestro del Coro Lorenzo Fratini

Figuranti speciali Irene Barbugli, Elena Barsotti, Daniela D’Argenio, Enrica Gualtieri, Gaia Mazzeranghi, Paolo Arcangeli, Gianni Bertoli, Fabrizio Casagrande, Cristiano Colangelo, Pierangelo Preziosa, Maurao Stagi

Il trovatore

13 – 16 – 19 – 22 settembre 2018

Dramma in quattro atti e otto quadri

Libretto di Salvadore Cammarano e Leone Emanuele Bardare da El Trovador di Antonio García Gutiérrez

Musica di Giuseppe Verdi

Nuovo allestimento

Leonora Jennifer Rowley

Manrico Piero Pretti

Conte di Luna Massimo Cavalletti

Azucena Olesya Petrova

Ferrando Gabriele Sagona

Ines Alessandra Della Croce

Ruiz Gyuseok Jo

Un vecchio zingaro Nicolò Ayroldi

Un messo Luca Tamani

Rigoletto

15 – 20 – 26 – 29 settembre

Opera in tre atti

Libretto di Francesco Maria Piave tratto dal dramma Le Roi s’amuse di Victor Hugo

Musica di Giuseppe Verdi

Nuovo allestimento

Il Duca di Mantova Iván Ayón Rivas

Rigoletto Yngve Søberg

Gilda Jessica Nuccio

Sparafucile Giorgio Giuseppini

Maddalena Marina Ogii

Giovanna Giada Frasconi

Il Conte Monterone Byeong Min Gil

Il Cavaliere Marullo Min Kim

Matteo Borsa Gyuseok Jo

Il Conte di Ceprano Adriano Gramigni

La Contessa di Ceprano Marta Pluda

Un usciere Vito Luciano Roberti

Un paggio Costanza Fontana

La traviata

21 – 23 – 25 – 27 – 30 settembre

Opera in tre atti

Libretto di Francesco Maria Piave, dal dramma La dame aux camélias, di Alexandre Dumas figlio

Musica di Giuseppe Verdi

Nuovo allestimento

Violetta Valéry Zuzana Marková

Alfredo Germont Matteo Lippi

Giorgio Germont Giuseppe Altomare

Flora Bervoix Ana Victoria Pitts

Annina Marta Pluda

Gastone Claudio Zazzarro

Il Barone Douphol Dielli Hoxha

Il Marchese d’Obigny Min Kim

Il Dottor Grenvil Adriano Gramigni

Giuseppe Luca Tamani/Fabrizio Falli

Un domestico Nicolò Ayroldi/Nicola Lisanti

Commissionario Antonio Montesi/Giovanni Mazzei

 

Print Friendly, PDF & Email