LETTERE MATRIMONIALI

Lettere matrimoniali di Claudio Lolli, edito da Laurana Editore, è un romanzo che, pagina dopo pagina, spiazza il lettore.

Un intreccio di storie che partono da un rapporto epistolare con la moglie ma che diventano, alla fine, la chiusura e il compimento di un discorso generazionale.

Le lettere, infatti, sono il mezzo tramite cui si può costruire la trama del romanzo.

 Il privato, il pubblico, la politica, l’amore: antiche dicotomie che si saldano negli anni della maturità. E sullo sfondo il ricordo della giovinezza che c’è stata e il sogno della Rivoluzione.. Nulla viene rinnegato, tutto si tiene.

Lettere matrimoniali, uscito in una prima edizione subito scomparsa dalle librerie per i capricciosi percorsi che attraversano il mondo del libro, viene adesso restituito al lettore in una nuova edizione da Laurana Editore.

Claudio Lolli, poeta, musicista, scrittore, è stato il cantore dei sogni di una generazione e di una gioventù ribelle. E può sembrare non attuale oggi un libro che potrebbe – a una prima lettura – sembrare sposare una dimensione intimistica. Così non è. Il cantautore, che ha fatto sognare con le parole e il suono struggente del sax di “Ho visto anche degli zingari felici” (di cui proprio quest’anno ricorre il quarantennale), ci regala un pezzo di anima.

In un mondo di storie senza amore e di amori senza storia questo è un libro sull’amore nella nostra storia. Luminosi e oscuri sono i racconti di Claudio Lolli contenuti in Lettere matrimoniali. Racconti in grado di far emozionare il lettore. Nonostante la finzione sia costruita su lettere indirizzate all’amata, queste lettere sembrano rivolgersi direttamente al lettore. Lo guardano dritto negli occhi, facendogli domande scomode e ricordandogli che è impossibile separare la gioia dal dolore, la commedia dalla tragedia, la vita dalla morte.

In una trama sottile di pensieri e ricordi di straordinaria delicatezza, con bagliori improvvisi di desiderio e desideri, questo libro d’amore prende per mano il lettore e lo accompagna negli ultimi quarant’anni della nostra storia. Quel camminare col caleidoscopio per città, colline e campagne – e soprattutto dentro di noi – che già rendeva uniche e preziose le sue canzoni. Scorci nitidi di poesia, emozioni individuali e collettive, ribellione e memoria. Una generazione che si scambia uno sguardo e s’intende. Una generazione che vorrebbe intendersi con i figli e prenderli per mano.

Lettere matrimoniali non è un libro, non è una raccolta di lettere ma una ballata d’amore autentica, schietta e sincera e, al tempo stesso, spiazzante e oscena.

Lettere matrimoniali è una ballata essenziale su quella buffa cosa chiamata vita.

Maria Paola Battista

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