VIGILIA DI FIORENTINA – JUVENTUS e NAPOLI – SAMPDORIA  di Adriano Mongiello

NAPOLI. Ti assale il dubbio, o meglio, l’indecisione sull’argomento da trattare a poche ore dai due match del secondo sabato di settembre, se esaltarsi per la considerazione che ha riservato Forbes, rivista di fama internazionale al Presidente del Napoli, De Laurentiis, inserendolo nella classifica dei 100 manager più vincenti del 2019, oppure deprimersi per la rabbia che suscitano le parole di Sarri, nella conferenza stampa del pre-partita di Firenze, assistendo alle dichiarazioni sulla sua ( lo è, visto che da venti giorni ha dovuto essere assente agli allenamenti a causa della polmonite ?) Juve, e, soprattutto, sul suo recente passato alla guida dei partenopei. Nel congratularci con ADL, considerando che grande merito per questa affermazione lo deve ai risultati ottenuti con la squadra di calcio e, non di certo, per la filmografia di non eccelsa qualità, non possiamo che criticare il verbo del toscano, poco propenso a ricordare ed a ripetere tutte le affermazioni ed invettive che  rivolgeva alla Vecchia Signora, a partire dalla non contemporaneità delle gare, sempre a discapito, a suo dire, del Napoli, per finire allo scudetto perso, due anni addietro, per l’arbitraggio scandaloso di Orsato in quel del Meazza, nella partita tra Inter ed i campioni d’Italia. “ La Juve non vince per gli aiutini ma per la mentalità. Quando ero a Napoli ci hanno dato 10 punti di distacco” pescata tra le numerose dichiarazioni del tecnico toscano, fa rabbrividire, sentenziate da colui che avendo da sempre un debole per la Fiorentina, serbava rancore e disprezzo per quella maglia a strisce. E continuando: “ Diverso quando l’abbiamo perso in volata, ma è normale a caldo recriminare, vince per la mentalità feroce .Poi si può discutere di un episodio, ma quella è la normalità.” Possibile che lui, nato a Napoli, possa smentirsi, farsi gioco dei napoletani, dimostrare incoerenza e lasciarsi andare a commenti diversi pur di risultare simpatico, accattivandosi la tifoseria bianconera ? Sì, anche se poi ha lasciato spazio a dei convenevoli per il difensore senegalese: “Mi è dispiaciuto per Kalidou, umanamente è un ragazzo straordinario”, per poi lanciare un’altra stilettata ai suoi ex sostenitori, ora diventati, gioco forza, detrattori : “ e ho pensato che abbiamo vinto per un episodio fortunato una partita che meritavamo di vincere“. Ed in chiusura ha voluto soffermarsi sullo stato di salute: Non è semplice rimanere fuori e ringrazio lo staff medico che mi ha coccolato per 20 giorni. Mi hanno fatto capire che era meglio fare un passo indietro per non farlo più lungo dopo. È stato pesante ma l’ho dovuto accettare, nella consapevolezza anche che lo staff stava andando avanti alla grande in allenamento e in partita”. E sulla salute, il popolo napoletano, da sempre passionale, sincero e cordiale, non ha mai fatto mancare il suo augurio, perché come sempre, al di là della sana competizione, esiste il rispetto ed il senso della vita!

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