A Family Downfall, a memoir intended to teach di Josie Magie. La recensione di WWWITALIA ( with English version)
Un romanzo psicologico, una storia descritta attraverso gli occhi dell’unica femmina di tre figli di una famiglia apparentemente felice. Come da una finestra, la narratrice ne descrive il declino, tentando di suggerirne i motivi, attraverso i ricordi, fatti di immagini e di situazioni a cui, da adulta, cerca di dare un senso. Fortune e tracolli, silenzi e incomprensioni concorrono a comporre uno stato sospeso in cui gli interessati sembrano non vedere ciò che hanno sotto gli occhi. Forti carenze relazionali condannano i membri della famiglia all’infelicità e al dolore, mentre il peso delle scelte di vita imposte dagli altri condizionano lo sviluppo della vita di ognuno, fino all’annichilimento dei più deboli. Solo lei, la narratrice, nella tempesta sembra mantenere una certa lucidità, conservando nella sua mente domande che si moltiplicano e divengono pesanti.
Un diario sofferto quello che la giovane donna offre insieme al filtro frapposto tra sé e i suoi ricordi. Paure, sensi di colpa, disperazione, speranza, rimorsi, rancore, durezza, incapacità di comunicare affetto, ricerca dell’amore, voglia di fuggire lontano pur non avendo il coraggio di muovere un passo. Ricordi che la delicata penna della Magie ci consegna con un carico importante di riflessioni.
Cosa sappiamo veramente di chi ci sta vicino, in fondo? E di cosa desidera realmente? Quando un figlio diventa adulto, poi? E, infine, a mio avviso la più dolente: Siamo sicuri di aver veramente fatto del nostro meglio perché ciò accadesse? Ma un turbinio di domande sgorga impietoso dalla lettura, travolgendo nella storia, fuori dalla finestra ormai chiusa, chi vi si è affacciato per curiosità.
Ritengo che l’autrice abbia toccato con questa storia alcuni punti sensibili delle relazioni genitori-figli, lasciando però una porta aperta, un’alternativa emotiva nella considerazione che ogni cosa è frutto di scelte. Dal punto di vista formale, la linea del romanzo segue il corso inesorabile delle vicende, snocciolando in modo ordinato e coerente lo svilupparsi della storia. Il merito va alla scrittrice che, narrando in prima persona, si fa carico di una grande responsabilità verso il lettore, trasferendo le impressioni della protagonista/narratrice dietro quella finestra, pur mantenendola completamente coinvolta da tutto ciò che accade. E, probabilmente, il punto di vista offerto dall’autrice è l’elemento più intrigante di una storia ben scritta.
Nonostante il libro sia scritto in lingua originale, l’inglese americano, assicura una facile e comoda lettura a chi abbia una media conoscenza della lingua. Ci auguriamo presto una traduzione anche in italiano.
English version
A Family Downfall:a memoir intended to teach is a psychological novel, a story described through the eyes of the only female of three children in a seemingly happy family. As if she were looking out of a window, the narrator describes the downfall of her family: relying on memories of images and situations, she attempts to suggest the causes and, through adult eyes, tries to make sense of them.
Fortunes and collapses and silences and misunderstandings contribute to creating a suspended state in which those concerned seem unable to perceive what is before their eyes. Highly dysfunctional relationships condemn family members to unhappiness and grief while the burden of imposed life choices affects the development of each member’s life up to annihilation of the weakest. In the storm only the narrator seems to maintain a certain lucidity, keeping questions in her mind that multiply and become burdensome.
The young woman offers the reader a painful diary together with a filter between herself and her memories. Fear, guilt, despair, hope, remorse, resentment, harshness, being unable to communicate affection, seeking love, desire to flee far without having the courage to take a step. Memories that the delicate pen of Magie delivers with a meaningful load of reflections.
After all, what do we really know about who is close to us and what he/she really wants? And then, when a child becomes an adult? And finally, in my opinion the most painful question: Are we sure we have really done our best to make him/her become an adult? But a whirlwind of questions gushes mercilessly from the reading, the story overwhelming those who have looked out from a window now closed.
I believe that with her story the author has touched some sensitive points of parent-child relationships, leaving, however, a door open in considering the emotional alternative that everything is the result of choices. As for narrative structure, the storyline follows the inexorable course of events, rattling off the plot in an orderly and coherent way. The credit goes to the writer who, using the first person narration, takes on the responsability of transferring the impressions of the charater/narrator behind that window, while being completely involved in everything that happens. Furthermore, the point of view offered by the author is probably the most intriguing element of a well-written story.
Although A Family Downfall: a memoir intended to teach is written in the original language, American English, it ensures an easy and comfortable reading for non-native speakers with an average knowledge of English. We hope to have a translation in Italian soon.
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