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Università di Trento, verso la laurea ed oltre

Sabato 21 Ottobre 2017 nella città di Trento, in Piazza Duomo, 562 neolaureati con famiglia e amici hanno preso parte alla cerimonia di laurea. Una giornata caratterizzata da gioia, forse un po’ di sollievo per aver concluso questo importante corso di studi, ma sopratutto riflessione sul futuro. L’evento è stato inaugurato dalle parole del sindaco Alessandro Andreotta che, insieme a Livia Ferrario, dirigente del Dipartimento della Conoscenza della Provincia autonoma di Trento e al Rettore Paolo Collini, hanno voluto sottolineare quanto l’università non sia solo un’opportunità per accrescere il nostro bagaglio culturale o un mezzo per accedere al lavoro una volta conclusa, ma sia anche un mondo da scoprire, in tutte le sue sfaccettature, un universo intriso di passione, voglia di conoscenza, scoperta, condivisione, creatività. Ed è proprio dopo la laurea che arriva il bello, arrivano le scelte importanti, difficili probabilmente, ma che devono essere dettate dal cuore. A parlare è una ex studentessa, laureata in Matematica all’università di Trento, Paola Rensi che attualmente lavora in una banca di investimento a Londra e ha ancora un ottimo ricordo della sua Università, che le ha fornito non solo una grande preparazione, ma anche la possibilità di dedicarsi al conservatorio e allo sport. Adesso è soddisfatta del suo lavoro e incita i neolaureati a cogliere tutte le opportunità, a rischiare, a credere sempre in loro stessi e nelle loro potenzialità.

Al giorno d’oggi, una delle frasi più comuni è :«In Italia non si trova più lavoro, non c’è scelta per i giovani», ma come il Rettore ha voluto sottolineare «Il nostro Paese – nonostante la retorica – non è vero che non possa offrire occasioni. Dopo le grandi crisi arrivano forti momenti di rilancio. Ci saranno occasioni per voi, sappiatele cogliere». Dopo la laurea spesso si pensa di sapere già tutto, invece è proprio in quel momento, che inizia la vera scoperta, la vera conoscenza, di se stessi e di tutto ciò che ci circonda. Bisogna accettare compromessi alle volte, allontanarsi da casa, ma come disse Eleonor Roosvelt: «Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni» quindi il primo passo è il nostro, bisogna crederci.

Gabriela Grieco

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