Padova: “L’educazione al paesaggio tra formazione e ricerca”

PADOVA – Domani dalle ore 14.30 in Sala della Provincia di piazza Bardella 2 a Padova si terrà il Convegno dal titolo “L’educazione al paesaggio tra formazione e ricerca”. Nell’incontro verranno presentati i risultati di una ricerca, realizzata dall’Università degli Studi di Padova in collaborazione con il MiBACT, volta ad offrire un quadro nazionale sull’educazione e la formazione al paesaggio e presentate inoltre alcune esperienze di formazione. Dopo i saluti di Maria Maddalena Alessandro, Direzione Generale Archeologia, Belle arti e Paesaggio del MiBACT, e Gianluigi Baldo, Direttore DiSSGeA dell’Università di Padova, Fausta Bressani, Osservatorio del Paesaggio della Regione Veneto, e Benedetta Castiglioni dell’Università di Padova, presenteranno: il progetto di ricerca “Raccontami un paesaggio” di Margherita Cisani, le esperienze di formazione “Il Paesaggio siamo noi: un progetto dell’Osservatorio del Paesaggio della Regione Veneto” di  Sara Bin, “Il paesaggio come occasione educativa. L’esperienza della step nella formazione per insegnanti” di Gianluca Cepollaro, “La formazione e l’educazione per una cultura del paesaggio nell’eredità di Emilio Sereni” di Gabriella Bonini, e “Missione: paesaggio – FAI vivere l’articolo 9 della Costituzione” di Federica Santulli. Interverranno Martina De Luca, Direzione Generale Educazione Ricerca del MiBACT, Marina De Rossi  dell’Università di Padova, e Francesco Vallerani dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.

«Il paesaggio in Italia è visto ancora prevalentemente come ‘bel paesaggio’, come panorama, e quindi l’idea di paesaggio è associata soprattutto ai luoghi di grande valore naturalistico o culturale. La Convenzione europea del paesaggio, firmata a Firenze nel 2000, sottolinea invece l’importanza di tutti i paesaggi, anche di quelli ordinari o degradati. Infatti i paesaggi assumono valore e importanza non solo perché li guardiamo quando andiamo in vacanza o nel weekend, ma perché li abitiamo tutti i giorni, perché – cioè – sono i luoghi della nostra vita quotidiana» dice Benedetta Castiglioni responsabile scientifica del convegno. «È importante allora avviare studi e ricerche sul paesaggio che si interroghino su questi valori; ed è altrettanto importante educare al paesaggio, cioè far crescere giovani generazioni allenate a guardarsi intorno con curiosità, per riconoscere che cosa i luoghi di vita possono raccontare del passato, del presente e anche del futuro dei loro abitanti. Per far questo, è necessario formare insegnanti e operatori in grado di diffondere questo tipo di educazione. Il paesaggio può essere infatti considerato come uno strumento educativo per favorire un atteggiamento di cittadinanza attiva e responsabile. Come mostra la ricerca “Raccontami un paesaggio”» conclude Castiglioni «in Italia su questi aspetti molte cose si fanno, che passano spesso però prevalentemente attraverso la buona volontà dei singoli: questo è un valore aggiunto, perché c’è una fortissima motivazione, ma anche un limite; c’è invece la necessità di mettere a sistema e favorire il confronto e una più ampia diffusione di questi temi».

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