Belvedere Marittimo e il castello nascosto

Il bagnante, attratto dalla graziosa insenatura con la quale il centro di Belvedere Marittimo, in provincia di Cosenza, si affaccia sul Tirreno, godendo dell’affascinante scorcio offerto dall’arrocco del sovrastante centro storico, che è rilevato rispetto alla marina, non può immaginare quali meraviglie questo nasconda. Ma basta percorrere la strada che porta sulla collina per intravedere, una volta arrivati in cima, che c’è ben altro che casette abbarbicate secondo l’impianto medievale, che esigeva la conquista delle zone sopraelevate e la chiusura a difesa dai tanti pericoli, provenienti dal mare. E, poiché un castello non poteva mancare, eccolo: il castello aragonese si erge maestoso sulla piazza, ben nascosto, nonostante la mole, agli sguardi dei bagnanti.

Castello aragonese

La costruzione che si fa risalire, come per tutti i castelli della zona, all’impianto prima longobardo poi normanno, presenta la caratteristica fisionomia di un fortilizio aragonese a causa della merlatura delle torri e delle mura, le feritoie e l’innesto di un poderoso ponte levatoio basculante. L’impatto è impressionante anche per lo stato di conservazione della costruzione, certamente dovuta a un lungo uso che se ne è fatto fino a tempi relativamente recenti. Purtroppo il monumento è di proprietà privata e non visitabile, il che lascia un po’ delusi, ma già la visita esterna si può considerare appagante. Il Castello è circondato da mura e dal fossato, oggi occupato dai resti di quello che doveva essere stato un bel giardino. Sul lato dell’ingresso principale, quello dove c’era il ponte levatoio, una ripida discesa offre un altro suggestivo panorama, restituendo d’un colpo l’altezza della vetta del Monte La Caccia (1774 mt), propaggine del Massiccio del Pollino, che si innalza di fronte, al di là della valle.

Uno splendido panorama, dal belvedere della piazza del maniero, abbraccia la costa fin dove lo sguardo arriva, restituendo i particolari e il susseguirsi delle cale e calette che caratterizzano questo tratto della Riviera dei Cedri. E Ciò la dice lunga sul nome del luogo.

panorama su Marina di Belvedere

La Chiesa di San Giacomo Apostolo il maggiore, che si trova lungo il percorso che porta ai piedi del borgo, edificata nel 1091, offre al visitatore la sorpresa di un’abside dove la Madonna del Rosario è in piedi anziché intronata ed è di splendida fattura, lasciando pensare a un manufatto molto antico; in più un affresco, risalente al 1513, a fianco all’uscita rappresenta Santa Margherita che porta al guinzaglio un drago e più avanti nel muro c’è incastonata una conchiglia del Cammino dedicato a San Giacomo.

Interno della Chiesa

Girando tra i vicoli che si inerpicano sul colle che ospita il centro storico ciò che colpisce, oltre alle abitazioni storiche e i bei portali, è la presenza di diverse fontanelle, funzionanti, e di bei gatti, di cui la popolazione si prende cura. Sappiamo così due cose: che siamo nella zona della Calabria più ricca d’acqua e che Belvedere Marittimo non troveremo topi nelle abitazioni.

Per la descrizione del castello mi affido a un sito che ne riporta con precisone le fattezze.

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About Eleonora Davide

IL DIRETTORE RESPONSABILE Giornalista pubblicista, è geologa (è stata assistente universitaria presso la cattedra di Urbanistica alla Federico II di Napoli), abilitata all’insegnamento delle scienze (insegna in istituti statali) e ha molteplici interessi sia in campo culturale (organizza, promuove e presenta eventi e manifestazioni e scrive libri di storia locale), che artistico (è corista in un coro polifonico, suona la chitarra e si è laureata in Discipline storiche della musica presso il Conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino). Crede nelle diverse possibilità che offrono i mezzi di comunicazione di massa e che un buon lavoro dia sempre buoni risultati, soprattutto quando si lavora in gruppo. “Trovo entusiasmante il fatto di poter lavorare con persone motivate e capaci, che ora hanno la possibilità di dare colore e sapore alle notizie e di mettere il loro cuore in un’impresa corale come la gestione di un giornale online. Se questa finestra sarà ben utilizzata, il mondo ci apparirà più vicino e scopriremo che, oltre che dalle scelte che faremo ogni giorno, il risultato dipenderà proprio dall’interazione con quel mondo”.