Intervista a Mario Di Marzio, autore di “Il tempo rimasto L’alba di un nuovo giorno, l’amore per la vita”

Il nostro appuntamento mensile con la rubrica L’autore del mese, dedicata agli autori segnalati dal gruppo Facebook La Casa del Menestrello, oggi è dedicato allo scrittore Mario Di Marzio, cui porrò alcune domande. Il gruppo Facebook accoglie scrittori e lettori per la divulgazione di opere e la condivisione di opinioni e recensioni, oltre ad organizzare eventi, premi e video-presentazioni ed video-incontri, grazie all’attivismo dell’instancabile Domenico Faniello. Chi volesse leggere le precedenti interviste le trova QUI.

Nella sua vita ha fatto esperienze diverse, passando dalla passione per il fumetto alla produzione di racconti e poesie, per approdare ai romanzi. Da giornalista, poi, scrive anche per alcune testate. Vorrei sapere, e credo anche i nostri lettori saranno curiosi, come e perché è nata in lei la voglia di raccontare?

Innanzitutto ringrazio la rubrica L’autore del mese, del giornale WWWITALIA nella persona di Eleonora Davide e La casa del Menestrello nella persona di Domenico Faniello per l’opportunità datami nel rilasciare questa intervista e per la loro sensibilità nel servizio della cultura e della letteratura.

Rispondo alla sua domanda: rimaniamo sul libro Il tempo rimasto L’alba di un nuovo giorno, l’amore per la vita che è stato il mio primo romanzo pubblicato dalla PAV edizioni, prima ancora avevo scritto un breve racconto dal titolo Paolo auto pubblicato (ne ho stampate solo poche copie). Ho sempre avuto la passione sia per la cinematografia, per il fumetto e per la scrittura, quindi dopo aver frequentato entrambe le scuole e aver pubblicato articoli su una testata on line da cui ho dedotto che le storie si possono raccontare sia con i disegni che con le immagini video, ma una cosa le accomuna ed è la sceneggiatura, le parole, e questo ha fatto sì che mi interessassi maggiormente alla scrittura, e in particolare alla narrativa di genere sociale, dopo che mi si è prospettata l’opportunità di esaudire un mio sogno, che era quello di scrivere articoli per un giornale. Tutto questo nasce dalla mia atavica passione per la lettura alla quale sono molto legato.

La ringrazio io per aver accettato di rispondere alle mie domande. Ci dica, che tipo di letture preferisce?

Potrei definirmi un lettore bucolico in quanto non ho un genere che prediligo, se le storie sono scritte bene posso leggere qualsiasi libro.

Vuole raccontarci qualcosa del suo romanzo Il tempo rimasto. L’alba di un nuovo giorno, l’amore per la vita?

Si tratta di un romanzo che potrà far conoscere meglio Roma e i romani stessi alle persone che lo leggeranno e capire maggiormente quella innata caratteristica che ci rende unici e ci contraddistingue come persone ironiche e sagge pronte a dissimulare su qualsiasi cosa.

Roma, la sua città, immagino la stimoli dal punto di vista creativo, essendo ricca di vita. Ce ne vuole parlare?

Sì, Roma è la mia città, mi sento romano fino al midollo, la amo fino all’inverosimile con tutte le sue difficoltà e problematiche che continuamente si prospettano in molte occasioni. Perché nascere e vivere nella capitale non è più facile, ma è tutto più grandioso e interessante.

Per entrare meglio nel romanzo, le chiedo: quali personaggi danno davvero vita alla sua narrazione e, ci dica, sono ispirati a persone reali?

I personaggi principali sono due Francesco e il quartiere di San Paolo, dove egli torna dopo tanto tempo e vi scopre molte novità relative ai suoi amici, conoscenti ma anche i relativi cambiamenti strutturali del quartiere stesso dove ha trascorso gli anni più importanti della sua esistenza, quelli appunto dove si cresce, si matura e si passa da ragazzo a uomo, portandosi dietro tutte le esperienze più significative del periodo in cui ha vissuto. Inoltre il protagonista si basa sull’osservazione diretta e intenzionale dei propri fatti di coscienza, confrontandoli con gli altri, ponendosi dubbi e perplessità. Riflessivo e commovente verso i valori della vita. Sicuramente in Francesco c’è qualcosa di me, ma per conoscere meglio il mio stile narrativo consiglio di leggere il mio successivo romanzo.

Vuole farci un’anticipazione?

Sì, anticipo che è in uscita il mio secondo libro dal titolo Gente de strada, pubblicato dalla casa editrice Amarganta.

Le faccio i migliori auguri per la sua produzione letteraria.

©Riproduzione riservata

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About Eleonora Davide

IL DIRETTORE RESPONSABILE Giornalista pubblicista, è geologa (è stata assistente universitaria presso la cattedra di Urbanistica alla Federico II di Napoli), abilitata all’insegnamento delle scienze (insegna in istituti statali) e ha molteplici interessi sia in campo culturale (organizza, promuove e presenta eventi e manifestazioni e scrive libri di storia locale), che artistico (è corista in un coro polifonico, suona la chitarra e si è laureata in Discipline storiche della musica presso il Conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino). Crede nelle diverse possibilità che offrono i mezzi di comunicazione di massa e che un buon lavoro dia sempre buoni risultati, soprattutto quando si lavora in gruppo. “Trovo entusiasmante il fatto di poter lavorare con persone motivate e capaci, che ora hanno la possibilità di dare colore e sapore alle notizie e di mettere il loro cuore in un’impresa corale come la gestione di un giornale online. Se questa finestra sarà ben utilizzata, il mondo ci apparirà più vicino e scopriremo che, oltre che dalle scelte che faremo ogni giorno, il risultato dipenderà proprio dall’interazione con quel mondo”.