Mail Poetry Exhibition. Un felice connubio tra arte e poesia

La bella mostra organizzata da Grazia Di Grezia nell’ex Carcere Borbonico di Avellino proietta la poesia oltre i confini dell’arte. Dopo la pausa del fine settimana, domani riapre fino sabato, visitabile dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 19,00. Abbiamo intervistato la dottoressa Di Grezia riguardo alle motivazioni e alle implicazioni dell’iniziativa.

Come è nata questa iniziativa?

Nasce da due filoni: quello della mail art, già esistente da molto tempo, in cui si spediscono per posta delle piccole opere che poi vengono esposte; il secondo è l’idea che ho avuto la scorsa estate delle cartoline poetiche. Proprio allora abbiamo avviato un’iniziativa sui social che prevedeva la realizzazione di cartoline con poesie con l’Università Irpina del Tempo Libero, ne sono state realizzate una decina che poi ho pubblicato sui social. La cosa è piaciuta e allora ho pensato di estendere a un’utenza più vasta l’iniziativa utilizzando l’invio postale. Il risultato è che hanno aderito persone da tutto il mondo che hanno inviato 400 cartoline poetiche da 20 Paesi. Hanno partecipato anche scolaresche, parecchi contributi, infatti, provengono da giovani al di sotto dei 18 anni.

La cosa interessante è che le cartoline non sono assolutamente appannaggio delle giovani generazioni, come anche i francobolli e la compilazione stessa di una cartolina.

Quindi il metodo utilizzato per ricevere le poesie ha esercitato una particolare attrazione sui giovani, incuriositi da un mezzo di comunicazione a loro quasi sconosciuto. Giusto?

Certo, ed è anche particolare che, per pubblicizzare l’iniziativa, mi sia servita proprio di un mezzo invece caro ai giovani, come i social network. Deve sapere che ci sono gruppi di Mail art molto attivi su Facebook in tutto il mondo, su cui coloro che li seguono promuovono iniziative e partecipano a quelle messe in campo dagli altri. Si tratta di vere e proprio Chiamate artistiche, o Art Call, che di solito hanno una durata a termine. La differenza di questa mostra rispetto alla Mail art è il concetto specifico di cartolina unito a quello della poesia. Si è trattato in sostanza di una Chiamata poetica che ha lasciato campo libero alla creatività artistica.

A che fascia di età è stata rivolta questa chiamata?

Abbiamo diviso in partecipanti al di sopra e al di sotto dei 18 anni, senza fare ulteriori distinzioni.

Mi sa dire che età ha il più giovane partecipante, e il più anziano?

Il più giovane ha 5 anni, non sappiamo chi sia il più anziano.

Geograficamente ci descrive la partecipazione?

Hanno partecipato da tutto il mondo si può dire, a cominciare da Avellino, abbiamo cartoline dal Giappone, Costa Rica, Venezuela, Australia, Bielorussia e Texas, per citarne alcuni.

Con queste persone ha intenzione di continuare un discorso di tipo artistico?

Non in maniera singola, si è creata una comunità artistica che si autoalimenta sull’onesta intellettuale.

Cosa intende?

Il bando era molto chiaro: non prevedeva premiazioni né giurie. Sono stati esclusi solo contenuti eventualmente offensivi o non pubblicabili, riguardo ai quali abbiamo operato un filtro. Coloro che hanno partecipato hanno chiesto se fosse in programma una mostra. Poiché non tutti potevano partecipare alla mostra in presenza, si è pensato di postare sui gruppi Facebook le foto delle cartoline nei prossimi giorni e poi proveremo a scannerizzarle e a realizzare un catalogo.

Da quando si è aperta la mostra qual è stata la risposta?

Tra i visitatori è capitato qualcuno che mi han chiesto se si poteva ancora partecipare realizzando una cartolina e allora abbiamo pensato di dare la possibilità a chi voglia di esporre il proprio lavoro, aprendo un altro canale. Ho lasciato un piccolo spazio a disposizione dei nuovi arrivati.

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About Eleonora Davide

IL DIRETTORE RESPONSABILE Giornalista pubblicista, è geologa (è stata assistente universitaria presso la cattedra di Urbanistica alla Federico II di Napoli), abilitata all’insegnamento delle scienze (insegna in istituti statali) e ha molteplici interessi sia in campo culturale (organizza, promuove e presenta eventi e manifestazioni e scrive libri di storia locale), che artistico (è corista in un coro polifonico, suona la chitarra e si è laureata in Discipline storiche della musica presso il Conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino). Crede nelle diverse possibilità che offrono i mezzi di comunicazione di massa e che un buon lavoro dia sempre buoni risultati, soprattutto quando si lavora in gruppo. “Trovo entusiasmante il fatto di poter lavorare con persone motivate e capaci, che ora hanno la possibilità di dare colore e sapore alle notizie e di mettere il loro cuore in un’impresa corale come la gestione di un giornale online. Se questa finestra sarà ben utilizzata, il mondo ci apparirà più vicino e scopriremo che, oltre che dalle scelte che faremo ogni giorno, il risultato dipenderà proprio dall’interazione con quel mondo”.