NAPOLIFILMFESTIVAL, IL CINEMA E IL GIORNALISMO

Francesco Patierno racconta la sua esperienza di regista

Grazie a un format ideato da Marcella Cerciello, il Napoli film festival oggi ha offerto ai giornalisti napoletani e non una giornata di aggiornamento, nell’ambito del programma di formazione continua sostenuto dall’OdG Campania, di grande interesse sul tema del giornalismo nel mondo del cinema. Presente il direttore artistico della kermesse napoletana Mario Violini che ha accompagnato l’incontro e le riflessioni proposte alla platea di giornalisti, affiancando il presidente dell’Ordine della Campania Ottavio Lucarelli. Centrale l’intervista a Francesco Patierno condotta da Francesca De Lucia.

Francesco_Patierno

Laureato in architettura ma mai abilitatosi alla professione, il regista tra i tanti di Napoli44 e Pater Familias, ha parlato del suo rapporto con la stampa, mentre in altra location Napoli 44  veniva proiettato in lingua inglese per gli alunni degli istituti superiori nell’ambito del festival. «Spesso i giornalisti, nel giudizio sui film, sono costretti dai tempi loro assegnati, cedendo alla fretta in una operazione che richiederebbe maggiore maturazione delle idee» questo l’appunto che non vuole essere una critica alla professione, ma «i reportage – aggiunge – hanno un senso compiuto e non vanno paragonati  alle recensioni fatte senza aver completato la visione di un film, né all’informazione da blog, risultando uno strumento veramente efficace per raccontare un prodotto artistico- cinematografico». Il regista, autore anche di molti documentari – non vuole invece operare una distinzione tra questo genere cinematografico e il film in senso stretto perché entrambi «assolvono allo stesso compito narrativo e descrittivo della verità».

Riguardo alla scelta di A Ciambra  di Jonas Carpignano come candidato italiano agli oscar, Parente attribuisce la scelta all’importanza del sostegno dato alla pellicola da Scorsese, che ha un peso in America. Quest’anno, infatti, la competizione vede in campo film stranieri forti, per cui, in un’ottica di ottenimento di un riconoscimento internazionale, il regista si dichiara completamente d’accordo con la designazione fatta. «Ho sentito che ci sono case cinematografica che fittano blogger e influencer per denigrare i film concorrenti» ha poi dichiarato svelando le oscure trame che governano il mondo degli affari legati al cinema, alla faccia della deontologia professionale degli operatori del settore. Infine, sul suo modo di fare cinema spiega « Quando sono a lavoro, mi approccio a una storia in modo libero per cercare la verità al di là delle idee di partenza. Mi piace che lo spettatore si faccia una propria idea della realtà che racconto. La realtà, infatti, offre delle storie pazzesche e con il tempo anche io sento di avere aumentato le mie capacità di ricezione riguardo a ciò che mi circonda». «Nel frattempo – annuncia Patierno – ho già due film pronti su Napoli».

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About Eleonora Davide

IL DIRETTORE RESPONSABILE Giornalista pubblicista, è geologa (è stata assistente universitaria presso la cattedra di Urbanistica alla Federico II di Napoli), abilitata all’insegnamento delle scienze (insegna in istituti statali) e ha molteplici interessi sia in campo culturale (organizza, promuove e presenta eventi e manifestazioni e scrive libri di storia locale), che artistico (è corista in un coro polifonico, suona la chitarra e si è laureata in Discipline storiche della musica presso il Conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino). Crede nelle diverse possibilità che offrono i mezzi di comunicazione di massa e che un buon lavoro dia sempre buoni risultati, soprattutto quando si lavora in gruppo. “Trovo entusiasmante il fatto di poter lavorare con persone motivate e capaci, che ora hanno la possibilità di dare colore e sapore alle notizie e di mettere il loro cuore in un’impresa corale come la gestione di un giornale online. Se questa finestra sarà ben utilizzata, il mondo ci apparirà più vicino e scopriremo che, oltre che dalle scelte che faremo ogni giorno, il risultato dipenderà proprio dall’interazione con quel mondo”.

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