Nel cerchio senza sbocco di Maria Loreta Chieffo. La recensione di WWWITALIA

È appena uscito il nuovo romanzo di Maria Loreta Chieffo e, poiché lo abbiamo letto in anteprima, vi spieghiamo di cosa si tratta.

Nel cerchio senza sbocco, di Maria Loreta Chieffo, edito da Homo Scrivens, propone un’altra indagine della giornalista Ida Di Maggio e del maresciallo Lorenzo Capomazza, dopo Non è di qua, romanzo di esordio dell’autrice irpina. Ancora una volta il piccolo borgo irpino di Zungoli diviene teatro di una morte tragica, avvolta nel mistero: vittima è la giovane Mariangela, finita alla Vigilia di Natale giù dalla torre del castello normanno. È così che parte l’indagine che vede collaborare ancora una volta i due protagonisti, più complici che mai, alla ricerca della verità, e anche di qualche momento di intimità.

Al centro della storia il castello e gli scorci caratteristici del paese, che fu annoverato nel 2018 tra i Borghi più belli di Italia dal TCI. Lo scenario è perfetto, la Chieffo lo sa e usa il suo talento narrativo per rendere l’ambientazione ancora più accattivante, mostrando in tal modo il suo profondo attaccamento al luogo, ai ricordi dell’infanzia, che rivivono nelle pagine del romanzo, alle tradizioni e anche al dialetto, che fa capolino tra le righe grazie a personaggi ben caratterizzati, quasi reali. All’improvviso ci si sente coinvolti nel racconto, quando la tavola della Vigilia è pronta a casa di Ida e la famiglia si appresta a consumare i cibi della tradizione, oppure quando tutto il paese si reca al funerale della sventurata. Ogni tratto della quotidiana vita del borgo, infatti, sembra essere stato dipinto con un pennello dalla Chieffo, che non trascura le descrizioni dei paesaggi e dei luoghi, in cui si svolge la vicenda, e neanche le occupazioni e i mestieri, che hanno dato da vivere per secoli agli abitanti di quelle contrade.

La trama si articola in modo scorrevole, naturale, sereno, accompagnando il lettore nella scoperta degli indizi che forniranno la risoluzione al caso. Non potremmo definire il libro un semplice giallo, proprio in virtù della cura, non solo dell’ambientazione, ma anche dei personaggi, la cui umanità finisce sotto la lente dell’investigatrice, offrendo a chi legge un ricco caleidoscopio di sensazioni. È un vero piacere ritrovare le sorelle Pratola, dopo averle conosciute nel precedente romanzo, con la loro arguzia, le fisime, le manie di controllo e il senso di protezione riservato alla nipote Ida. Ma anche gli ultimi hanno voce nel romanzo e si confrontano con il resto della società di cui è composto il piccolo centro rurale, sotto gli occhi della giornalista, che torna al paese per trovare i sapori e gli odori che la fanno sentire a casa, anche se vive a Napoli, la metropoli caotica in cui ha costruito la sua carriera.

Insomma, Nel cerchio senza sbocco è un romanzo che tiene col fiato sospeso, ma lascia nel contempo gustare il piacere che si trae da una bella scrittura.

La trama

Ida Di Maggio, cronista di nera, si appresta a trascorrere il Natale a Zungoli, nella sua Irpinia. Tutto è pronto per il pranzo della vigilia, fin quando una donna precipita dalla torre del Castello Normanno e la tranquillità del piccolo borgo va in frantumi. Per capire cosa le sia successo, la giornalista torna in un tempo lontano, ancora custodito nelle case degli abitanti del luogo. Nella ricostruzione di un passato che in molti hanno soffocato, riaffiora un doloroso evento che risale agli anni del terremoto del 1980. Di Maggio, ripercorrendo la sua infanzia, tenterà di svelare quel mistero antico ma mai dimenticato e che le sembra possa essere connesso al nuovo dramma. Chi c’è dietro queste storie di vuoti, di partenze e di restanze?

Il libro è disponibile in tutte le librerie e negli store digitali.

Eleonora Davide e Giovanna della Bella

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About Eleonora Davide

IL DIRETTORE RESPONSABILE Giornalista pubblicista, è geologa (è stata assistente universitaria presso la cattedra di Urbanistica alla Federico II di Napoli), abilitata all’insegnamento delle scienze (insegna in istituti statali) e ha molteplici interessi sia in campo culturale (organizza, promuove e presenta eventi e manifestazioni e scrive libri di storia locale), che artistico (è corista in un coro polifonico, suona la chitarra e si è laureata in Discipline storiche della musica presso il Conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino). Crede nelle diverse possibilità che offrono i mezzi di comunicazione di massa e che un buon lavoro dia sempre buoni risultati, soprattutto quando si lavora in gruppo. “Trovo entusiasmante il fatto di poter lavorare con persone motivate e capaci, che ora hanno la possibilità di dare colore e sapore alle notizie e di mettere il loro cuore in un’impresa corale come la gestione di un giornale online. Se questa finestra sarà ben utilizzata, il mondo ci apparirà più vicino e scopriremo che, oltre che dalle scelte che faremo ogni giorno, il risultato dipenderà proprio dall’interazione con quel mondo”.