Traiettoria d’affetto, versi d’amore materno di Michela Marano. La recensione

Versi d’amore dedicati alla madre, andata via anni fa, troppo presto, per questa raccolta composta nel lungo tempo del lutto, ma con la premura di chi non vuole scordare sensazioni, i gesti, la presenza fisica, quel legame stretto che univa madre e figlia. Riaffiora prepotente in questo album l’affetto forte, la complicità nella diversità, su cui l’autrice ha costruito il proprio mondo, trovando il modo di uscire dal guscio in cui tende a rifugiarsi. La scrittura come arma generante viene equiparata alla maternità, l’espressione scritta prende forma materiale tra i versi. Così l’amore diviene dialogo e “il fitto parlare di alcuni giorni” tra le due donne motivo di crescita.

Tutto lascerebbe pensare a un canto funebre, viatico per un’elaborazione del lutto, ma credo si possa anche definirlo un pianto in versi.

Madre, l’origine che viene da te e/dal padre regola ogni traiettoria./ Confesso che mi spaventa questo/abbandono; la parola fine è terribile da/ definire e io non ho più mani/ ad accarezzarmi il volto,/ e il corpo è/senza peso

Nei quadri lirici emerge, nella diversità evidente tra le due donne, la loro somiglianza, quasi un’identificazione per contrasto che fa avvertire all’autrice la madre come ancora viva, nei propri gesti e soprattutto nella traiettoria da lei indicata.

Le liriche non hanno titolo, ma la raccolta è suddivisa in tre Atti del ricordo, con intermezzi e una Postilla pensante. L’architettura crea momenti di riflessione tutti in versi tranne quello della Scrittura piana della consolazione, in cui l’autrice si esprime in prosa.

La raccolta, edita da Il Papavero e pubblicata lo scorso agosto, si presenta in una veste sobria e raffinata, quasi preziosa.

©Riproduzione riservata

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About Eleonora Davide

IL DIRETTORE RESPONSABILE Giornalista pubblicista, è geologa (è stata assistente universitaria presso la cattedra di Urbanistica alla Federico II di Napoli), abilitata all’insegnamento delle scienze (insegna in istituti statali) e ha molteplici interessi sia in campo culturale (organizza, promuove e presenta eventi e manifestazioni e scrive libri di storia locale), che artistico (è corista in un coro polifonico, suona la chitarra e si è laureata in Discipline storiche della musica presso il Conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino). Crede nelle diverse possibilità che offrono i mezzi di comunicazione di massa e che un buon lavoro dia sempre buoni risultati, soprattutto quando si lavora in gruppo. “Trovo entusiasmante il fatto di poter lavorare con persone motivate e capaci, che ora hanno la possibilità di dare colore e sapore alle notizie e di mettere il loro cuore in un’impresa corale come la gestione di un giornale online. Se questa finestra sarà ben utilizzata, il mondo ci apparirà più vicino e scopriremo che, oltre che dalle scelte che faremo ogni giorno, il risultato dipenderà proprio dall’interazione con quel mondo”.