UNA GRANDE VOCE PER LA CASA DELLA MUSICA AD AVELLINO

Successo per la serata di inaugurazione dell’Auditorium Vitale del Conservatorio di Avellino.

Ieri sera l’emozione per il ritrovato auditorium, chiuso al pubblico da quasi un anno a causa dei lavori di ristrutturazione, è culminata con la pregevole esecuzione che i solisti, Carmen Giannattasio, Raffaele Abete, Paola Francesca Natale e Raffaele Raffio, insieme all’Orchestra del Cimarosa, hanno regalato al pubblico avellinese sotto la direzione del bravissimo Francesco Ivan Ciampa.

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La soprano, ormai appezzata in tutto il mondo per la sua voce e per le sue qualità artistiche che, accompagnate alla sua bellezza, ne fanno una delle interpreti della lirica più complete, fa sempre sold out. Già ospite nel 2014  del Conservatorio dove ha studiato, in occasione l’apertura dell’anno accademico, la sua esibizione fece registrare l’afflusso di un pubblico più numeroso di quanto la sala, che conta 400 posti, potesse contenere, costringendo gli addetti alla sicurezza a chiudere le porte ai fan. Anche ieri la stessa affluenza, incentivata dalla curiosità del pubblico di vedere la nuova sala della musica avellinese, ha costretto a chiudere le porte a chi non si è presentato tra i primi all’appuntamento.

Il successo era assicurato anche grazie alla bravura degli altri solisti che hanno infiammato il pubblico, provocando delle vere e proprie standing ovation. Il programma scelto da Ciampa per la serata includeva brani tratti da La Boème di Puccini e da La Traviata di Verdi. L’entrata della prima donna è avvenuta nel duetto iniziale pucciniano, Si può…Chi è là? dopo quella di Rodolfo-Raffaele Abete, costringendo a reprimere la voglia di applaudire l’ingresso della star, ma aumentando così nel pubblico il pathos partecipativo. L’emozione traspariva però anche dalla cantante che sul palco del suo Conservatorio mostra sempre qualcosa di quando da ragazza iniziava a fare i suoi primi passi nella musica. Al di là della voce, grandiosa, la personalità dell’artista, sottolineata della scelta di un abito viola intenso, contro tutte le superstizioni che da sempre legano questo colore alla vita dello spettacolo in teatro, si è affermata esplodendo letteralmente nell’esecuzione delle arie verdiane, la cui continuità è stata più volte interrotta dall’entusiasmo del pubblico in delirio. Altrettanto applauditi il tenore Raffaele Abete, capace di tenere testa alla diva, sia vocalmente che scenicamente; tripudio per il baritono Raffaele Raffio, invitato dal pubblico (non accontentato però) a bissare il suo intervento solistico; altrettanto apprezzata l’esibizione della docente dell’Istituto Paola Francesca Natale che ha impersonato Musetta nell’opera pucciniana.

Di accompagnamento all’ascolto per il pubblico le note di sala redatte dalla professoressa Marina Marino, docente di storia della musica e presidente del corso accademico di secondo livello in Discipline Storiche Critiche e Analitiche della Musica, a testimonianza del percorso formativo che l’Istituto, in osservanza delle sue funzioni specifiche, fa anche nei confronti del suo pubblico.

Grande e visibile la soddisfazione degli organizzatori, il direttore del Conservatorio Carmine Santaniello e il presidente del cda dell’Istituto Luca Cipriano, che hanno curato ogni particolare di questo evento, che apre le porte dell’Auditorium alla città e alla provincia irpina, alle associazioni e alle organizzazioni, facendone a tutti gli effetti una Casa della Musica.

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About Eleonora Davide

IL DIRETTORE RESPONSABILE Giornalista pubblicista, è geologa (è stata assistente universitaria presso la cattedra di Urbanistica alla Federico II di Napoli), abilitata all’insegnamento delle scienze (insegna in istituti statali) e ha molteplici interessi sia in campo culturale (organizza, promuove e presenta eventi e manifestazioni e scrive libri di storia locale), che artistico (è corista in un coro polifonico, suona la chitarra e si è laureata in Discipline storiche della musica presso il Conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino). Crede nelle diverse possibilità che offrono i mezzi di comunicazione di massa e che un buon lavoro dia sempre buoni risultati, soprattutto quando si lavora in gruppo. “Trovo entusiasmante il fatto di poter lavorare con persone motivate e capaci, che ora hanno la possibilità di dare colore e sapore alle notizie e di mettere il loro cuore in un’impresa corale come la gestione di un giornale online. Se questa finestra sarà ben utilizzata, il mondo ci apparirà più vicino e scopriremo che, oltre che dalle scelte che faremo ogni giorno, il risultato dipenderà proprio dall’interazione con quel mondo”.

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