Giovani delle aree interne e turismo sostenibile in aree protette. Se ne parla sabato all’Archivio di Stato di Avellino

Sabato 15 Ottobre 2022 presso l’archivio di Stato, ubicato nel carcere borbonico di Avellino, avrà luogo la giornata di studi e di riflessioni dal titolo “Giovani delle aree interne e turismo sostenibile in aree protette”.

I lavori inizieranno alle 9,30 con l’accoglienza dei partecipanti da parte di Alfonso Bruno, coordinatore di Insieme per Avellino e per l’Irpinia, il gruppo nato alcuni mesi fa a sostegno delle buone pratiche per la promozione del territorio, catalizzando l’attenzione di associazioni e intellettuali che operano sul territorio.

Alle 16,00 si aprirà un tavolo moderato dalla giornalista Eleonora Davide, dove colloquieranno, dopo i saluti di Maria Amilcarelli, direttrice dell’Archivio di Stato di Avellino, ospite della manifestazione: Alfonso Maria Gallo, coordinatore tavolo del progetto su Innovazione digitale e imprenditorialità giovanile; Federica Caprio, partecipante al progetto; Roberto Sullo, project manager di Give Back; Sonia Coppola, Mirella De Falco e Michela Romano, corso di laurea in Innovazione sociale, Università di Napoli Federico II; Feliciano Napoletano, dottorato di ricerca in Scienze sociali e statistiche dell’Ateneo napoletano; Annamaria Zaccaria, Dipartimento di Scienze sociali dello stesso Ateneo; Franco Iovino, presidente del Parco regionale del Partenio; Gerardo Basile, guida ambientale escursionistica di “Terre di Mezzo”; Emilia Bonaventura, guida turistica e accompagnatrice autorizzata; Fernanda Ruggiero, consulente marketing Comunicazione eventi per Borghi d’Italia e Nuovi Turismi; Giacomo Rosa, presidente Svimer; Pietro Calabrese, presidente comitato ferrovia Eboli-Calitri. Trarrà le conclusioni Pasquale Luca Nacca, Insieme per Avellino e per l’Irpinia

Give Back è un progetto cofinanziato dal Programma Erasmus+ della Unione Europea, di cui sono capofila l’Associazione culturale “La Ripa” e il Centro Studi “Fiorentino Sullo” di Castelvetere sul Calore (AV), che ha avuto luogo quest’estate, durante una Summer School svolta sul posto, volto a stimolare la partecipazione democratica dei giovani soprattutto nelle aree interne, coinvolgendo le amministrazioni locali, le associazioni e le università. Give back sta per “restituire” e quello che si chiede ai chi ha avuto da un territorio è di restituire qualcosa piantando semi di rinascita e di un futuro per le aree interne. Sappiamo che le aree interne sono quelle a più alto taso di spopolamento a causa della scarsa offerta di lavoro adatto alle aspettative dei giovani e ciò origina un circolo vizioso, al quale questo progetto vuole porre uno stop in qualche modo. Come? Lo vedremo sabato, a quanto pare.

L’evento di Avellino si può considerare come tappa conclusiva del percorso progettuale, per presentarne i risultati e tirare le somme. «Insieme per Avellino e l’Irpinia», sottolinea Pasquale Luca Nacca ideatore di questa giornata, «si pone come obiettivo l’intreccio di relazioni tra più realtà associative e universitarie. Non a caso abbiamo il piacere e l’onore di avere come ospiti rappresentanti della Federico II di Napoli, che ci parleranno del turismo nelle aree protette, ma anche i ragazzi del progetto “Give Back”, per sottolineare le peculiarità, specie quelle giovanili, delle aree interne, e anche la Svimar, che da circa un anno si muove tra più regioni del Mezzogiorno d’Italia per portare avanti le istanze di popolazioni disagiate, dai trasporti alla sanità, per non parlare di guide turistiche e ambientali che ci rappresenteranno il loro punto di vista, così come chi si occupa di consulenze di eventi per borghi d’Italia e nuovi turismi.»

Non è escluso che al termine della giornata sarà stilato un documento che sarà un punto di partenza per le realtà che si saranno confrontate alla tavola rotonda e che si spera possa essere recepito da altri cittadini che vorranno collaborare alla rinascita dei nostri territori e a una epocale inversione di tendenza, «Le potenzialità ci sono tutte» promette Nacca, «perseveriamo!»

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