Il Calcedonio blu e l’Umiliazione

Continua il nostro viaggio tra le Ferite dell’anima e oggi vediamo più da vicino la ferita da umiliazione. Questa Ferita si riattivata, tra il primo e il terzo anno di vita.

Il genitore tende a ridicolizzare alcuni comportamenti o tratti fisici del bambino e non si rende conto che lo colpisce direttamente nel suo sacrosanto diritto di essere fino in fondo se stesso, soprattutto se, come spesso avviene, lo umilia in pubblico.

A differenza delle altre quattro Ferite che, anche se in percentuali diverse, sono sempre presenti in ognuno di noi, la Ferita da Umiliazione non è presente in tutti.

La maschera che indossa la persona che ha una forte ferita da Umiliazione è quella del Masochista: non si sente mai adeguato né degno e teme eventuali punizioni. Si sente sempre in colpa soprattutto per ciò che concerne la fisicità e, in particolare, i desideri sessuali e, per non avere il tempo di pensare e di agire (potrebbe fare cose di cui si pentirebbe), è sempre impegnato a riempire il tempo aiutando e dedicandosi agli altri. Evita la libertà.

Le persone nelle quali si attiva sono soggette al blocco del quinto chakra, che governa l’attività e l’espressione creativa, l’abilità comunicativa e lo sviluppo dell’intuito. Una delle pietre utili a riequilibrare questo tipo di ferita è il Calcedonio blu, un minerale dalle incantevoli sfumature o striature di blu anche conosciuto come Agata dal pizzo blu. (Ricordiamo che l’agata è una varietà di calcedonio e fa parte della famiglia dei quarzi)

Tra le maggiori convinzioni limitanti dell’Umiliato c’è la paura di non sapersi esprimere in modo chiaro, di non essere capace di valutare le situazioni e la necessità di riuscire a regolare le proprie emozioni. Il calcedonio blu ci induce a comunicare nel modo giusto e con chiarezza le nostre vere esigenze, soprattutto quelle legate alla fisicità e/o alla sensualità.

L’Agata dal pizzo blu propaga emozioni pacifiche e positive. Molto utile per calmare i dispiaceri. Ci insegna non solo l’empatia, ma a regolare le nostre stesse emozioni, inoltre sblocca la capacità di fare domande senza sentirsi invadente o addirittura un elemento di disturbo.

Un ottimo esercizio è posizionare il Calcedonio nell’incavo della gola e ripetere sottovoce “Io ho diritto di dire e di ascoltare la verità, Io merito di dire e di ascoltare la verità, Io sono degno di dire e di ascoltare la verità. IO SONO PERFETTO COSÌ COME SONO.”

Mi è doveroso chiarire che per ogni articolo scelgo una delle possibili pietre che potrebbero andar bene nel caso specifico. Quale utilizzare e come utilizzarle dipende dalla specifica situazione energetica del soggetto.

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AVVERTENZE Le informazioni contenute negli articoli hanno esclusivamente scopo informativo. La cristallopratica lavora esclusivamente sulle energie e non vuole in alcun modo sostituire diagnosi e cure mediche e specialistiche anche perché, nonostante la lunga e antica tradizione, non ha fondamenti scientifici.

IL LIBRO

Un ottimo esercizio per chi ha una Ferita da Umiliazione è leggere ad alta voce poesie, purché queste poesie non si traducano in uno sterile piangersi addosso. Personalmente trovo interessante il libro di Emily Strange (nome d’arte) “SCRIVO E VEGETO” edizioni Il Papavero. Le poesie di Emily, anche se lei dichiara “Ho giocato / a guardia e ladri / con la mia anima, / e ho finito per esserne prigioniera”, e ancora “Annego / In quel male comune / Che tutti voi / Chiamate vivere” costituiscono un viaggio introspettivo dal valore universale. Di poesia in poesia ci ritroviamo a scandagliare i fondali più profondi della nostra anima finendo per conoscerci meglio ed accettarci profondamente.

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