Infiltrazione della mafia borghese nei ministeri

L’espressione “mafia borghese” si riferisce a quella parte della criminalità organizzata che, pur mantenendo legami con la mafia tradizionale, si è infiltrata nel mondo dell’economia, della politica e delle istituzioni, assumendo un volto più “rispettabile” e meno visibile, anche se ormai è visibilissima. Nel corso degli anni, sono emersi diversi casi di presunta penetrazione della mafia in alcuni ministeri italiani. Si tratta, per lo più, di inchieste e indagini che hanno coinvolto funzionari pubblici, politici e imprenditori accusati di collusione con la criminalità organizzata. L’infiltrazione della mafia nei ministeri può avvenire attraverso diversi meccanismi quali la corruzione, la collusione, l’intimidazione, l’infiltrazione diretta. Per quanto concerne la corruzione, funzionari pubblici corrotti possono favorire imprese legate alla mafia nell’ottenimento di appalti pubblici e nell’elusione di controlli. Rispetto alla collusione, accordi illeciti tra politici, imprenditori e mafiosi possono portare all’aggiudicazione di appalti a ditte amiche o al finanziamento di attività illecite. Riguardo all’intimidazione, minacce e atti di violenza possono essere utilizzati per influenzare decisioni politiche o amministrative. L’infiltrazione diretta avviene quando alcuni membri della mafia vengono essere inseriti in posizioni chiave all’interno dei ministeri per controllare informazioni e favorire i propri interessi. Tale situazione ha conseguenze gravi per la democrazia e l’economia del paese. Le imprese mafiose, grazie ai loro contatti e alle risorse illecite, possono alterare la concorrenza nel mercato, danneggiando le aziende oneste. La corruzione e la collusione portano a sprechi di denaro pubblico, con appalti gonfiati e opere pubbliche inutili o mal realizzate. La presenza di funzionari corrotti o collusi mina l’efficienza della pubblica amministrazione e la sua capacità di servire i cittadini. I casi di asservimento alla criminalità organizzata, minano la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nella politica. Per contrastare l’introduzione dei delinquenti ovunque, è necessario un impegno sinergico da parte di diverse istituzioni. La magistratura potrebbe operare indagini approfondite e processi rigorosi per smascherare i colpevoli e punirli, se nessun giudice accettasse ville o altro in cambio di favori. Le forze dell’ordine, dovrebbero resistere in blocco alla corruzione, ovvero nessuno di loro dovrebbe accettare di percepire un secondo stipendio dalla mafia, ed esercitare piuttosto un maggiore controllo del territorio e un’azione di contrasto efficace contro la criminalità organizzata. La trasparenza negli appalti pubblici, controlli più severi sui finanziamenti politici e una legislazione più efficace contro la corruzione, possono contribuire a prevenire l’influenza mafiosa. Un ruolo fondamentale spetta alla società civile, che deve denunciare i casi di corruzione e collusione e promuovere una cultura della legalità. L’infiltrazione della mafia nei ministeri rappresenta una minaccia grave per la democrazia e l’economia italiana.

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About CHIARA VERGANI

Chiara Vergani, insegnante, pedagogista, formatrice sulle problematiche del bullismo, specializzata in criminologia e tutela del minore. Tiene conferenze in tutta Italia, interviene in molti programmi televisivi e radiofonici, collabora con diverse testate giornalistiche. Ha pubblicato Lo scacco rosso. Storie di bullismo (2018); Mai più paura. Il bullismo spiegato a tutti (2019); Il mondo si è fermato. Non voglio scendere (Ebook 2020); Le voci della verità (2020); Libere dall’inferno (2021); Professione docente in tempi di guerra (2022); Bipolari in bilico (2022); Io sono Darty (2023); Soft skills (2023).