Pedagogia. Che cos’è Karosci?

Karoshi (過労死) è un termine giapponese che significa “morte per superlavoro”. Si riferisce a un fenomeno per cui gli individui muoiono improvvisamente a causa di stress estremo e superlavoro, attacchi di cuore, ictus o altre condizioni indotte dall’affaticamento. Karoshi è particolarmente associato alla cultura del lavoro giapponese, che storicamente ha enfatizzato orari prolungati e dedizione alla propria occupazione, a volte a scapito della salute personale.

Le cause di karoshi sono riconducibili all’orario di lavoro eccessivo senza un adeguato riposo, allo stress cronico, all’intensa pressione lavorativa e all’assenza di gestione dello stress stesso, privazione del sonno legata a orari di attività prolungati, scarso equilibrio tra lavoro e vita privata, tempo minimo per la famiglia, il relax o gli hobby.

L’impatto sulla salute riflette malattie cardiovascolari come infarti e ictus, problemi di salute mentale quali grave ansia e depressione, che portano al suicidio (chiamato anche karojisatsu), esaurimento fisico che deteriora la salute generale.

Le misure per combattere karoshi riguardano in primo luogo la legislazione: il Giappone ha introdotto dei limiti all’orario di lavoro e dei giorni di ferie obbligatorie per combattere il problema, ha accorciato la settimana lavorativa riducendola a quattro giorni. Inoltre sono state messe in campo iniziative aziendali volte a incoraggiare i dipendenti a prendersi delle pause per mantenere un sano equilibrio tra lavoro e vita privata.

Sono anche in atto dei cambiamenti culturali per aumentare la consapevolezza sull’importanza del benessere mentale e fisico rispetto all’incessante dedizione al lavoro.

I Giapponesi fanno sempre meno figli, quindi la speranza del governo è di offrire ai cittadini maggior tempo da dedicare alla famiglia e a sè stessi per rilassarsi e poter ritrovare l’armonia interiore.

Il fenomeno del karoshi è nato in Giappone, ma non è esclusivo di questo paese. Anche in altre nazioni, specialmente in quelle con culture lavorative particolarmente intense, esistono situazioni simili, tuttavia spesso non hanno assunto un nome specifico come in Giappone. In Corea del Sud, il fenomeno è noto come gwarosa (과로사), che significa anch’esso “morte per eccesso di lavoro”. La cultura lavorativa sudcoreana, simile a quella giapponese, ha storicamente premiato la dedizione estrema e gli straordinari, spesso con gravi conseguenze per la salute. In Cina, il fenomeno è noto come guolaosi (过劳死). Qui, la combinazione di lunghe ore lavorative, la mancanza di diritti dei lavoratori e pressioni per competere in un mercato in rapido sviluppo, ha provocato casi di morte prematura per eccesso di lavoro, in particolare nei settori tecnologici e manifatturieri.
Sebbene non ci sia un termine specifico, il fenomeno esiste anche negli Stati Uniti, soprattutto in settori ad alta pressione come la finanza, la tecnologia e la sanità. La mancanza di ferie obbligatorie per legge (a differenza dell’Europa) può contribuire a situazioni di burnout estremo. Nei paesi in rapido sviluppo economico come l’India e il Sud-est asiatico, i lavoratori affrontano spesso orari prolungati, condizioni di lavoro difficili e stress elevato, portando a conseguenze simili al karoshi.
In Europa, la situazione è in generale migliore grazie a regolamentazioni più rigide sul lavoro e a una maggiore enfasi sull’equilibrio tra vita lavorativa e privata. Tuttavia, in alcune nazioni, specialmente in ambiti altamente competitivi, il fenomeno del burnout può diventare un rischio serio. Ci sono delle differenze tra karoshi e burnout: quest’ultimo è un esaurimento psicologico e fisico legato al lavoro, ma raramente porta a morte diretta, il karoshi, invece, si riferisce a decessi causati da condizioni mediche direttamente collegate al sovraccarico lavorativo, come infarti e ictus. Per affrontare la situane in Giappone e Corea del Sud sono state introdotte alcune leggi per limitare gli straordinari, in Cina si registra una crescente attenzione mediatica, soprattutto per i casi di decessi nei settori tecnologici, in Europa sono state promosse le politiche di work-life balance, cioè equilibrio tra lavoro e vita privata. A livello globale si evidenzia che la pandemia ha portato molte aziende a rivalutare il rapporto tra produttività e benessere dei lavoratori.

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About CHIARA VERGANI

Chiara Vergani, insegnante, pedagogista, formatrice sulle problematiche del bullismo, specializzata in criminologia e tutela del minore. Tiene conferenze in tutta Italia, interviene in molti programmi televisivi e radiofonici, collabora con diverse testate giornalistiche. Ha pubblicato Lo scacco rosso. Storie di bullismo (2018); Mai più paura. Il bullismo spiegato a tutti (2019); Il mondo si è fermato. Non voglio scendere (Ebook 2020); Le voci della verità (2020); Libere dall’inferno (2021); Professione docente in tempi di guerra (2022); Bipolari in bilico (2022); Io sono Darty (2023); Soft skills (2023).