Pedagogia. Che cos’è l’anuptofobia

L’anuptafobia è la paura di restare single o la paura di non sposarsi. Può manifestarsi in vari modi con l’ansia di restare soli o di non trovare un partner adatto. Come altre fobie, può variare di gravità partendo da un lieve disagio fino a raggiungere un’ansia debilitante. Le persone con anuptafobia possono sperimentare comportamenti di stress o di evitamento legati a rapporti, interazioni o situazioni sociali in cui si sentono sotto pressione per avere una relazione romantica. La terapia e i gruppi di supporto possono essere utili per gestire questa paura.

Spesso è spaventoso essere soli o non avere una compagnia. Per assicurarsi che una proposta di matrimonio o un momento intimo non venga sprecato, le persone che soffrono di anuptofobia tendono a dire, pensare o fare cose che normalmente si asterrebbero dal fare. Per far fronte all’ansia di essere single, a volte hanno un partner dopo l’altro. Vertigini, nausea, palpitazioni cardiache, attacchi di panico e orticaria (sotto forma di orticaria da stress) sono segni comuni di anuptofobia. Tuttavia, a volte chi ne soffre ha anche la paura di non riuscire mai ad avere una relazione stabile e duratura.

Uno studio recente ha rilevato che sempre più persone hanno paura di sposarsi. Il preside della Facoltà di Psicologia dell’Università di Bengkulu, Zulviyah Albandar, ha affermato che il numero di persone che hanno paura di sposarsi è in aumento in Indonesia. I ricercatori hanno scoperto che negli ultimi due anni il 70% degli individui analizzati aveva paura di sposarsi, mentre il 58,87% temeva di lasciare il proprio partner. La paura delle persone può manifestarsi con sintomi fisici, tra cui nervosismo, crampi frequenti, sudorazione e paura di restare soli. Albandar ritiene che la paura sia legata ai social media. Poiché spesso c’è pressione per mantenere un’immagine online, alcune persone sviluppano la paura di restare single o di lasciare il proprio partner. Zulviyah ha suggerito che le persone inizino a comprendere le proprie scelte e la propria identità e a non fare affidamento sulle immagini online.

Comprendere l’anuptafobia: definizione, cause e sintomi: in genere, l’anuptafobia tende ad associarsi a una scarsa autostima, a un’insoddisfacente rete di relazioni sociali e a rapporti sentimentali passati che hanno lasciato profondamente delusi. Il timore di rimanere da soli può veicolare diverse forme di disagio che hanno cause differenti. Consiglio un intervento di psicoterapia che a mio avviso può offrire ottimi risultati. In particolare sono indicati trattamenti che prendono in considerazione non un elemento specifico del disagio avvertito, ma il benessere complessivo della persona. Può essere utile riflettere sugli aspetti della vita che non danno soddisfazione, cercando di comprendere quali aspetti modificare per migliorare la situazione. Per esempio, alle persone che soffrono di anuptofobia, può essere utile sforzarsi di cercare un equilibrio nella propria esistenza, che includa più spazio per la socializzazione invece che per la professione.

L’anuptafobia può manifestarsi in diverse fasi della vita ed è caratterizzata da un atteggiamento ossessivo. Può variare in gravità e può manifestarsi improvvisamente o gradualmente. Come molte altre fobie, è una paura irrazionale con manifestazioni deliranti e sistematizzate.

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About CHIARA VERGANI

Chiara Vergani, insegnante, pedagogista, formatrice sulle problematiche del bullismo, specializzata in criminologia e tutela del minore. Tiene conferenze in tutta Italia, interviene in molti programmi televisivi e radiofonici, collabora con diverse testate giornalistiche. Ha pubblicato Lo scacco rosso. Storie di bullismo (2018); Mai più paura. Il bullismo spiegato a tutti (2019); Il mondo si è fermato. Non voglio scendere (Ebook 2020); Le voci della verità (2020); Libere dall’inferno (2021); Professione docente in tempi di guerra (2022); Bipolari in bilico (2022); Io sono Darty (2023); Soft skills (2023).