Viaggio

Il 21 giugno abbiamo dato il benvenuto all’estate. Dopo un periodo incerto, il sole sembra finalmente aver dato il via alla bella stagione. Tra il desiderio di un tuffo al mare, una gita in montagna o semplicemente una pausa dalla frenesia di tutti i giorni, aggiungiamo alla nostra collezione di parole un must have di questo periodo: viaggio.

La parola viaggio deriva dal latino viaticum indicando tutto ciò che era necessario portare per il cammino. L’idea del viaggio, dunque, non si focalizzava prettamente sullo spostarsi da un luogo all’alto; d’altronde così come si viaggia per motivi diversi, anche i luoghi possono essere molteplici e spesso non sono neanche punti geografici.  Basti pensare che sono tantissime le culture che associano l’idea del viaggio alla vita.

Il viaggio è un’attività umana molto antica che ha dato vita a un vero e proprio genere letterario; racconti di terre lontane, di marinai, mercanti, di storie insolite e di scoperta risalgono già alla storiografia greca e latina. Uno dei reportage più antichi, che ha influito sulla realizzazione del Mappamondo di Fra Mauro e ha ispirato i viaggi intrapresi da Cristoforo Colombo è Il Milione di Marco Polo: un resoconto dei viaggi in Asia, intrapresi tra il 1271 d il 1291, che non solo rappresenta un capolavoro del genere ma anche una preziosa enciclopedia storico-geografica che racchiude le conoscenze che si avevano alla fine del XIII secolo sull’Asia medievale.
L’Odissea di Omero è un’opera, invece, che racchiude i diversi significati del viaggio dal ritorno in patria, all’itinerario morale, rappresentando per l’autore una metafora della possibilità dell’uomo di perfezionarsi a livello intellettuale e morale. On the road, di Jack Kerouac, espressione del movimento culturale della Beat Generation, narra, invece, di un viaggio attraverso gli Stati Uniti in autostop, auto o autobus trasformandosi in espressione più ampia del desiderio di libertà. In un periodo di apparente serenità, del secondo dopoguerra, il viaggio fisico tra le strade statunitensi, tra avventure, paura, confusione, amore, amicizia, esperienze proibite si trasforma in un viaggio interiore nel desiderio di ritrovare ciò che si è perduto, lontano da una società massificata, alienante e borghese.    

Anche quello raccontato da Gianluca Fava in Una vita con Gianluca (Edizioni Il Papavero)  è un vero e proprio viaggio, tanto fisico quanto metaforico, che, definito come un’appassionante corsa ad ostacoli, inizia da un evento che a soli quattro anni l’ha costretto ad adattarsi a una nuova vita. È un viaggio che diventa esempio, stimolo e testimonianza; un percorso alla scoperta delle potenzialità racchiuse in ognuno di noi; l’itinerario di un uomo che con determinazione rivendica i suoi diritti fondamentali in una società che non sembra ancora essere pronta alla cultura del diverso.

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About Martina Bruno

Martina Bruno, laureata in Lingue e Letterature Moderne, classe 1996, fermamente convinta che la comunicazione e la cultura, in tutte le sue sfaccettature, siano elementi fondamentali per entrare in relazione con gli altri e con il mondo. Non posso smettere di essere curiosa e osservare, c’è troppo da scoprire, assaporare e raccontare.