20 ANNI D’AMORE : TOTTI E LA ROMA

Mancavano due minuti alla fine di Brescia-Roma del 28 Marzo 1993, quando  Vujadin Boskov decise di sostituire Rizzitelli con un biondino non ancora 17enne. Le telecamere addirittura ignorarono il cambio, nessuno in quel pomeriggio bresciano avrebbe potuto immaginare che quel biondino sarebbe stato autore di una storia incredibile, nessuno avrebbe immaginato di raccontarla venti anni dopo con numeri da autentico fuoriclasse: 668 partite con la Roma; 221 gol con la Roma; 226 gol in Seria A, diventando il secondo marcatore di sempre. La sua bacheca di trofei al contrario sembra quasi sfigurare: uno scudetto, due coppe italia, due supercoppe italiane, un mondiale e una scarpa d’oro nel 2006 sono forse meno di quanto Totti avrebbe vinto altrove, ma se paragonato all’amore della gente occorrerebbero altre mille bacheche. Oggi ha 36 anni, 20 di carriera onorata con la stessa maglia quella della sua città, con le sue giocata ha regalato sogni mentre le sue barzellette hanno regalato sorrisi. E’ diventato un campione conosciuto in tutto il mondo, simbolo di Roma, qualcuno oserà dire più del Papa. Totti incarna la rivincita di quel popolo povero di trofei ma ricco di passione. Ripercorrere la carriera di Francesco Totti è un’impresa ardua per chiunque e speriamo di rimandarla in un futuro molto lontano, considerate anche le intenzioni dello stesso protagonista di continuare oltre i 40 anni. Riassumendo è il campione trasformatosi da Pupone in Gladiatore a forza di colpi di tacco, “cucchiai” e gol spettacolari, è il ragazzo un po’ sfrontato diventato  un professionista inappuntabile che a quasi 37 anni corre, segna e risulta decisivo al punto che se ne invoca il ritorno in azzurro per il Mondiale in Brasile. Oggi celebriamo il suo record di 20 anni da professionista con la stessa maglia, già i record quelli che Totti vuole ancora continuare a battere magari superando Piola e diventando il miglior marcatore di sempre in A, arrivando dove nessuno, forse, può ancora immaginare, proprio come quel pomeriggio di Brescia di venti anni fa. 

Francesco Moretti