21 marzo: i bahá’í in festa per il Naw Rúz

Il capodanno dei seguaci di Bahá’u’lláh si celebra anche ad Avellino. Oltre 300 città italiane si preparano ai festeggiamenti.
Il 21 Marzo la comunità bahá’í in Italia e nel mondo festeggerà il Naw Rúz, la festività che segna l’inizio dell’anno 175 secondo il calendario bahá’í.
Il Naw Rúz, il cui nome significa letteralmente “nuovo giorno”, ha origine nell’antica civiltà persiana, e fu Bahá’u’lláh, Fondatore della fede bahá’í, a scegliere questa data, corrispondente all’equinozio di primavera, come inizio dell’anno per tutti coloro che seguono la Sua Fede.
Da oltre 3000 anni questa festa è celebrata da più di 300 milioni di persone in tutto il mondo, ed è stata dichiarata Giornata Internazionale dall’Assemblea delle Nazioni Unite in quanto parte dell’intangibile patrimonio culturale dell’umanità riconosciuto dall’UNESCO.
La festività verrà celebrata anche in più di 300 città italiane con una serie di incontri aperti a tutti, caratterizzati dallo spirito di condivisione e dall’assenza di ritualità.
Ad Avellino il Naw Rúz verrà festeggiato il 20 Marzo dalle 18.30 presso una sala da tè sita in via San Francesco Saverio 13, nel centro storico, dove ci si riunirà per chiudere il periodo annuale del digiuno e si leggeranno brani e preghiere estratti dagli scritti bahà’ì.
Eventi paralleli si terranno in numerosi altri comuni in tutta Italia.
Calendari nel mondo e nella storia
Il calendario cinese cade fra il 21 gennaio e il 19 febbraio del calendario gregoriano perché conta i mesi lunari ed è individuato dalla seconda luna nuova dopo il solstizio d’inverno.
Ma anche il capodanno cristiano nel tempo ha subito diverse declinazioni. La data di inizio del nuovo anno, spiega Elena Percivaldi nel suo “La vita segreta nel Medioevo” – ed. Newton Compton, 2014 – , nell’età di mezzo era contrassegnata da quelli che si può definire stili. Considerando che la divisione dell’anno in 12 mesi in Occidente fu adottata dal calendario giuliano nel I secolo a.C. e che la suddivisione in settimane si deve al calendario ebraico, secondo lo stile della Circoncisione di Gesù, adottato nella Roma Imperiale, l’anno iniziava il 1° gennaio; mentre l’anno veneto, secondo lo stile che la Repubblica di Venezia conservò fino al 1797 aveva inizio il 1° marzo; fino al 1749, invece, lo stile pisano e quello fiorentino facevano incominciare l’anno nel giorno dell’Annunciazione, il 25 marzo; il più diffuso stile in Lombardia era quello che poneva all’inizio dell’anno la Natività, quindi il 25 dicembre. L’Impero Romano d’Oriente e la Russia, si rifacevamo allo stile bizantino, iniziando l’anno nuovo il 1° settembre.
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