AVELLINO 2016, L’ANNO DELLA MOZART ITALIA

CONCERTO DI CAPODANNO A PRATOLA SERRA (AV)

INTERVISTA AL PRESIDENTE GIANLUCA DI DONATO

La stagione concertistica della Mozart Italia di Avellino è iniziata lo scorso 19 dicembre con il terzo appuntamento con l’integrale delle sonate di Mozart per violino e pianoforte, ma tante sono le sorprese per il 2016. Il prossimo concerto è invece quello di Capodanno a Pratola Serra (AV). Ce ne vuole parlare?

Dopo il concerto monografico mozartiano, che ha inaugurato la stagione,  per l’appuntamento del 1° gennaio, propostoci dal comune di Pratola Serra e che si terrà nel Chiesa dell’Addolorata alle 18,30,  ho pensato di formulare un programma vario che spaziasse dal ‘700 di Mozart al ‘900 di Bartok passando per Schubert, Schumann, Liszt e Puccini con la presenza di vari musicisti in diverse formazioni e con repertori che potessero interessare un pubblico variegato e, allo stesso tempo, creare una sintesi dei nostri obiettivi per il prossimo anno. Infatti, oltre alla musica, ci sarà la presenza  di Ilde Rampino che leggerà tre delle sue meravigliose poesie.

Il cartellone ha in programma anche serate non solo musicali dedicate ad argomenti particolari come accadrà a febbraio con il professor Celestino Genovese che relazionerà su Psicoanalisi e musica o con Dario Bavaro a maggio sul Don Giovanni di Mozart. L’interesse della vostra associazione va oltre la musica, qual è lo scopo?

Partire dalla musica per abbracciare tutte le forme d’arte e creare una proposta culturale a 360° da presentare con costanza a tutti coloro che trovano nella cultura la strada maestra per una crescita umana e sociale. E’ questa una nostra priorità per la quale lavoriamo con grande passione e dedizione.

Ho letto sulla pagina di Facebook dell’associazione della vostra attività nelle scuole e del progetto di portare Mozart ai più piccoli. Come interessare i bambini alla storia della musica?

I bambini sono il pubblico del domani ma soprattutto il futuro della società ed è a loro che vogliamo dedicare una gran parte delle nostre attività attraverso corsi di formazione musicale e incontri per presentare e far loro conoscere i vari strumenti, le grandi opere musicali e i grandi compositori della storia della musica in modo chiaro semplice e diretto; in questa ottica abbiamo avviato una collaborazione con il Circolo del nuoto di Avellino dove, oltre ai corsi di strumento che partiranno a gennaio, organizzeremo degli incontri dedicati ai bambini partendo dal Flauto Magico di Mozart che presenterò e racconterò attraverso il meraviglioso cartone animato con i disegni del grande Emanuele Luzzati; ma la stessa opera sarà spiegata anche agli adulti con la visione dei momenti salienti del capolavoro mozartiano e questo sarà solo il primo di una serie di incontri, seminari e lezioni.

Il vostro interesse va oltre il genio di Salisburgo, quali sono in realtà i vostri orizzonti?

Come ho più volte sottolineato, l’offerta musicale in Irpinia non manca ed è anche, in alcuni casi, di grande qualità; il nostro progetto è quello di prestare programmi nuovi e soprattutto in prima esecuzione integrale assoluta. Ecco che dunque abbiamo pensato ai cicli completi delle sonate per violino ed ai quartetti per archi di Mozart e alle sonate per pianoforte di Schubert, che, appunto, non sono stati mai eseguiti integralmente nella nostra provincia e che saranno realizzati nel corso di due stagioni concertistiche fino al 2017. Se a questo si aggiunge l’importantissima collaborazione con gli studenti di musicologia del conservatorio “D.Cimarosa” che prepareranno le note di sala sui brani oggetto dei concerti ci si può fare un quadro del nostro obiettivo in tal senso: presentare e spiegare la grande musica nella sua completezza.

L’associazione ad Avellino ha festeggiato un anno di attività il 13 dicembre scorso. Cosa significa, secondo, lei per la città quello che state facendo e che avete in programma di fare qui?

Dopo il primo anno affrontato con grande successo e seguito di pubblico e associati, nonostante diverse difficoltà incontrate per motivi che con la musica non hanno nulla a che fare, siamo ancora più uniti e determinati nel portare avanti questo progetto culturale che, tra le altre cose, ha il grande merito di aggregare tante persone desiderose di collaborare e sostenere i nostri progetti. Ecco perché gli associati sono per noi fondamentali; loro sono la nostra risorsa, ma soprattutto il termometro che dà la reale misura del grado di interesse verso la cultura di questa città. Per questo motivo abbiamo deciso che tutti i concerti, a partire dal prossimo 5 marzo, saranno a pagamento, perché la cultura si sostiene con i fatti e  perché è giusto che i soci, che credono nella Mozart Italia, abbiano il diritto di entrare gratuitamente, oltre a numerosi altri vantaggi (CD omaggio, diritto di prelazione sui posti, possibilità di partecipare a prezzi agevolati ai viaggi che abbiamo intenzione di organizzare). Tutto questo ci impone la massima serietà e la migliore offerta possibile; in tal senso stiamo inoltre lavorando con un grande sponsor per portare ad Avellino nomi di calibro mondiale che affiancheranno quelli presenti in cartellone che comunque da anni sono in carriera a livello internazionale. Voglio inoltre ricordare che, come lo scorso anno, durante la settimana mozartiana,che si terrà dal 17 al 21 maggio, saranno nominati tre nuovi soci onorari, personalità irpine illustri e molto conosciute a livello internazionale 

Quanto significa per lei, pianista, tutto questo sul piano dell’esperienza professionale e su quello umano?

Tantissimo! Ho la fortuna immensa di avere un direttivo invidiabile, con persone stupende, i vice presidenti Maria Grazia Cataldi  e Ferdinando Zamprotta, la fantastica segretaria  Paola Gerola e i consiglieri Mario Tulimiero, Grazia Petruzziello e Cristina Andrenescu che non si risparmiano nonostante siano tutti impegnati e svolgano questo ruolo a titolo ovviamente gratuito;  sono nate amicizie meravigliose e rafforzate tra persone che da anni non si incontravano e che adesso , grazie alla Mozart Italia, si sentono e scrivono ogni giorno e si vedono sempre. Tutto questo è semplicemente stupendo e forse, in fin dei conti, è il risultato più bello perché l’arte unisce, rende felici e fa crescere quotidianamente, quindi, di conseguenza, sul piano dell’esperienza professionale la risposta è inevitabile: uno stimolo enorme.

Eleonora Davide

@Riproduzione riservata

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