“COLPITO. LA VERA STORIA DI TIBERIO BENTIVOGLIO”

Modena, venerdì 20 dicembre, ore 21, alla Tenda in viale Molza alla presentazione del libro saranno presenti il protagonista e l’autrice Daniela Pellicanò

Venerdì 20 dicembre, alle 21, alla Tenda in viale Molza sarà presentato il libro “Colpito. La vera storia di Tiberio Bentivoglio”scritto da Daniela Pellicanò

Saranno presenti il protagonista Tiberio Bentivoglio, l’autrice, il giornalista Peppe Baldessarro de “La Repubblica” e il presidente Provinciale di Confersercenti Modena Massimo Silingardi.

Tiberio Bentivoglio è un piccolo commerciante proprietario e gestore, insieme alla moglie, di una sanitaria, la Sanitaria Sant’Elia, a Reggio Calabria. La sua è forse una storia come tante in Calabria, quella del commerciante che deve pagare il pizzo per stare tranquillo, per non avere problemi. Ma la vera storia di Tiberio Bentivoglio è diversa perché ha detto no alla mafia e no al pagamento del pizzo. E questa è la sua storia, la storia di chi, come lui, sceglie di ribellarsi e di non piegare la testa.

 

La serata fa parte delle iniziative del progetto “Territorio scuola di legalità”, finanziato dalla regione Emilia Romagna, dall’assessorato alla Qualità e sicurezza della città del Comune di Modena e promosso da Libera Coordinamento di Modena, Arci Modena, Caritas diocesana di Modena, Agesci, Officina progetto Windsor, parrocchia Beata Vergine Addolorata e Circoscrizione 4.

Il progetto ha come obiettivo generale la prevenzione delle infiltrazioni mafiose

promuovendo la cultura della legalità democratica e della cittadinanza responsabile.

Con queste iniziative gli organizzatori vogliono promuovere tra i cittadini, specie tra i giovani, la conoscenza del territorio, le sue risorse e i punti sensibili alle infiltrazioni e al radicamento della criminalità organizzata.

Le iniziative, coordinate da Libera Modena, riprenderanno a gennaio con la presentazioni di libri, incontri e uno spettacolo teatrale sul tema del crimine organizzato. Ultimo appuntamento il 21 marzo con la “Giornata della memoria e

dell’impegno” che vedrà la partecipazione delle scuole modenesi.

Parallelamente agli incontri pubblici sono in corso di realizzazione altre attività che

vedono coinvolte principalmente le giovani generazioni attraverso i campi di lavoro

sulle terre confiscate e i laboratori nelle scuole.

 

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