FURTI ESTIVI IN APPARTAMENTO, COME DIFENDERSI

«Giorno a tutti! Attenzione! questo messaggio è per i ladri di appartamento di chi va in vacanza. Nel mio caso, carissimi ladri, se per caso entrate nel mio appartamento, mi raccomando di giorno perché la notte c’è mio marito (lo so che rubate anche con le persone dentro, ma mio marito risparmiatemelo perché è l’unico che lavora dalla mattina alla sera con gran sudore da 25 anni, porta avanti una famiglia e una volta all’anno ci possiamo permettere di andare in vacanza una settimana). Vedete che in cucina già sta la macchinetta preparata con tazzine zucchero, potete liberamente farvi un buon caffè.  In casa di oggetti non ne troverete perché nel 2007 già siete venuti e quel poco che avevo ve lo siete presi. A parte un televisore vecchissimo e un decoder che per usarlo dovete invocare tutti i santi come faccio io ogni qualvolta lo metto in uso. Ah, poi se ci fate caso, sul tavolo in soggiorno ci sono 7 bollette da pagare di 380 euro, che pagherò al rientro delle vacanze. Se vi piange il cuore, lasciatemi qualcosa di soldi, vi ringrazierò tantissimo».

Questo il simpatico post trovato stamattina su facebook. Opera di una signora dotata di grande ironia, ci offre lo spunto per parlare del  problema delicato dei furti estivi in appartamento. Già caratteristica delle grandi città, ora questo genere di delinquenza non risparmia oramai neanche i centri cosiddetti tranquilli e così si moltiplicano le precauzioni.

È proprio la Polizia di Stato, a tal proposito, a diramare alcuni utili suggerimenti. Questi vanno dalla sicurezza passiva, con l’uso di porte blindate con chiave a mappatura europea, inferriate in acciaio, soprattutto ai piani bassi e un sistema di allarme, a modelli di comportamento da adottare per prevenire i furti. La Polizia in questo caso consiglia: di non lasciare finestre e tapparelle aperte durante la notte e di non aprire agli sconosciuti che citofonano neanche il portone del palazzo; non lasciarsi avvicinare da sconosciuti che dicono di conoscervi o che vogliono accompagnarvi a casa con la scusa di portarvi la spesa; non dire i fatti propri riguardanti in particolare la composizione del nucleo familiare ad estranei; non parlare degli oggetti presenti in casa e non tenere in casa valori, per i quali è consigliata la cassetta di sicurezza; i luoghi più visitati dai ladri sono cassetti, dietro i quadri, vasi, tra i libri, negli armadi; fotografare gli oggetti di valore in proprio possesso per dimostrare in caso di denuncia la loro proprietà.  Sarebbe altrettanto consigliato, sempre secondo le forze dell’ordine, in caso di periodo di assenza da casa: chiudere a chiave la porta di ingresso e le finestre insieme alle tapparelle; non diffondete la notizia della vostra assenza soprattutto sui social network, (magari postando le foto che vi ritraggono tutti al mare con la vostra localizzazione ben in mostra, ndr); affidate il vostro recapito a un vicino fidato, chiedendogli di liberarvi la cassetta della posta che, se intasata, dimostrerebbe la vostra assenza; creare uno spirito di solidarietà tra condomini per poter esercitare un reciproco controllo delle abitazioni con la segnalazione di eventuali movimenti sospetti; non segnalare la vostra assenza lasciando bigliettini di avviso fuori della vostra abitazione o in risposta automatica nella posta elettronica; lasciate una luce o un televisore acceso in casa (ovviamente se l’essenza non è prolungata e accertandovi che non sia inserito lo spegnimento automatico dopo 3 ore, ndr). E per concludere, se si torna a casa e si trova la porta aperta, è bene non entrare rischiando di trovare il ladro colto in flagrante e pericoloso, ma chiamare subito la Polizia, cosa che vale anche quando ci si sente in pericolo, a qualsiasi ora.

E poi, buone vacanze! (Si ringrazia la Polizia di Stato per le raccomandazioni tratte dal sito http://www.poliziadistato.it/articolo/39181)

Eleonora Davide

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About Eleonora Davide

IL DIRETTORE RESPONSABILE Giornalista pubblicista, è geologa (è stata assistente universitaria presso la cattedra di Urbanistica alla Federico II di Napoli), abilitata all’insegnamento delle scienze (insegna in istituti statali) e ha molteplici interessi sia in campo culturale (organizza, promuove e presenta eventi e manifestazioni e scrive libri di storia locale), che artistico (è corista in un coro polifonico, suona la chitarra e si è laureata in Discipline storiche della musica presso il Conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino). Crede nelle diverse possibilità che offrono i mezzi di comunicazione di massa e che un buon lavoro dia sempre buoni risultati, soprattutto quando si lavora in gruppo. “Trovo entusiasmante il fatto di poter lavorare con persone motivate e capaci, che ora hanno la possibilità di dare colore e sapore alle notizie e di mettere il loro cuore in un’impresa corale come la gestione di un giornale online. Se questa finestra sarà ben utilizzata, il mondo ci apparirà più vicino e scopriremo che, oltre che dalle scelte che faremo ogni giorno, il risultato dipenderà proprio dall’interazione con quel mondo”.

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