IL CONSERVATORIO DI NAPOLI OMAGGIA ALDO CICCOLINI. SUL PALCO ANTONIO DI PALMA

Secondo appuntamento per il dovuto ricordo del Conservatorio partenopeo a uno dei suoi più grandi allievi, Aldo Ciccolini, dopo il concerto di Yves Henry tenutosi lo scorso 4 febbraio. Sabato 1 aprile alle 18,00 a salire sul palco della Sala Scarlatti sarà Antonio Di Palma, pianista e nipote del musicista scomparso nel 2015.

L’appuntamento si annuncia particolarmente interessante non solo per la statura del pianista, attualmente docente al Conservatorio Cimarosa di Avellino, ma anche per il programma. Il Wanderer (Fantasia in do maggiore op.15) di F. Schubert presenta infatti un grado di difficoltà esecutiva che solo alcuni pianisti riescono ad affrontare. Lo stesso compositore non fu mai in grado di eseguirlo a causa della dimensione delle sue mani, che non permetteva la necessaria estensione sulla tastiera. Ma sembra che Schubert si sia voluto spingere oltre le sue possibilità fisiche  per raccontare del Viandante con disegni musicali particolarmente arditi. Lo scorso 20 gennaio Di Palma ha proposto la stessa opera ad Avellino, chiudendo in bellezza la rassegna “Il Cimarosa suona bene” e riscuotendo un grande successo sia dai suoi estimatori che da persone che lo sentivano suonare per la prima volta. Tutti hanno chiesto di replicare il programma quanto prima. Quale migliore occasione che l’invito della direttrice Elsa Evangelista a suonare a Napoli?

Il programma si completerà con i Valzer di F.Chopin, il Gran Caprice de Concert op.60 di J.Ascher su “La Traviata” di G. Verdi e la Rhapsody in blue di G. Gershwin nella versione del 1924.

ABBIAMO INCONTRATO ANTONIO DI PALMA PER SAPERNE DI PIÙ

Maestro come vive questo suo ritorno nel Conservatorio in cui ha studiato?

L’ultima volta che ho suonato a San Pietro a Majella è stato nel 1983 nella Sala Martucci, quando direttrice era Irma Ravinale. Ne è passato di tempo. In quella occasione in sala, in prima fila, c’era lo zio Aldo. Può immaginare la mia emozione di allora e quella che provo nel ritorno in un luogo che ho amato e cui sono legati tanti bei ricordi.

È cambiato molto l’Antonio Di Palma di oggi?

Beh, allora avevo meno di trent’anni, qualcosa è mutato. Ma come pianista mi accorgo che oggi mi pongo di fronte al brano da eseguire in maniera diversa. Mi scordo chi sono e mi dedico alla frase musicale e al compositore; mi sono lasciato alle spalle l’edonismo che prevale nell’età giovanile e la voglia di dimostrare il mio valore. Oggi mi interessa solo la Musica ed è lei che rispetto più di me stesso.

Quando suona parla in qualche modo anche al pubblico in sala, vero?

Vede, certamente io ho in mente alcune cose che mi piacerebbero passassero a chi mi ascolta mentre suono, ma non è detto che questo avvenga sempre, certo io lo spero ogni volta.

Eleonora Davide

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LOCANDINA DI PALMA

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About Eleonora Davide

IL DIRETTORE RESPONSABILE Giornalista pubblicista, è geologa (è stata assistente universitaria presso la cattedra di Urbanistica alla Federico II di Napoli), abilitata all’insegnamento delle scienze (insegna in istituti statali) e ha molteplici interessi sia in campo culturale (organizza, promuove e presenta eventi e manifestazioni e scrive libri di storia locale), che artistico (è corista in un coro polifonico, suona la chitarra e si è laureata in Discipline storiche della musica presso il Conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino). Crede nelle diverse possibilità che offrono i mezzi di comunicazione di massa e che un buon lavoro dia sempre buoni risultati, soprattutto quando si lavora in gruppo. “Trovo entusiasmante il fatto di poter lavorare con persone motivate e capaci, che ora hanno la possibilità di dare colore e sapore alle notizie e di mettere il loro cuore in un’impresa corale come la gestione di un giornale online. Se questa finestra sarà ben utilizzata, il mondo ci apparirà più vicino e scopriremo che, oltre che dalle scelte che faremo ogni giorno, il risultato dipenderà proprio dall’interazione con quel mondo”.

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