MISSIONE SORRISO

La clown terapia pediatrica: intervista al Presidente Onorario di Missione Sorriso Bruna Di Nitto

D: Qual è il suo  ruolo nell’Associazione ?

R: Un clown terapeuta prima di avere un qualunque ruolo all’interno dell’Associazione è, e resta sempre, un volontario. Fondamentale è la disponibilità, l’amore, l’entusiasmo con cui i volontari portano avanti la missione dell’Associazione, tutti hanno fondamentale importanza perché ognuno, con le sue diversità e competenze, nel rispetto delle regole, contribuisce a mantenere viva l’Associazione in uno spirito di gruppo che sostiene gli uni con gli altri. Missione Sorriso Onlus ha dei volontari che sono i pilastri dell’Associazione come Tina Ianniciello Tesoriera, Monica Festa Segretaria, Andrea De Cristofaro Vice-Presidente, che oltre a prestare servizio come volontari clown terapeuti sono impegnati nella gestione, formazione ed organizzazione di tutte le attività e servizi vari dell’Associazione. Il ruolo che io occupo nell’Associazione attualmente è di formatrice per i volontari clown terapeuti, nel progetto “la vita non è un gioco…ma” finanziato dalla Fondazione con il Sud. Sono stata la promotrice dell’organizzazione del primo corso del gennaio 2004 tenuto ad Avellino dopo il quale è nata l’Associazione Vip Campania Onlus di cui sono stata Presidente per 4 anni e da cui si sono costituiti 3 gruppi, uno operante ad Avellino quello di Missione Sorriso Onlus, uno operante al Cardarelli a Napoli e un altro all’ospedale San Sebastiano di Caserta. Nel 2007 c’è stata la scissione con l’Associazione Nazionale e i 3 gruppi hanno costituito nuove realtà ognuno nei loro territori.

D: Ci parli un po’ dell’Associazione.

R: L’associazione Missione Sorriso Onlus si costituisce nel 2007 ad opera di alcuni volontari che sono stati i pionieri della clown terapia in Campania e possiamo dire anche nel sud Italia. Infatti il loro servizio di volontariato era già iniziato nel 2004, anno di costituzione dell’Associazione Vip Campania Onlus, affiliata all’omonima Associazione Nazionale con cui è stato organizzato il primo corso per clown terapeuti della Campania e probabilmente del sud Italia. Attualmente Missione Sorriso Onlus è l’unica Associazione in Campania ufficialmente riconosciuta per la clown terapia. Il primo servizio in ospedale fu effettuato nel Febbraio del 2004 presso l’Azienda Ospedaliera S.G. Moscati di Avellino in concomitanza del carnevale Avellinese. In questa occasione venne spontaneo ai piccoli degenti e ai loro familiari pensare che la presenza dei clown fosse da addebitare alla festività del periodo; con il passare degli anni i clown sono diventati una piacevole attesa per i dottori ed il personale interno del reparto di pediatria i quali non mancano di annunciare l’arrivo dei clown di corsia ai piccoli assistiti , infatti i clown offrono il loro servizio presso i reparti degli ospedali indossando camici bianchi dipinti a mano con figure e colori molto allegri, alcuni indossano parrucche colorate, grossi papillon e utilizzano palloncini, marionette , bolle di sapone e magie speciali. Girano nei reparti in coppia, regalando ottimismo e gioia di vivere.

D: Quali sono le principali tappe della sua nascita?

R: Nel 2004 a seguito di una scissione con l’Associazione nazionale i volontari operativi ad Avellino e Provincia decisero di proseguire la Missione e costituire una nuova Associazione MISSIONE SORRISO ONLUS che è una associazione di diritto privato ai sensi dell’art 36 e seguenti del codice civile operante quale organizzazione di volontariato secondo la normativa prevista dalla legge 11 agosto 1991, n 266. L’Associazione non ha fini di lucro ed intende perseguire esclusivamente finalità di solidarietà sociale, umana, civile e culturale. L’oggetto dell’attività dell’associazione riguarda: attività di assistenza sociale e di formazione con presenza di volontari clown negli ospedali, nelle case di riposo, nelle comunità, nei centri d’accoglienza, nei luoghi dove sono avvenute catastrofi naturali al fine di riportare la gioia, il sorriso e la speranza nei cuori di tutti con l’utilizzo della clown terapia. L’associazione è regolarmente iscritta al registro del volontariato della Regione Campania.

D: Come opera attualmente?

R: Attualmente i volontari clown operano ogni sabato pomeriggio e nei giorni festivi (Natale,Pasqua,Carnevale e Ferragosto) nel reparto di Pediatria della Città Ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino. Durante la settimana viene offerto un ulteriore servizio sempre nel reparto di Pediatria, grazie al Progetto “La vita non è un gioco…ma” finanziato dalla Fondazione con il Sud in partenariato con alcune realtà consolidate di Associazioni operanti nel settore sociale come “L’Isola che c’è” di Solofra. Ma il servizio non si limita all’ospedale,infatti i volontari vengono richiesti in vari ambiti, come Case di Riposo per anziani, centri diurni per diversamente abili, orfanotrofi, centri di salute mentale, scuole, iniziative di vario genere organizzate da pro-loco, chiese e comuni. Il nostro è un volontariato d’azione , ascoltiamo in modo empatico l’emozione del bambino e trasmettiamo l’emozione d’amore che è nel sorriso. Noi interveniamo sulla persona non sulla malattia , valorizzando la parte sana che spesso viene oscurata dalla malattia. La collaborazione con l’ospedale ci  riempie di soddisfazione e gratitudine, perchè si interagisce in modo positivo, al miglioramento della qualità del servizio offerto ai pazienti durante l’ospedalizzazione.

L’associazione ha inoltre realizzato un progetto  con  l’Università di Fisciano (Sa) che ha portato la clown terapia nel KERALA in India nell’ anno 2010 con Il progetto “Formare per Formarsi”.Il progetto prevedeva la presenza dei clown all’interno di case famiglia, istituti scolastici e orfanotrofi in cui erano presenti bambini, adolescenti e diversamente abili.

Sono stati, inoltre, presenti nell’anno 2009  durante il terremoto all’Aquila portando il loro sorriso e sostegno morale a tutte le persone che vivevano quella terribile situazione drammatica e precaria. L’obiettivo è stato quello di portare un po’ del nostro amore agli adulti,che in quel momento avevano la necessità di scacciare quel sentimento di paura regalando loro un abbraccio.

D: Essendo una Onlus si sostiene grazie ai contributi degli associati e alle donazioni, giusto?

R: Si, l’associazione si sostiene attraverso le quote associative versate dai soci, donazioni da parte di privati e il cinque per  mille annuale.  I contributi vengono utilizzati per l’acquisto di materiale vario (bolle di sapone, volantini , palloncini ,marionette , amuchina e altro). Vengono acquistati materiali di laboratorio per la creazione di lavoretti che vengono donati durante le varie attività svolte dall’associazione. Un bambino o un anziano possono meravigliarsi alla vista di un semplice oggetto e questa è la nostra missione.

D: Come avvengono le donazioni?

R: Le donazioni avvengono sensibilizzando le persone a donare il 5×1000 e qualche volta arrivano anche donazioni spontanee a mezzo bancario. Le manifestazioni a cui ci chiamano per presenziare ci aiutano facendoci donazioni o con qualche contributo spese.

D: Organizzate anche degli eventi?

R: Da segnalare le prime lezioni di clown terapie tenute presso l’Università Infermieristica dell’Ospedale “San Giuseppe Moscati” di Avellino tenute lo scorso febbraio c.a.. Importante tassello e svolta storica per le nuove generazioni di operatori nel settore sanitario per gli infermieri della Regione Campania.

Abbiamo in passato organizzato diversi eventi in collaborazione con alcune realtà ed Associazioni del territorio L’associazione ha collaborato con Special Olympic Italia in un programma internazionale di allenamenti e competizioni atletiche per persone con disabilità intellettiva. La pratica di attività sportive insieme a chi possiede pari abilità, consente di migliorare la qualità della vita, mettendo in condizione di raggiungere il massimo dell’autonomia possibile. Con i clown tutto può accadere : Il 19 maggio 2011 è stata presente a Benevento nel Campo Sportivo Meo Martini per la prima tappa dell’European Football Week un torneo di calcio a 5 per team scolastici e di Special Olympics con oltre 150 partecipanti. L’associazione ha partecipato a numerosi eventi , ma descriverli sarebbe un dispendio di carta. L’associazione è disponibile a varie collaborazioni per donare gioia e sorrisi in disparati ambiti.

D: Avete delle postazioni nei presidi in cui prestate la vostra opera?

R: No, purtroppo pur operando da diversi anni nell’ambito ospedaliero non ci sono spazi sufficienti da destinare alle Associazioni, se non armadietti riposti nel reparto per poterci cambiare prima e dopo il servizio. E proprio per questo siamo alla ricerca di una stanza.

D:  Gli operatori sono semplici volontari o vengono anche formati?

R: I volontari sono selezionati prima di poter partecipare al corso base di due giornate e mezza, successivamente ricevono un’impegnativa  formazione della durata minima di un anno prima di poter entrare in reparti ospedalieri, con incontri teorici e pratici ogni 15 giorni. Le materie insegnate sono le più disparate, dal pensiero positivo alla creazione del gruppo d’amore passando attraverso i giochi di socializzazione, dalla clownery alla deontologia del clown, alla psicologia, dall’igiene e comportamento in ospedale alle gag, si lavora sulla fantasia e sulla deontologia del clown.

D: Quindi qual è la loro qualifica?

R: Al termine dell’anno se sono ritenuti idonei, diventano volontari clown terapeuti del sorriso o clown dottori.

D:  Penso che alla base di tutto ciò che fate ci sia la convinzione che aiutare il bambino ammalato e la sua famiglia, sostenerlo con un po’ di allegria e spensieratezza, in un momento drammatico della sua vita, possa aiutarlo nella guarigione. Giusto?

R: Quando si parla di clown terapia spesso si immagina un clown che intrattiene un bambino. Questo immaginario è da modificare. La clown terapia si rivolge a persone di ogni età, dal neonato all’ultracentenario. Il clown terapeuta impara ad affinare le sue capacità empatiche, ha come un radar, riconosce attraverso l’osservazione le persone, spesso capita, che chi ha più bisogno di sorridere sia il familiare del bimbo/persona ospedalizzata. Il bambino, proprio per la sua età, è già nel gioco, vive situazioni di disagio perché sofferente fisicamente e spostato dal suo ambiente familiare, ma è quasi sempre ben predisposto a giocare. Gli adulti non giocano più e vivono le situazioni precarie di salute dei loro figli o del parente ospedalizzato come un dramma difficile da gestire. Il clown terapeuta interviene a creare un ambiente magico e giocoso che aiuta a sciogliere tensioni in chiunque incontra durante il servizio.

Per non parlare poi del personale ospedaliero, gli infermieri, medici, operatori sanitari vengono supportati dall’intervento del clown terapeuta anche in situazioni di difficile gestione, quando, cioè, le persone o i bambini non vogliono ricevere le cure per paura. In alcune città d’Italia il clown terapeuta viene richiesto anche durante piccoli interventi dove, ad esempio, non è possibile utilizzare l’anestesia, ottenendo un riscontro eccellente sul paziente che, distratto durante l’operazione con delle gag, non percepisce il dolore. Spesso  ci è stato richiesto di intervenire durante visite di pronto soccorso pediatrico e delle volte anche quando ci sono dei bambini diversamente abili e affetti da autismo.

D:  Operate anche assistenza a domicilio?

R: Il nostro intervento ha poche limitazioni, ci è capitato di essere chiamati per intervenire a domicilio perché la bambina era degente a casa sua. Si è  constatato nel malato un sensibile cambiamento di atteggiamento, l’atmosfera si fa più rilassata e tutti si predispongono al buon umore.

D:  Ricorda qualche caso particolare? Ce lo racconta?

R: Ce ne sono tantissimi da poter menzionare… Ma vi racconto l’ultimo che ha visto coinvolti tutti i volontari dell’Associazione e la nostra Presidente Rita Pecora che ci ha salutati passando a nuova vita a dicembre 2015.

Lei è stata la promotrice di Missione Sorriso Onlus e, per me, il suo clown Poppi, stimolo per iniziare questa avventura, infatti già dal 2000 frequentandola come amica ebbi modo di poter apprezzare gli intrattenimenti di questo suo personaggio che si faceva conoscere solo dai familiari e da qualche amica/o di fiducia. Le sue gag erano sempre molto divertenti e rendevano tutti di buon umore. Questo suscitò in me la voglia di imparare a tirare fuori il mio personaggio capace di far sorridere me e  gli altri anche nei luoghi dove sembrava non esserci motivo per farlo. Mi iscrissi e frequentai il corso in provincia di Genova nel 2003 per volontari clown terapeuti con un’Associazione nazionale che non li organizzava da Roma in giù. Dopo diversi anni Rita/Poppi è venuta a conoscenza di avere un problema di salute, uno di quei mali ormai ben conosciuti. La sua grinta e predisposizione naturale al sorriso le ha fatto scegliere di curarsi per vie non convenzionali e di sfatare ed allontanare di ben oltre  tre anni e sei mesi le previsioni date dai medici sul suo decesso. Durante questi anni lei ha continuato a formare volontari e ad insistere sulla terapia del sorriso, dando molto spesso più sostegno lei e Poppi agli altri che viceversa. Ma negli ultimi mesi, prima di morire, noi volontari andavamo a trovarla con l’intenzione di  farla ridere e darle attimi di sollievo che con grande soddisfazione riuscivamo ad ottenere. Una delle ultime volte che ho parlato con lei mi ha detto: “Insistete con la clown terapia, adesso che l’ho ricevuta, posso dire che funziona davvero, insistete”. Ecco questo è uno dei ricordi e messaggi più belli che tutta l’Associazione può donare a chi ci legge in questo momento.

Altro ricordo:

Ero in servizio con Poppi (Rita Pecora), nel reparto di pediatria erano ricoverati solo due bambini, per cui il servizio finì molto presto. Non soddisfatti del breve servizio, decidemmo di spostarci nel reparto di neonatologia giusto per fare qualche palloncino alle neo mamme. Diversi mesi prima avevamo sentito parlare di un neonato che era stato ricoverato in ospedale dopo che la madre lo aveva abbandonato in un luogo chiuso recandogli seri danni cerebrali a causa della mancanza di ossigeno. Questo bambino era nel reparto in attesa di essere affidato ad una famiglia dal Tribunale. Quando entrammo fummo subito accolte dalle infermiere e dopo aver visitato le stanze ci trovammo  in un seggiolino da tavolo, un bimbo di pochi mesi da solo, senza nessun genitore vicino. Ci avvicinammo senza indugiare e capimmo subito che era quel bambino di cui avevamo sentito parlare. Iniziammo a usare giochini come sonaglini e pupazzetti per stimolare la sua percezione uditiva e tattile, mentre lo facevamo passò un infermiere che ci disse che qualunque cosa facessimo quel bambino non poteva reagire perché non ne aveva le capacità. Noi però continuammo il nostro intervento clown e dopo quasi una ventina di minuti notammo che ci donò un meraviglioso sorriso e con uno dei suoi occhietti si spostava nella direzione in cui ci spostavamo noi due. Interrompemmo quel magico incontro solo perché ci dissero che dovevamo uscire dal reparto. È stato uno dei servizi più emozionanti e preziosi perché mi ha fatto comprendere che anche dove la razionalità o la scienza non riconosce una capacità, il clown è l’unico a poterla vedere e stimolare. 

D: Cosa può fare un cittadino per aiutarvi sia economicamente che operativamente?

R: Da dicembre 2015 a seguito della perdita del Presidente Rita Pecora, l’Associazione è in cerca di una sede legale, una stanza con bagno o un piccolo locale dove potersi incontrare con i volontari e da utilizzare per la tenuta dei vari documenti e materiale. Non avendo donazioni ed entrate sufficienti per poter pagare un fitto, chiediamo l’utilizzo ad uso gratuito con pagamento delle bollette (luce/acqua) a carico dell’Associazione. Chi mette a disposizione una simile struttura, essendo la nostra una Onlus, può avere degli sgravi fiscali sul pagamento delle tasse della proprietà dell’immobile. Naturalmente aiuta molto la donazione del 5×1000 (CF 92068120648) ma se ci fosse qualcuno che volesse fare qualche donazione noi preferiamo vengano fatte attraverso il conto corrente bancario IBAN IT40S0303215100010000001798  in quanto arrivano in modo più celere e tutto ciò che ci viene donato in termini economici deve essere riscontrabile sul c/c a livello legale essendo noi una Onlus. Infatti invitiamo tutti i cittadini a non scambiarci per quelle associazioni che si vendono come clown terapeuti e che si mettono davanti i supermercati, piazze ecc… perché noi non impieghiamo il prezioso tempo dei nostri volontari in simili modi piuttosto preferiamo partecipare a qualche manifestazione in cui ci viene fatta una donazione.

D: Dove si può contattare l’associazione?

R: Su fb: Missione Sorriso;  e.mail: missione.sorriso@gmail.com;    cell.: 3203453392

L’associazione intende ringraziare tutti i clown dell’associazione che donano il loro amore e sostegno nelle diverse attività che vengono svolte .Scegliendo ogni giorno di donare un sorriso.

 

Grazie per tutto ciò che fate e buon lavoro.

 Maria Paola Battista

@Riproduzione riservata wwwitalia

 

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