PESCE CRUDO? ATTENZIONE!

Il pesce è un alimento ampiamente consumato durante le festività, e numerose pietanze tradizionali e non prevedono pesce servito crudo.

In tutto il mondo il pesce crudo è una prelibatezza, nell’Asia (ma ora anche da noi) c’è il sushi, da noi le alici marinate o diverse pietanze con pesce d’acqua dolce, e così via. Ebbene, la maggior parte della popolazione ittica è affetta da parassiti di ogni tipo. Nello specifico l’Aniskakis è un parassita presente nella maggior parte dei pesci più diffusi, all’85% nelle aringhe, all’80% nelle triglie e al 70% nei merluzzi.

 

A tal proposito esiste una circolare del ministero di sanità del 1992, ancora vigente, che spiega come trattare il pesce per eliminare questo pericoloso parassita. Secondo il documento, l’Aniskakis non sopravvive al di sopra o al disotto di determinate temperature; quindi, o si cuoce il pesce al di sopra dei 60 C° o lo si congela, prima di servirlo, secondo queste indicazioni: 96 ore a -15° C, 60 ore a -20° C, 12 ore a –30° C, 9 ore a -40° C. Purtroppo non tutti i ristoranti di pesce osservano queste indicazioni, quindi bisogna prestare molta attenzione. Da ricordare, infine, che limone e aceto non sorbiscono alcun effetto su questi “ospiti indesiderati”.

Ma chi è questo Aniskakis? E come agisce?

Questo parassita è un nematode, “a forma di filo”, ed è un genere di vermi visibili ad occhio nudo. Il verme si concentra nelle viscere del malcapitato animale, e se il pesce non viene eviscerato subito dopo la cattura l’Aniskakis si rifugia in altre parti del corpo. Una volta nel corpo umano, il verme, se vivo, può penetrare le carni nella zona dello stomaco per scappare dagli acidi gastrici; se è morto può provocare allergie. Generalmente si può risolvere il problema con un intervento chirurgico.

Malauguratamente non si tratta di allarmismo, i pesci infetti sono la maggioranza, anche quelli certificati e controllati. Ovviamente esistono altri tipi di parassiti più o meno aggressivi sia nei pesci marini che d’acqua dolce, ma quello descritto nell’articolo è uno dei più diffusi e insidiosi.

Al fine di approfondire l’argomento è interessante uno studio dell’ASL Savonese riguardo i parassiti ittici, ed è visibile cliccando qui.

Flavio Uccello

 

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