PROTESTA DEI CONSERVATORI. LA PAROLA AI PARLAMENTARI IRPINI

CONTINUA LA PROTESTA DEI CONSERVATORI. IL PERICOLO DEGLI ISTITUTI PRIVATI DI FORMAZIONE.

Nel pomeriggio di ieri il Conservatorio “Domenico Cimarosa” di Avellino ha chiamato a raccolta gli onorevoli irpini per sostenere le ragioni non solo del locale conservatorio ma quelle di tutti gli istituti afferenti all’alta formazione artistica e musicale italiana. All’appello hanno risposto tutti i politici presenti alla conferenza stampa che ha sollecitato la partecipazione anche dei giornali e delle televisioni locali. Valentina Paris (PD), Angelo D’Agostino (Scelta civica), Cosimo Sibilia (ex presidente Commissione Cultura del Senato, Forza Italia) e Luigi Famiglietti (PD) hanno ascoltato il presidente del Conservatorio di Avellino Luca Cipriano e il direttore Carmine Santaniello prima di esprimere il loro appoggio alla mozione sottoscritta dalle conferenze dei direttori, dei presidenti e dalle consulte degli studenti del settore AFAM. Tra tutte le istanze, di cui abbiamo avuto modo di parlare ampiamente (vedi articolo) , Santaniello ha messo sul tavolo prima l’esistenza di un decreto interministeriale che, stilato nel dicembre scorso, non è stato fortunatamente ancora pubblicato. Questo prevedrebbe l’istituzione di organi formativi superiori ai conservatori che ne certifichino i titoli. La cosa più grave, secondo Santaniello, il fatto che questi enti siano stati individuati in associazioni musicali che non hanno né la storia né le caratteristiche dei conservatori e che fanno capo invece a nomi noti nel campo dello spettacolo. Si desume che il pericolo per gli istituti di formazione è a questo punto sia quello di perdere di credibilità, mentre perde di significato la svolta che i conservatori hanno avuto con l’apertura ai secondi livelli equiparati alla laurea magistrale ottenuta in un percorso universitario, elemento questo che ha valorizzato gli istituti in questi anni e ha determinato un aumento delle iscrizioni.

 

Se per Sibilia, per affrontare la questione, è necessario un documento congiunto e trasversale tra i presenti e coloro che hanno anche per iscritto manifestato il loro appoggio, tra cui Carlo Sibilia (MS5), Giancarlo Giordano di Sel e Giuseppe De Mita dell’Udc, per Valentina Paris urge un confronto con i portatori dell’istanza che sono i veri esperti del settore per cercare insieme una soluzione. D’Agostino, che è già stato attore di una interrogazione al ministro Giannini sulla questione, si dichiara pronto a portare avanti la ricerca di una soluzione e così anche Famiglietti. Ma alla fine tutti si sono dati appuntamento per martedì prossimo, per farsi portavoce della questione di fronte alla commissione cultura del Senato.

Eleonora Davide

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