Tensioni Italia-India per il caso marò

13/03/2013- ll premier indiano Manmohan Singh ha affermato che se le autorità italiane si rifiuteranno di estradare i due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone affinchè siano processati, ci saranno conseguenze nelle relazioni con l’Italia.

Singh ha chiesto più volte alle autorità italiane di rispettare le decisioni della Corte Suprema indiana. Ai due marò era stata concessa una licenza per tornare in Italia a votare nelle recenti elezioni.

Critiche anche da parte di Oommen Chandy, il primo ministro del Kerala, lo Stato a sud dell’India di cui erano originari i due pescatori uccisi nel febbraio 2012 dagli spari di Latorre e Girone. Il primo ministro, affermando di interpretare anche l’opinione della leader del Congresso Sonia Gandhi, sostiene che l’Italia non ha onorato gli accordi presi, cercando in tutti i modi di evitare il processo in India.

L’ambasciatore italiano Daniele Mancini ha fatto sapere che non rinuncerà a cercare una soluzione, anche se si vocifera sulla possibilità di una sua espulsione dal Paese a seguito dell'”inaccettabile” condotta del governo di Roma.

La Marina Militare intanto ha rimosso dalla homepage del suo sito il nastro giallo che avvolgeva il Leone di San Marco in segno di solidarietà con la brigata di appartenenza dei fucilieri Latorre e Girone.

 Luigia Meriano     

Print Friendly, PDF & Email

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.