THE PARKOUR JAM

Dal 20 al 25 luglio in Piazza Umberto I ad Atripalda (Av) spettacoli  e laboratori di Parkour

Sembra tutto pronto per l’evento Parkour Jam che si svolgerà ad Atripalda nell’ambito dello Sport Village.

Abbiamo chiesto a Stefano Iandolo , Vice Presidente CFPA ,  qualche curiosità:

D: Gli eventi del Parkour di Avellino, sembrano coinvolgere sempre più personalità internazionali.  Raccontaci com’è andata questa volta dal punto di vista organizzativo.
R: Tenendo presente che quest’anno è la prima volta che svolgiamo un evento su suolo pubblico ( in P.Umberto I ad Atripalda) abbiamo avuto parecchie difficoltà nel campo burocratico (tra permessi, messa in sicurezza, suolo pubblico,ecc) ma non ci siamo abbattuti e, come sempre, abbiamo trovato la forza di non arrenderci e dare il meglio di noi per favorire qualcosa di bello ai partecipanti e agli atleti internazionali , i quali recensiranno sui loro profili – social il nostro evento.

D: Per questo evento di Atripalda  ho visto che il Cats’ Flow Parkour  Avellino si avvale anche della collaborazione di un’ altra associazione avellinese, formata da tuoi allievi se non sbaglio: l’AemProject, segno della collaborazione e dello spirito di gruppo che accomuna chi pratica questo sport. Giusto?

R: Si , anche se siamo gruppi diversi  tra noi c’è sempre rispetto e spirito di collaborazione. Perché, sia sul suolo avellinese che non,  più siamo a diffondere questo spirito che ci accomuna  e meglio è.

D: In che cosa consisterà la vostra esibizione? Vi esibirete insieme agli artisti italiani e stranieri?

D: Avremo un ampio spazio allestito con una struttura in tubolari e vari ostacoli assemblati coi pallet.  Al pubblico offriremo un saggio di quello che facciamo tramite il free- training , ossia un allenamento “libero” in cui il ragazzo, l’atleta, il traceur partecipante “esprimerà  la libertà che sente dentro sé” con l’utilizzo dei vari ostacoli messi a disposizione.

D: La vostra presenza è prevista nei giorni dal 20 al 25 luglio e per quanto riguarda gli orari?

R: Salteremo dalle 10.30 di mattina fino alle 13.00 per poi ricominciare dalle 16.00 fino alle 20.00

D: Che cosa prevedete per chi voglia iniziare a praticare Parkour? La vostra attività ha bisogno di molto spazio per i salti e gli allenamenti, sapete già da settembre in poi dove si svolgeranno le lezioni?

R: All’evento vi saranno dei giorni dedicati al pubblico, ossia faremo un laboratorio aperto al pubblico per chi fosse incuriosito e interessato alla nostra disciplina.
Per quanto riguarda le attività, ricominceremo con calma ad Ottobre sempre a Contrada Alvanite ad Atripalda (visto che Settembre è croce nera per i genitori a causa delle esose spese scolastiche).

D: Ora che non siete più “i ragazzi che saltano per strada” giacché durante il corso dell’anno il vostro impegno anche nel sociale ha dato dimostrazione di come si possano evolvere le situazioni che cominciano con umiltà, sacrificio e dedizione, trovate maggior riscontro sia nella gente che nelle amministrazioni?

R: I primi tempi sono stati tremendi perché le persone non si limitavano a chiamarci “ i ragazzi che saltano per strada “ ma ci offendevano anche senza rispetto. .. ma, come si sa, da persone ignoranti non ci si può aspettare altro! Allenarci per strada inizialmente era difficile perché c’era gente che continuamente ci cacciava, o che con insulti o con frasi tipo “ incoscienti, perché  vi dovete spaccare la testa!”  ci distraevano  facendoci perdere la concentrazione e non capivano che proprio in quel modo potevamo farci male! Ne approfitto per invitare la gente di informarsi A DOVERE riguardo quello che facciamo se proprio vogliono esprimere un parere (non richiesto la maggior parte delle volte).
Chiusa questa piccola parentesi , si.. con sacrifici e impegno siamo riusciti ad  essere da i “cattivi ragazzi di strada” a fondare corsi per adulti e bambini ed essere riconosciuti per quello che siamo : Traceur.
Oggigiorno quel che ci aiuta è che il Parkour nel mondo virtuale sta prendendo sempre più piede e le persone, incuriosite, visualizzano i video la maggior parte delle volte.
Qualche volta il Parkour viene visualizzato anche nelle pubblicità televisive oltre che nei film.

Il mio prossimo obiettivo (la vedo difficile ma ci provo.. tentar non nuoce ) è voler insegnare la nostra disciplina alle forze dell’ordine. Potrebbe essere utile per aiutare il prossimo ed essere più prestanti, scattanti e pronti durante il soccorso, soprattutto se dovessero presentarsi imprevisti di vario genere.
“ Bisogna essere forti per essere utili”.

Arrivederci ad Atripalda e buon lavoro.

Maria Paola Battista

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