Tra arte e cultura, le donne che a Viterbo conquistano il Palazzo dei Papi

Chiude la due giorni Arte e Cultura nella città del conclave

Un vero e proprio festival in pieno centro nella città dei papi ha portato a Viterbo per due giorni una kermesse d’eccezione. Sfilate medievali in costume, teatro, spettacoli di scherma medievale, laboratori artigianali, mostre e una fiera del libro hanno occupato ieri e oggi le sale del Palazzo dei Papi di Viterbo, completando con i colori degli splendidi costumi d’epoca una scenografia che lascia già normalmente senza fiato.

Tutto questo grazie all’iniziativa di Catia Santoni che ha collaborato con Chiara Guidarini alla stesura del romanzo storico Viterbium ti ascolto, per Linee Infinite edizioni.

Ma come nasce un evento così in tempo di covid? Lo abbiamo chiesto alla Santoni.

«Avevo voglia di organizzare qualcosa che desse spazio all’arte qui e ne ho parlato con Marco Fumarola, che si occupa di marketing e che poi ha dato vita all’evento, indicando un po’ per scherzo il Palazzo dei Papi. Lui non si è scomposto e, con mia grande sorpresa, mi ha risposto che era possibile. Quindi pian piano, la cosa ha preso forma, grazie a Chiara Guidarini che ha coinvolto i suoi amici che un po’ alla volta si sono aggregati intorno a questa iniziativa e poi abbiamo cercato gli artisti e ci è voluto un anno per costruire tutto, mattone su mattone. Abbiamo potuto organizzare anche un convegno con diversi interventi di pregio e spettacoli. La partecipazione è stata aperta a tutti, come la mostra, gli spettacoli e la fiera, aperti anche alle piccole realtà che hanno avuto spazio e tutti hanno partecipato senza pagare e senza percepire alcun compenso, con la voglia di tornare a presentarsi al pubblico. La location del Palazzo dei Papi, patrimonio dell’Unesco, ha sicuramente contribuito ad attirare l’attenzione di tutti questi artisti. Noi siamo molto soddisfatti.»

Anche Chiara Guidarini ci ha raccontato qualcosa sul suo libro Viterbium.

«L’idea sui personaggi è venuta a Catia, in realtà, che mi ha suggerito delle figure sui cui era possibile costruire una trama. Ne ho parlato con il mio editore Simone Draghetti che è stato d’accordo e gli ho proposto di far uscire il romanzo proprio in occasione dell’evento. Così ho iniziato a dar voce a Selesia, la protagonista, che ha iniziato a parlarmi attraverso Catia.  Questo è il mio diciottesimo libro, avevo scritto già Melocium ambientato nel mio paese, Minozzo, di cui ho anche scritto con storici veri. Mi occupo insieme a un gruppo di volontari della gestione di Rocca Minozzo. Ma non conoscevo Viterbo, è stata la mia amica a darmi le coordinate sul luogo. Il libro è ambientato al tempo del primo conclave che si svolse qui, nel 1271. La protagonista torna dopo essere stata allontanata tempo prima dalla sua città perché ritenuta una strega e da lì parte tutto. I personaggi avevano voglia di raccontarsi e, con mia grande meraviglia, tutto filava nella stesura.»

L’entusiasmo con cui queste due donne hanno realizzato il loro sogno, con tutte le difficoltà che questo periodo impone per la sicurezza di tutti, è davvero encomiabile. Vedere i giovani schermitori, uomini e donne della Scuola Fiore dei Liberi, affrontarsi nella spada a due mani secondo tecniche codificate storicamente è stato emozionante. La compagnia teatrale amatoriale Faul ha offerto al pubblico due spettacoli, l’associazione culturale Pilastro ha accompagnato con corteo storico, sbandieratori e musici tutto l’evento, mentre l’animazione medievale per i più piccini è stata curata da Wild Dogs. Tanti gli stands letterari tra i quali quello dell’Archeotuscia. Insomma, un evento che ci auguriamo si ripeta l’anno prossimo.

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About Eleonora Davide

IL DIRETTORE RESPONSABILE Giornalista pubblicista, è geologa (è stata assistente universitaria presso la cattedra di Urbanistica alla Federico II di Napoli), abilitata all’insegnamento delle scienze (insegna in istituti statali) e ha molteplici interessi sia in campo culturale (organizza, promuove e presenta eventi e manifestazioni e scrive libri di storia locale), che artistico (è corista in un coro polifonico, suona la chitarra e si è laureata in Discipline storiche della musica presso il Conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino). Crede nelle diverse possibilità che offrono i mezzi di comunicazione di massa e che un buon lavoro dia sempre buoni risultati, soprattutto quando si lavora in gruppo. “Trovo entusiasmante il fatto di poter lavorare con persone motivate e capaci, che ora hanno la possibilità di dare colore e sapore alle notizie e di mettere il loro cuore in un’impresa corale come la gestione di un giornale online. Se questa finestra sarà ben utilizzata, il mondo ci apparirà più vicino e scopriremo che, oltre che dalle scelte che faremo ogni giorno, il risultato dipenderà proprio dall’interazione con quel mondo”.