Un libro per l’estate. “Il corpo sa tutto” di Banana Yoshimoto: esplorare corpi per esplorare il sentire umano

Il corpo sa tutto è una raccolta di racconti edita da Feltrinelli (2012) dell’autrice Banana Yoshimoto. Tredici racconti mettono in luce come ognuno di noi superi perdite e dolori in maniera unica e differente, grazie a un personale aiuto interiore. Gli stessi descrivono l’arduo percorso che parte dal dolore e arriva alla guarigione attraverso un’ampia gamma di modulazioni. All’inizio il corpo è così attaccato al dolore da opporsi alla guarigione, fino a che la liberazione si fa strada, accarezzando la mente e alleggerendo il peso della carne. A ostacolare la guarigione a volte è solo la paura di incappare in nuovi dolori. Traumi infantili, ricordi dolorosi, la contiguità fra felicità e dolore, il lutto e la morte: nodi apparentemente insolubili si sciolgono sotto il raggio di un’intuizione illuminante, permettendo ai protagonisti di queste storie di uscirne salvi e arricchiti.

Il corpo sa tutto, è una raccolta di racconti, tutti accomunati dalla tematica della perdita. L’intento dell’autrice è quello di raccontare come situazioni simili siano assimilate e superate in maniera differente per ognuno di noi dal nostro corpo. Tutti noi reagiamo alle avversità ricercando la miglior soluzione, per noi ovviamente quella che ci consente di stare bene.

Ma cosa significa “stare bene”? Esiste al mondo un criterio che stabilisce in maniera univoca questo stato d’animo? Ecco cosa vuole far passare l’autrice dalle sue parole e dalle sue storie brevi: l’essere se stessi in ogni occasione che la vita ci pone davanti, superare gli ostacoli in maniera ottimale e lasciar fare alla nostra mente e al nostro cuore, unici custodi delle risposte tanto ricercate.

All’interno delle varie storie il lettore può trovare tutto il caleidoscopio degli accadimenti umani presentati dall’autrice sotto forma di traumi psichici, conflitti drammatici, nodi all’apparenza insolubili che vedono la luce grazie alla risoluzione della crisi di partenza, in un percorso umano che arricchisce inevitabilmente.
Il corpo viene vissuto come intermediario delle relazioni con gli altri e con sé stessi, all’inizio forse inadeguato, ma che mano a mano diventa uno strumento più affinato e congruo. La mummia e Il pesciolino, fra tutti i presenti, sono i racconti che più colpiscono per l’evoluzione dei personaggi, per le intuizioni che i protagonisti hanno sulla percezione di sé e dei propri confini, alla scoperta della propria interiorità quasi fossero navigatori d’altri tempi. Lo stile semplice, ottimista e visionario di Banana Yoshimoto rende la lettura di questo libro piacevole, scorrevole, intima come una conversazione fra amiche di lunga data.

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About Marianna Spaccaforno

Laureata in Scienze Filosofiche presso L’Università di Napoli “Federico II”. Ha conseguito un Master in studi Politici e di Genere presso l’Università di Roma “Roma Tre”. La sua formazione e le ricerche svolte in ambito accademico, l’hanno portata a interessarsi a tematiche connesse alla tutela dei diritti umani e ambientali. E’ impegnata in diversi progetti che si occupano di tutelare le soggettività marginalizzate. Lettrice appassionata, si definisce creativa e curiosa.