A BARI, LA GIORNATA SUL CINEMA
“Il nuovo pubblico tra lo schermo e la scena”. Si è conclusa la Giornata di studio su un nuovo modello per cinema e teatri come spazi di comunità
(Centro Polifunzionale per studenti Ex Palazzo delle Poste – Bari)
Come preannunciato, si è svolto ieri 14 dicembre a Bari, la giornata di studio su un nuovo modello per cinema e teatri come spazi di comunità.
Ad aprire la Giornata di studio, moderata da Francesca Rossini, Direttore dell’AGIS di Puglia e Basilicata, è stato Giulio Dilonardo, Presidente ANEC Puglia e Basilicata: “Solo la coesistenza di più interventi può riuscire a salvaguardare le sale cinematografiche attraverso investimenti strutturali, una fiscalità adeguata (abolizione dell’IMU) e una politica concentrata sulle attività che metta al centro le imprese, si confronti con i territori e le amministrazioni creando un’attività di coordinamento con la Regione Puglia che è mancata negli ultimi anni”.
Degli interventi di sostegno per la riqualificazione dei luoghi dello spettacolo previsti nel Programma Operativo 2014 2020 ha parlato Pasquale Orlando, Dirigente della Regione Puglia per l’Attuazione del Programma. “Abbiamo previsto interventi che riguardano la cultura e aiuti agli operatori dell’industria culturale che nei prossimi mesi saranno dettagliati con specifici avvisi pubblici, affinché si possano realizzare strategie di sviluppo”.
Bisogna puntare dunque ad intraprendere un’azione che riposizioni la fruizione del cinema in sala come momento centrale nella vita sociale e culturale delle città e delle numerose comunità locali. “Le sale cinematografiche possono rimanere sul mercato attraverso il miglioramento delle strutture ma anche della compagine sociale”, ha detto Sabino Persichella Amministratore Unico di Puglia sviluppo. “Come Puglia Sviluppo siamo già intervenuti nella vecchia programmazione e lo faremo anche nella nuova”.
Nella sessione pomeridiana della Giornata di studio, moderata da Roberto Ricco, manager culturale, e intitolata “Una nuova visione per le sale cinematografiche e teatrali”, sono state analizzate le prospettive maturate in questi ultimi anni di crisi che ha toccato anche la cultura. Inoltre si è parlato della chiusura delle sale urbane e delle politiche di valorizzazione dei centri storici. Di fronte a queste tendenze è necessario dare alla programmazione di cinema e teatri nuovi obiettivi per lo sviluppo integrato di rinnovate funzioni sociali, educative e di promozione del territorio.
a cura di Maria Paola Battista
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