BERGAMO, VENT’ANNI CON L’ALLOSAURO

13 dicembre: S. Lucia è una giornata cara a tutti, ma… cosa succedeva 20 anni fa? Nevicava a larghe falde, Bergamo era ammantata di bianco e al Museo di Scienze Naturali iniziava una fiaba. Forse non era proprio una fiaba, anche se in museo tra i numerosi bambini alcuni Babbo Natale offrivano dolciumi rendendo ancora più allegra l’atmosfera carica di attesa.

Il museo era in festa, S. Lucia aveva portato un emblema del Giurassico: un dinosauro. In realtà l’Amministrazione di Bergamo aveva acquistato per il museo il più straordinario ed atteso regalo per i visitatori: lo scheletro di un Allosaurus fragilis.

Allosauro era il più grande ed agile dinosauro carnivoro del Giurassico; grazie alla sua imponente mole (alto circa 3 metri e lungo 9 metri), alla formidabile batteria di denti taglienti e ricurvi ed i temibili artigli si era conquistato questo discutibile primato.

Solo pochi mesi prima erano giunti a Bergamo due enormi scatoloni dallo Utah, con tutti i pezzi (circa 250) dello scheletro fedelmente riprodotto di un esemplare adulto completo. In quegli anni la “dinosauro-mania” dilagava ed il nostro museo, dotato di reperti fossili fondamentali per lo studio dell’evoluzione della vita sulla terra, aveva proprio bisogno di completare l’esposizione con un grande rappresentante dell’era dei dinosauri.

Il cranio dell’Allosauro è molto grande e solido, le mascelle sono robuste, i denti sono lunghi, numerosi e affilati come coltelli, temibili armi per le inermi vittime. La testa è sostenuta da nove vertebre dotate di una particolare connessione che rende il collo flessibile ed arcuato, adatto a scatti improvvisi.

Gli arti anteriori sono brevi, ma efficienti, le “mani” hanno solo tre dita munite di potenti artigli, tra i più lunghi nella storia dei dinosauri.

Gli arti posteriori sono possenti, si tratta infatti di un dinosauro bipede il cui scheletro doveva sorreggere circa 1700 kg di peso negli esemplari più grandi.

La lunga coda è formata da oltre cinquanta vertebre collegate e mosse da una potente muscolatura; la coda era utilizzata per controbilanciare i movimenti del resto del corpo ma la parte terminale più rigida agiva come una frusta. Questo dinosauro era quindi un efficace predatore, dominatore incontrastato delle piane fluviali molti milioni di anni prima dei famosissimi TRex.

Un dinosauro inquietante ma, forse proprio per questo, amato da tutti i visitatori.

I resti scheletrici originali erano stati scoperti nella Morrison Formation, una successione di sedimenti di ambiente continentale, come provato dai molluschi di acqua dolce, dai resti vegetali, e dalla straordinaria abbondanza di parti scheletriche di rettili terrestri.

Gli specialisti sono riusciti a ricostruire l’ambiente: un’ampia pianura con laghi e dove scorrevano corsi d’acqua con ampi meandri, alcune delle anse si erano trasformate in vere e proprie paludi. Quando i grandi sauropodi attraversavano gli specchi per raggiungere le aree con maggior vegetazione, talvolta rimanevano intrappolati nei sedimenti cedevoli delle rive ed attiravano i più agili dinosauri predatori, in prevalenza allosauri.

Misure e peso preoccupavano non poco il personale del museo impegnato per la prima volta nel montaggio di un grande scheletro; l’impresa infatti non era affidata a specialisti giunti appositamente come accade in altri musei.

Poche istruzioni, 250 enormi ossa riprodotte in resina per oltre 300 kg di peso, competenze, organizzazione e tanto entusiasmo erano le principali risorse che il gruppo di lavoro paleontologia del museo aveva a disposizione per completare il montaggio.

“Per ricordare lo straordinario acquisto della riproduzione scheletrica di un Allosauro del Giurassico, giunto in Museo proprio il giorno di Santa Lucia di venti anni fa – racconta l’Assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti il pomeriggio del 13 dicembre l’ingresso in museo sarà gratuito per tutti e verrà organizzato un laboratorio dedicato ai dinosauri”.

Dalle ore 15,00 sarà organizzato un laboratorio gratuito per bambini dai 7 anni di età: “Dinosauri & Co. Le terribili lucertole tra acqua, terra e cielo”.

I bambini potranno realizzare con le proprie mani: artigli e denti di Allosauro e Citipati, scopriranno da vicino anche gli altri dinosauri recentemente esposti “Ciro” e “BigMama”.

L’attività è rivolta a un numero limitato di bambini, quindi è necessaria la prenotazione all’indirizzo mail adn@museoscienzebergamo.it

13 dicembre 2015

Museo Civico di Scienze Naturali

Orari

La mattina dalle 10,00 alle 12,30 ingresso a pagamento

Nel pomeriggio ingresso gratuito dalle 14,30 alle 17,30

Informazioni : tel. 035286011 e infomuseoscienze@comune.bg.it (da lunedì a venerdì)

 
   
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