BERSANI: PREINCARICO ASSORBITO DA NUOVA FASE, LARGHE CONVERGENZE SU CAPO DELLO STATO

Nella conferenza stampa convocata oggi pomeriggio a Roma il segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersani ha risposto alle domande dei giornalisti spiegando le sue posizioni sulle scelte di Napolitano. “Da una parte ho rilevato il disimpegno conclamato di 5 Stelle che vuole mettere in frigo otto milioni di elettori “…

ha iniziato citando, a proposito,  l’art. 49 della Costituzione che prevede che i cittadini partecipino con metodo democratico alla politica nazionale e affermando che ciò non vale solo per il PD .“Dove sono le direzioni all’aperto delle altre forze politiche che dovrebbero garantire il metodo democratico? Il 25% del Parlamento – riferendosi sempre al M5S –  intende non rendere effettiva la vita Parlamentare pur avendo voluto partecipare”. Continuando poi a riferire sulle consultazioni condotte in Parlamento “dall’altra ho registrato che il PdL e i suoi accettano lo schema da noi proposto a patto che sia bilanciato dalla scelta del presidente della Repubblica. La destra designerebbe il presidente e noi dovremmo votarlo. Ciò lo abbiamo considerato inaccettabile. Questo in sostanza l’esito della verifica da me fatta per incarico del presidente Napolitano”.

Riguardo alla decisone presa dal presidente per procedere nel tentativo di dare un governo al Paese, Bersani la considera una soluzione per garantire all’Europa e all’Italia una continuità, facilitando il confronto tra le diverse posizioni, attraverso l’operato delle due commissioni ristrette.

 “Questi due gruppi non a  caso sono delegati alle riforme economiche e istituzionali” ha spiegato “perché entrambe le questioni, quella economica e quella istituzionale,  vanno affrontate subito e non possono aspettare. L’unica pista, a mio avviso, possibile è lavorare intorno a questo doppio registro. Affiniamola, lavoriamoci, ma è l’unica soluzione. Per quanto riguarda la mia posizione ora, devo chiarire che abbiamo una strada tracciata dal PD. Se Bersani serve a percorrerla, Bersani c’è, se non è a disposizione per il bene dell’Italia, che viene prima di tutto”. Ha chiarito, poi, di aver sempre chiesto ai suoi interlocutori se il problema riguardava la sua persona, non avendo registrato questo genere di evenienza. Poi “Considero il mio preincarico assorbito in questa nuova fase; non vuol dire che vado al mare, ci sono. Sono dentro a ciò che ha detto il presidente, in qualità di facilitatore, anche se non penso che queste “personalità” – meglio che saggi – possano dare la parola conclusiva, compito del Parlamento”.

Ai giornalisti che gli chiedevano se non fosse il caso di cambiare guida al Partito, ha quindi detto: “Prendete una volta tanto sul serio quello che dice una persona seria. Quando ci sarà il congresso del Partito, girerà la ruota, toccherà ad un altro”. E, riguardo al presidente della Repubblica, “prendeteci in parola: noi siamo ligi alla Costituzione, lavoriamo onestamente per una soluzione di larga e larghissima convergenza parlamentare”. Ha concluso, infine, la conferenza dicendosi preoccupatissimo sì, ma non pessimista riguardo alla formazione di un governo, probabilmente nelle mani del prossimo capo dello Stato.

                                                                                                                            Eleonora Davide

02-04-2013

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