CAIRO, CONDANNATI A MORTE 21 TIFOSI, 3 MORTI NEGLI SCONTRI.

Gli sport “popolari”come il calcio, si sa, possono, a volte, catalizzare odi e tensioni. È quello che sta succedendo in Egitto, un Paese afflitto da gravi tensioni politiche e religiose. Dopo la partita del febbraio 2012, tra l’Al Ahly, squadra cairota, e il Port Said, ci furono violenti scontri tra gli ultras delle squadre e, poi, con la polizia locale, con un bilancio di 70 morti. Ora, dopo un anno di consulti, la corte d’appello egiziana ha deciso di condannare a morte 21 tifosi coinvolti nei disordini di cui sopra. Dopo tale decisione, gli Ultras dell’Al Ahly si sono vendicati dando fuoco al quartier generale della federazione di calcio egiziana e al circolo ricreativo della Polizia, danneggiando anche i locali del distretto di Polizia nel centro del Cairo; in queste ore i manifestanti si dirigono verso il Ministero dell’Interno. In questi ultimi scontri si registrano già 3 morti.

 

Flavio Uccello

 

 

 

 

 

 

 

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