CAIROLI NELLA LEGGENDA: CONQUISTA L’OTTAVO TITOLO MONDIALE

Tony Cairoli si laurea campione del mondo di motocross per l’ottava volta in carriera, nel GP dello Stato di Goias, in Brasile. Al siciliano è bastato un quinto posto in Gara1, complice l’infortunio del rivale per il titolo Van Horebeek durante le qualifiche del sabato…

Il campione italiano conquista l’ottavo titolo, il sesto nella classe regina, la MXGP, dove è imbattuto dal 2009. Nelle qualifiche del sabato (che in MXGP si svolgono come una vera e propria gara), Cairoli ha rischiato il minimo, tenendosi lontano dai rischi, e ha chiuso in decima posizione. Discorso totalmente opposto per Van Horebeek (Yamaha), che, dovendo rincorrere Cairoli in classifica, ha spinto tanto, troppo, cadendo e subendo un infortunio alla caviglia.

In Gara1 Tonino è scattato con molta prudenza, girando all’esterno della traiettoria alla prima curva per evitare contatti e scendendo così in ottava posizione. In testa al gruppo è transitato invece il tedesco della Honda, Maximilian Nagl, che fin dai primi giri ha staccato il resto del gruppo, guidato da Dean Ferris (Husqvarna) e Steven Frossard (Kawasaki).

Intanto l’eccessiva prudenza di Cairoli lo porta ad essere superato dal rivale per il titolo, Van Horebeek, che stoicamente, pur con l’infortunio alla caviglia, tenta di rinviare la festa mondiale del Tonino nazionale. Dopo un paio di giri di studio, Cairoli passa all’offensiva superando, prima, il belga della Yamaha e, poi, Tommy Searle, arrivando così in sesta posizione. Negli ultimi minuti di gara, Cairoli ha regalato attimi di alto motocross ai tanti tifosi brasiliani: pur potendosi accontentare della sesta piazza (a Cairoli bastava non perdere più di 6 punti da Van Horebeek per vincere il titolo), l’italiano ha ingaggiato una battaglia a tre con l’australiano Dean Ferris e l’acerrimo rivale, il francese Gautier Paulin. Dopo aver superato Ferris con una manovra incredibile, Cairoli ha messo nel mirino proprio Paulin. Nell’ultimo giro, però, il siciliano ha cominciato a pensare in ottica mondiale e a evitare rischi, lasciando scappare il rivale e tagliando il traguardo in quinta posizione.

Con la conquista dell’ottavo titolo Cairoli entra nella leggenda del motor sport. Da 6 anni in MXGP la conquista del mondiale pare essere diventata affare suo personale, nonostante questo sia stato l’anno più difficile: non solo per i rivali, con un Desalle davvero pericoloso fino all’infortunio allo scafoide nel GP di Finlandia che lo ha costretto a saltare il finale di stagione e un Van Horebeek che si è rivelato avversario costante e tosto, ma anche per la morte del padre Benedetto, evento che, come è normale che sia, ha tolto concentrazione a Tony. Quello che sorprende del 222 è che sembra guidare con una naturalezza e un talento fuori dal comune, collezionando una vittoria dopo l’altra (72 GP vinti in carriera).

L’appuntamento ora è per il prossimo fine settimana, l’ultimo GP della stagione, in Messico, una passerella per il campione del mondo, ma soprattutto tra tre settimane, quando in Lettonia ci sarà il motocross delle nazioni, con Cairoli impegnato, naturalmente, con l’Italia.

Francesco Medugno

 

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