“Cellulite, ahimè!” il parere del Prof. Pierluigi De Pascalis

 

12-03-2014

Nell’intervento settimanale al Fizz Show, il professore Pierluigi De Pascalis affronta un argomento molto interessante che riguarda l’allenamento delle  donne.

 

Egli sottolinea che non esistono esercizi da uomo e esercizi da  donna  e chi vuole allenarsi o dimagrire si relaziona allo stesso modo con l’allenamento indipendentemente dal sesso; ciò che cambia sono le esigenze, diverse  a seconda dei problemi che si vogliono risolvere, cosa che accade anche per individui dello stesso sesso.

Tra le problematiche più diffuse nelle  donne vi sono la cellulite, la forma e il volume del seno e la ricerca di ritrovare una buona forma fisica dopo la gravidanza.

D: Parliamo di cellulite: sebbene il rimedio più efficace contro la cellulite sia sempre la prevenzione, il suo primo  stadio, quello edematoso, può essere ben combattuto in palestra incrementando le masse muscolari.

In questo caso,se si parla di incremento di massa muscolare, è più consigliabile l’allenamento in sala pesi, piuttosto che un allenamento di tipo aerobico e perché?

R: Se ci riferiamo esclusivamente ad un allenamento mirato ad aumentare le masse muscolari,  il lavoro con i sovraccarichi, quindi in sala pesi, è fondamentale oltre che essere una delle strade più idonee per il suo raggiungimento. Parlando di sesso femminile è poi opportuno chiarire che quando si parla di aumento delle masse muscolari non ci si riferisce minimamente a quanto è invece osservabile negli uomini. Un differente assetto ormonale infatti impedisce radicalmente al sesso femminile di raggiungere volumi muscolari considerevoli o che porti, come molte temono, ad una sorta di mascolinizzazione. Quindi anche con l’impiego dei pesi, e perfino nei casi in cui l’impegno e la passione divengano enormi, l’aumento di massa muscolare in una donna è prevalentemente da individuare come un efficace rimodellamento estetico, nulla a che vedere con quanto osservabile nei soggetti di sesso maschile. L’aumento delle masse muscolari non è certamente l’unico e il solo strumento a disposizione, ma certamente svolge un ruolo importante nel mantenere globalmente il metabolismo attivo, evitando anche altre spiacevoli conseguenze legate ad eccessi calori.

D: E se è “meglio prevenire che curare” qual è il modo giusto per farlo?

R: Prevenire è sempre il metodo migliore, meno faticoso ed anche meno oneroso, sotto tutti i punti di vista. L’ideale in tal senso sarebbe la giusta abbinata del lavoro aerobico e del lavoro con i sovraccarichi. In modo da poter beneficiare su un fronte di un interessante consumo calorico, una stimolazione del circolo ematico e linfatico e, sull’altro, dei vantaggi già esposti  per l’attività con i sovraccarichi. “Attendere” che il problema della cellulite si manifesti rende molto meno semplice l’intervento, perché in questo caso si vengono a realizzare una serie di eccezioni che andranno considerate caso per caso e, quelli che sono gli interventi preventivi richiedono una adeguata ricalibrazione.

D: La cellulite, effettivamente, sembra non essere un problema né di età, né di costituzione perché vediamo ragazze magre con gambe piene di bozzi o anche persone, che pur sottoponendosi a allenamenti continui e rigorosi, comunque non riescono a migliorare il loro aspetto fisico. In particolare, ad esempio, le donne oltre i quarant’anni le quali frequentano le palestre per combattere il metabolismo che inevitabilmente rallenta e per cercare di mantenersi in forma ma poi, con gran delusione, sembrano un po’ combattere contro i mulini a vento.

Allora qual è il consiglio per la giusta prevenzione?

R: La cosa migliore che si possa fare, per una donna, è di non attendere la soglia dei 40 anni, poiché molti dei fisiologici cambiamenti sono già avvenuti in modo drastico, e riportare indietro l’orologio biologico è ben più complesso. La sedentarietà è una sorta di “patologia silente”, non manifesta i sintomi fin tanto non comincia ad essere davvero tardi. Ogni anno trascorso da sedentari determina una riduzione delle masse muscolari, che sono la vera salvaguardia sul fronte metabolico. Ipotizzando un soggetto che è stato sedentario dai 20 ai 40 anni, è evidente che ha procurato una tale diminuzione del trofismo muscolare che, tanto più in una donna, sarà difficile recuperare efficacemente. Sebbene come in ogni cosa sia meglio cominciare tardi (quindi anche a 40 anni o oltre) piuttosto che non cominciare affatto, è meglio iniziale il lavoro quando si è significativamente più giovani. Anche perché al di la di problemi di natura estetica, col sopraggiungere della menopausa le donne sono maggiormente esposte al rischio di demineralizzazione ossea, che nei casi più gravi porta poi all’osteoporosi. Ancora una volta l’allenamento in generale, e quello capace di conservare un buon tono muscolare nello specifico, operano in modo ottimale rappresentando una straordinaria attività preventiva.

D:È frequente la conseguenza di accumuli di grasso o cellulite nonostante la pratica di una dieta. Lei, infatti, mette in guardia contro le  diete troppo drastiche le quali provocando un divario tra  massa magra e massa grassa  favoriscono gli accumuli.

In pratica, ciò che può accadere, è proprio il contrario di ciò che chi si sottopone a una dieta vorrebbe accadesse: ci si aspetta di diventare più magri, eliminando i “cuscinetti” di cellulite e grasso e ci si ritrova con dei bozzi ancora maggiormente evidenziati da una magrezza di contorno o, ancora, alla diminuzione costante del peso sulla bilancia non corrisponde un bell’aspetto.

R: l concetto di dieta, inteso come riduzione della quota calorica ai fini del dimagrimento, andrebbe completamente rivisto. “Mettersi a dieta” come si suo dire, può essere una metodica d’emergenza che va bene in alcune brevi fasi della vita, ma non procura certamente benefici nel lungo termine. Anche in questo caso molto meglio sarebbe acquisire un corretto stile alimentare, senza drastiche rinunce e senza spaventose abbuffate. I peccati di gola hanno anche ripercussioni positive sull’umore, quindi ben vengano se a commetterli è una persona che si tiene attiva e non rischia certo di accumulare. Viceversa diete drastiche, spesso seguendo i consigli dell’amica o il “fai da te” determinano effetti esattamente opposti a quelli ricercati. Una dieta drastica, li dove non produca anche deficit nutrizionali, agisce prevalentemente andando ad aggredire le masse muscolari, quindi compromettendo quelle strutture che, come detto sin qui, sono il baluardo difensivo della funzionalità e dell’estetica dell’individuo.

D:In tal caso si può ancora rimediare al problema? E in quale modo?

R:Sebbene sia spiacevole affermarlo, non a tutto è possibile porre rimedio. Recuperare le masse muscolari compromesse a causa di sedentarietà e del continuo ricorso a diete drastiche è una operazione estremamente complessa. Se una donna di 20/25 anni ha ancora tempo per “rimediare”, man mano che ci si avvicina ai 40, se queste operazioni sono state abusate, sarà sempre più difficile. Ad una muscolatura che perde tonicità comincia ad associarsi il problema di una pelle meno elastica, che nei casi più gravi (perdita repentina di grandi quantità di peso) diviene perfino “flaccida”. A quel punto solo l’intervento del chirurgo estetico può essere risolutivo. Occorre quindi domandarsi, prima di raggiungere queste situazioni, se non sia meglio avviare una regolare attività fisica e godersi un po’ di più i piaceri della tavola.

D:La migliore soluzione potrebbe essere quella di affidarsi alla competenza di un personal trainer per avere, appunto, un allenamento specifico e mirato, ma rivolgendoci anche alla frequentatrice comune della palestra quale consiglio si può dare?

R:Il consiglio migliore è quello di stare alla larga da persone che si improvvisano competenti, alla larga anche dalle riviste patinate, soprattutto quelle che ogni settimana sfornano una nuova dieta che sembra debba essere più efficace della precedente. Liberatevi di calendario e bilancia. Nel caso del calendario intendo dire che non si può avere tutto e subito, la fretta e le scorciatoie si rivelano per quello che sono, il corpo non si può ingannare. La bilancia invece è una pessima consigliera, aumento o diminuzione di peso non hanno nulla a che vedere con una forma ritrovata, non è il peso quello che conta, ma la composizione corporea. Non fatevi prendere dalla fretta, la costanza è molto più efficace di qualche seduta intensissima che è solo preludio all’abbandono precoce.

Grazie al Professore De Pascalis per la sua chiarezza e alla prossima!

Maria Paola Battista

Per guardare il Fizz Show: http://www.depascalis.net/risveglio-muscolare/puntate.asp?punt=21

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