CERTAMEN DI POESIA MEDITERRANEA. VINCE IL PIANISTA ANTONIO DI PALMA

Sorpreso per l’”inaspettato” riconoscimento, il virtuoso pianista Antonio Di Palma, docente del Conservatorio “Domenico Cimarosa” di Avellino, si rivela un artista a tutto tondo. La prima edizione del Certamen di Poesia Mediterranea dedicato alla figura di Aristide La Rocca, medico e poeta nolano, si è svolta nella Sala dei Medaglioni del Palazzo Vescovile di Nola (NA), con il patrocinio del Liceo Albertini di Nola, della Fondazione “Amelia e Concetta Grassi” e dell’Università di Napoli “Federico II”. Nella sezione adulti è stata premiata la poesia “Inganno” grazie a una giuria presieduta dal professor Raffaele Giglio, docente di letteratura italiana alla Federico II e critico letterario autore di diversi saggi e libri, che ha definito l’opera di Di Palma “una scrittura di verità, dove troviamo sia ermetismo che verità dannunziana: una verità che è nascosta dentro di noi  e viene gettata giù nel silenzio e che Di Palma ha saputo far uscire fuori quasi con rabbia”. Presenti anche il rettore dell’Università partenopea Gaetano Manfredi, il consigliere della Ministra Giannini, il professor Luciano Chiappetta, il vescovo di Nola S.E.Beniamino Depalma e il filosofo avellinese Aldo Masullo, professore emerito di filosofia Morale, anch’egli insignito di uno speciale riconoscimento (Premio Aristide La Rocca- Una vita per la Cultura e per l’Arte), che ha detto, riferendosi alla poesia di Di Palma: «esistono due tipi di bravi poeti: quelli che usano una tecnica favolosa e quelli che buttano fuori liberamene quello che provano, facendo scaturire la verità. Io preferisco i secondi». Antonio Di Palma ci ha anche spiegato che la partecipazione è nata per caso quando, avendo pubblicato alcuni post su facebook con riflessioni e suoi scritti, era stato sollecitato a scrivere e a partecipare proprio a questo premio. «Avevo raccolto l’invito senza pensare minimamente a vincere, io sono un pianista non un poeta». Non è dello stesso parere il professor Giglio che lo ha, invece invitato continuare a scrivere. E non lo ha mai sentito suonare….

INGANNO

Quante volte han parlato di me,

tante, troppe.

Ed io, devoto al silenzio,

li avevo ascoltati.

Hanno inflitto al mio cuor cento colpi di frusta,

crudeli, senza alcuna pietà

Ora giaccion tremanti,

coperti da una coltre di nulla.

Impassibile, li attendo al di là della sponda del fiume.

ANTONIO DI PALMA 2010

La motivazione del premio: «Celata la delusione degli inganni subiti che hanno inferto sofferenza e solitudine silenziosamente sopportate. Nell’ultima terzina la palese confessione del riscatto per redimensi. Il verso sperimentale si fonde con il pessimismo giustificato».

Vedi il video della cerimonia di premiazione

Eleonora Davide

@Riproduzione riservata WWWITALIA

 

Print Friendly, PDF & Email

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.