Come si valuta nella scuola italiana

Per un insegnante è fondamentale enucleare le differenti modalità di valutazione al fine di comprendere il livello di conoscenze e di competenze di ogni studente e il margine di possibile miglioramento.

Valutazione pratica: è composta di attività pratiche rivolte alla valutazione e osservazione sia delle abilità pratiche che dell’attenzione che del comportamento dei discenti. Questo tipo di valutazione consente inoltre di verificare la generalizzazione e l’applicazione delle competenze in un contesto reale.

Valutazione diagnostica: è un test importante per controllare il patrimonio di conoscenze di un allievo. Si caratterizza per la scansione in una serie di quesiti somministrati prima di una sessione, per individuare i punti di forza e di debolezza di ogni alunno prima che inizi processo di insegnamento e apprendimento.

Valutazione formativa: valuta i progressi di ogni studente in tempo reale. Può presentarsi in molte forme, anche come combinazione di procedure di valutazione, sia formali che informali quali quiz pratici, esercizi, appunti saggi brevi tematici. Lo scopo basilare di tale valutazione educativa è di verificare come i discenti stanno migliorando nel percorso di apprendimento e accertare in modo preciso sia lacune di conoscenza, che incomprensioni o i livelli di competenza non ancora raggiunti. In tale logica l’insegnante e la classe hanno l’opportunità di riadattare nell’immediato le proprie strategie per generare un percorso formativo ad hoc.

 Valutazione sommativa: comprende un test di sintesi da somministrare al termine di un’attività pedagogico-didattica. Tale valutazione è di ausilio per gli insegnanti poiché permette di verificare i progressi di ogni allievo rispetto alle competenze da acquisire. Si determina mediante l’uso di istruzioni dettagliate e di rubriche di valutazione. 

Valutazione delle competenze: supporta il docente nell’ambito della misurazione della capacità di uno studente a impegnarsi in compiti mirati. Ogni competenza appresa, può essere poi perfezionata. La valutazione delle competenze può anche essere fruita per valutare le competenze trasversali di un allievo.

Valutazione gamificata: è fondata sull’approccio ludico. Si connota da strategie di valutazione con vari aspetti di gamification per verificare determinate peculiarità dei ragazzi/e, quali le loro opinioni rispetto a una tematica e/o il livello di abilità. Questa valutazione è pensata in una logica do modificazione dei test tradizionali in un gioco. Mi riferisco ai giochi di memoria e ad altri noti. Quindi è maggiormente coinvolgente per gli studenti, infatti è molto usata e amata.

Valutazione orale: è di tipo formale e valuta oralmente. Si realizza con un elenco strutturato di domande oppure in base al manifestarsi del colloquio con lo studente. Il lato positivo di questo tipo di valutazione è che le risposte sono sempre reali, reali e permettono dunque una verifica immediata.

Valutazione ipsativa: si tratta di rifare periodicamente la stessa verifica per osservare e confrontarne nel tempo i risultati con quelli precedenti. Questo tipo di valutazione formativa è utile ai discenti per riconoscere i propri errori e gli ambiti in cui possono migliorare in vista della valutazione successiva. La valutazione ipsativa si fonda sul paradigma che l’apprendimento è rappresentato da un processo che consente sempre di migliorare.

Valutazione fondata su criteri: è un tipo di valutazione che misura il percorso e le performance di apprendimento di un alunno su criteri e standard predefiniti. Una valutazione fondata su criteri verifica le competenze e le abilità di una persona in base a un criterio specifico senza porre in relazione i risultati con quelli degli altri allievi. Dunque tale valutazione offre l’opportunità di avere informazioni sui punti di forza e sulle parti di rinforzo di uno studente.

Valutazione basata sullo scenario: rappresenta la via concreta in cui gli studenti possono mettere in pratica le conoscenze teoriche e le abilità nei nuovi contesti. Fruendo di tale metodo, gli insegnanti possono osservare il grado di competenza dei loro discenti. Tale modalità valutativa è utile per aiutare i ragazzi a esercitarsi nella realtà e a sviluppare le proprie capacità.

Aspetti positivi dell’apprendimento fondato su scenari nella valutazione degli studenti: ha più vantaggi rispetto ai metodi tradizionali che posso declinare come segue: coinvolgimento attivo degli studenti, realismo e contestualizzazione, risposta immediata, messa in pratica delle competenze, personalizzazione dell’apprendimento, generalizzazione delle competenze sia di sistema che trasversali.

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About CHIARA VERGANI

Chiara Vergani, insegnante, pedagogista, formatrice sulle problematiche del bullismo, specializzata in criminologia e tutela del minore. Tiene conferenze in tutta Italia, interviene in molti programmi televisivi e radiofonici, collabora con diverse testate giornalistiche. Ha pubblicato Lo scacco rosso. Storie di bullismo (2018); Mai più paura. Il bullismo spiegato a tutti (2019); Il mondo si è fermato. Non voglio scendere (Ebook 2020); Le voci della verità (2020); Libere dall’inferno (2021); Professione docente in tempi di guerra (2022); Bipolari in bilico (2022); Io sono Darty (2023); Soft skills (2023).