CROCIERE A VENEZIA. IL GOVERNO SI FA ATTENDERE

Con una interrogazione parlamentare, il gruppo dei deputati democratici veneziani Zoggia, Martella, Murer e Moretto ha chiesto al Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio e al Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi di dare risposte circa la decisione di ridurre drasticamente il circuito veneziano alle rotte della Msc crociere a partire dal 2016, presa dalla compagnia navale.

La Msc crociere, intenderebbe, infatti, si legge nell’interrogazione, intensificare le rotte su Cuba e Cina a discapito della città lagunare, il ché comporterebbe un danno all’economia «in ragione del fatto che la crocieristica rappresenta un comparto produttivo in laguna equivalente ad oltre 4000 occupati e 283 milioni di euro di fatturato cui va aggiunto l’indotto». La decisione della compagnia sarebbe giunta in seguito all’ordinanza che aveva limitato il traffico crocieristico nel Canale della Giudecca e nel Canale di San Marco, peraltro giudicata inapplicabile dal TAR del Veneto. Si legge ancora nella nota «si prevede di passare da 1.815.823 crocieristi del 2013 ad una previsione 1.599.000 per il 2015» che «potrebbe comportare un calo di circa il 10% del traffico passeggeri complessivo ed incrinare i livelli occupazionali degli attuali operatori». Sono proprio i vertici della compagnia crocieristica a porre per primi la questione, concordi nel considerare l’impatto ambientale che il transito nei canali comporta, ma pronti a mettere in campo le loro conoscenze e professionalità per trovare una soluzione al problema, in attesa di un riscontro dal governo. Al «Corriere del Veneto» qual che giorno fa è stato l’amministratore delegato a dichiarare « Non esiste una legge ad oggi che vieta il transito, ma non possiamo neanche farci massacrare dall’opinione pubblica. Noi siamo prontissimi a dare il nostro contributo in attesa di una decisione. A noi non interessa passare per il canale ma vogliamo andare a Venezia che è un patrimonio di tutti».

Eleonora Davide

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