I COLORI DELLA VITA di Angelo Iannelli

PREFAZIONE

Confesso di non amare particolarmente la poesia: pur essendo un lettore onnivoro e appassionato, forse per la mia formazione giornalistica sono più legato all’inchiesta di attualità, alla ricostruzione storica o al giallo sociopolitico che ai componimenti in versi.

Eppure leggere il libro di Angelo Iannelli è stato un piacere e, pur fra telefonate ed email a getto continuo, sono riuscito a staccarmi dal volume solo dopo averlo finito. Il motivo? Certamente ha pesato favorevolmente la conoscenza dell’autore: un incontro recente e casuale ma carico di simpatia. Io presentavo il mio libro “Eat Parade” a Somma Vesuviana, e Angelo era stato invitato dagli organizzatori ad animare, in veste di attore – di Pulcinella, per la precisione – la seconda parte della serata. Fra un assaggio e un dolcetto, con un calice di rosso in mano, abbiamo parlato un po’ e ho scoperto un ragazzo impegnato e colto, un cittadino attento e partecipe, che giustamente coltiva la sua passione per il teatro, ma cerca anche di dare una mano a chi potrebbe averne bisogno.

E queste doti umane e artistiche si ritrovano, puntualmente, nelle sue poesie: brevi, efficaci, spesso drammatiche, si ispirano alla sua e alla nostra realtà quotidiana. L’ incontro con un amico d’infanzia smarritosi nei meandri della tossicodipendenza, la ragazza bella e magra che si vede brutta e grassa e perciò rifiuta il cibo, la tracotanza della criminalità organizzata. Tutto questo diventa materia di riflessione e di elaborazione, e nelle mani di Angelo Iannelli si trasforma in un componimento dolente, talvolta tragico, oppure in un motivo di speranza e di riscoperta della fede religiosa. I mali della società, insomma, irrompono drammaticamente in queste pagine, anche se lo sguardo di Angelo sembra partecipe, turbato, sconvolto perfino, ma mai privo di speranza.

Leggere queste poesie significa insomma immergersi in una realtà viva, palpitante e in qualche caso drammatica, con un accompagnatore di eccezione, un Virgilio che ci aiuta a capire, a giustificare in qualche caso, a indignarci con lui in molti altri, e a reinterpretare il tutto in chiave poetica. 

Il mio consiglio è di seguirlo con fiducia e farsi trasportare dai suoi versi limpidi e sentiti: una bella esperienza di lettura. Un autore  fresco e sincero. Soprattutto, cosa importante di questi tempi, una brava persona.

Bruno Gambacorta

(inviato speciale del Tg2 e ideatore del telegiornale enogastronomico “Eat Parade”)

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