I CONCERTI DI AUTUNNO AL CIMAROSA


Al Conservatorio Cimarosa di Avellino riesplode la grande musica

Con l’inizio dell’autunno prende il via anche la stagione dei concerti al Conservatorio Cimarosa di Avellino. Quest’anno la kermesse musicale Autunno in Musica 2014, che nella scorsa edizione registrò un  meritato successo, si arricchisce di alcune novità. Dopo tre concerti che si terranno in Conservatorio sempre alle 19,00 il 3, il 10 e il 14 ottobre, il 17 ottobre sarà portato in scena il concerto-spattacolo “Gesualdo: storia di un principe e di un castello”, un progetto di Giacomo Vitale su testi di Tarsia Napolitano, con la direzione di Paolo Ciacci. Una produzione del Cimarosa che unisce la grande disponibilità di professionalità in campo musicale alle competenze dei docenti in diversi campi artistici. La rassegna continuerà il 24 ottobre e l’11 novembre concludendo con un concerto di musica folk internazionale, ideato da  Susanna Canessa e Giacomo Vitale.

Il primo appuntamento della rassegna Venerdì 3 Ottobre porterà in scena il pianista Costantino Catena con le Otto variazioni su un Trio di Süssmayr WoO 76  e la Sonata op. 31 n. 3 (Allegro, Scherzo, Minuetto, Presto) di Ludwig van BEETHOVEN ; St. François de Paola marchant sur les flots (San Francesco di Paola che cammina sulle onde) dalle Deux Légendes R. 17 S.175 , di Franz LISZT; la Danza sacra e Duetto finale R. 269 S.436 dall’Aida di Giuseppe Verdi e Paraphrase de Concert R. 267 S. 434 dal Rigoletto di Giuseppe Verdi.

Approfondimenti al programma

Le variazioni su tema del Trio di Süssmayr, furono stampate a Vienna nel dicembre 1799 e dedicate alla contessa di Browne; su un tema in tempo Andante quasi allegretto Beethoven costruisce una serie di eleganti trasformazioni melodiche, alcune cantabili e alcune virtuosistiche, dando prova di una fantasia e di un gusto compositivo che avrebbe raggiunto risultati straordinari nelle Trentatré Variazioni sul tema di Diabelli op. 120.

Nella Sonata op.31 n.3, nonostante sia stata composta in uno dei periodi più bui del musicista (1802-1803), quando iniziava ad avvertire il peso della sordità incalzante, non spira un’aria drammatica, non vi sono tempi lenti e adagi e addirittura lo Scherzo (secondo tempo) ha un tono di fanfara, vivace e lo stesso Minuetto (terzo tempo) si stacca dai canoni settecenteschi di questo genere risultando più libero e leggero.

St. François de Paola marchant sur les flots racconta il miracolo del Santo che attraversò lo stretto di Messina a piedi, approdando indenne in Sicilia nonostante le condizioni avverse. Liszt rende appieno sia la serena energia spirituale di San Francesco, sia la sconvolgente forza del mare in tempesta, con sonorità materiche che sfruttano in particolare le risonanze del registro grave. La composizione è parte di un’opera in cui l’autore narra in musica le leggende di due grandi Santi italiani San Francesco d’Assisi e San Francesco di Paola, partendo dai Fioretti di San Francesco d’Assisi e dalla Vita di San Francesco di Paola descritta da Giusepe Miscimarra. Si tratta quindi di un omaggio all’Italia, questa volta focalizzato sull’aspetto mistico e spirituale della nostra tradizione cristiana. (da Roberto Frosseda – Franz Liszt e l’Italia – Il Corriere Musicale, 22 ottobre 2011). 

                Sempre di Franz Liszt la Danza sacra e Duetto finale R. 269 S.436 dall’Aida di Giuseppe Verdi e Paraphrase de Concert R. 267 S. 434 dal Rigoletto di Giuseppe Verdi. Il catalogo delle trascrizioni di Liszt per pianoforte è molto ampio e forse proprio la presenza di tante trascrizioni ha screditato per decenni la figura di Liszt tacciata di quel vacuo virtuosismo che nella sua giovinezza fu invece la carta vincente del suo successo europeo. Peccato che il più delle volte il giudizio su Liszt sia stato dato sulla scorta di una conoscenza assai lacunosa della sua opera…. oggi qualcosa è cambiato e gli isolati ma autorevolissimi estimatori di Liszt musicista hanno aperto varchi significativi nella tradizionale diffidenza. Le parafrasi di Liszt erano eseguibili solo dall’autore stesso o da pochissimi altri ed erano la sintesi di innumerevoli improvvisazioni intorno alle quali si creò la sua leggenda. Il loro corpus rappresenta uno dei vertici del pianismo tout-court e, come tale, hanno addirittura guadagnato fascino nel tempo. (da Le Parafrasi di Liszt di Michele Campanella 


La
 scheda del pianista Costantino Catena

Costantino Catena, premiato in molte competizioni pianistiche nazionali ed internazionali, ha suonato in vari paesi europei, in Australia, negli U.S.A., in Russia e in Giappone, presso importanti istituzioni musicali e culturali, tra cui l’Accademia Filarmonica di Bologna, il Kennedy Center e la Georgetown University di Washington, gli Amici del Teatro Regio di Torino, gli Amici della Musica di Trapani, la Società Dante Alighieri, il Festival Internazionale di Ravello, il Festival Internazionale di Alghero, l’Istituto Liszt di Bologna, il Conservatorio Tchaikovsky di Mosca, la Filarmonica De Stat Transilvania di Cluj-Napoca, il Kusatsu International Festival, l’Ohrid Summer Festival. Nel 2011, in occasione del bicentenario della sua nascita, ha partecipato all’esecuzione integrale della musica per pianoforte di Franz Liszt, evento organizzato dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia insieme all’Accademia Musicale Chigiana e alla Società Liszt all’Auditorium Parco della Musica di Roma.

Scrivono di lui:

“Il suo Liszt non è mai superficiale, riuscendo a far emergere quelle sfumature, pur presenti in molti brani, che solo pochi grandi ed intelligenti artisti evidenziano, e che usualmente soccombono a scapito di un virtuosismo, talora esasperato e comunque previsto, imposto da un autore per certi versi infido e diabolico nei confronti dell’esecutore”. (Marco del Vaglio, Critica Classica, 22 feb 2014)

 “Costantino Catena è pianista di un tipo ormai raro nella sua generazione. Non fa economia nell’uso del pedale espressivo, ma in lui sfolgora anzitutto l’arte del cantare sulla tastiera con invenzioni di fraseggio che ne dimostrano la squisita intelligenza musicale” (Carlo Vitali, Amadeus).

Costantino Catena anche stavolta ha confermato le sue qualità di grandissimo pianista. Il suo Liszt non è mai superficiale, riuscendo a far emergere quelle sfumature che solo grandi ed intelligenti artisti evidenziano, e che usualmente soccombono a scapito di un virtuosismo, talora esasperato e comunque previsto, imposto da un autore per certi versi infido e diabolico nei confronti dell’esecutore […] un récital di altissimo livello, un artista di levatura internazionale” (Marco del Vaglio, Critica Classica).

Nel Concerto di Schumann  Costantino Catena regala spunti di fraseggio originale, particolarmente nell’enunciazione dei temi principali, che attestano un pianista maturo, capace di conciliare equilibrio architettonico ed enfasi sentimentale.” (Santi Calabrò, Amadeus)

 “Nella sua lettura di Nuits d’été à Pausilippe e delle  Soirées Musicales de Rossini, che difficilmente potrebbe risultare più idiomatica, Costantino Catena centra il perfetto equilibrio tra sentimento e sereno incanto. Nel Carnaval de Venise  Catena si diverte con il buffo umorismo e le inverosimili richieste tecniche di Liszt, creando un’esperienza di ascolto che risulta molto divertente. In Venezia e Napoli  Catena mostra la sua naturale, spontanea vocazione verso il materiale popolare alla base della musica. Il grande trio della famosa Tarantella è quasi etereo nella sua bellezza. Questo trittico, registrato così frequentemente nel corso degli ultimi anni, ha qui la giusta atmosfera, deliziosamente e autenticamente italiana.” (Patrick Rucker, Fanfare  Magazine).

Collaborazione nell’attività cameristica:

Alessandro Carbonare, Michele Lomuto, Franco Maggio Ormezowski, Gabriele Geminiani, Carlo Parazzoli, Sashko Gawriloff, Sabrina-Vivian Höpker, Claudio Casadei, Massimo Quarta, Maja Bogdanovich, Lynne Dawson, Claudio Brizi, Quartetto Savinio. 

Pubblicazioni:

Dal 2010 collabora con l’etichetta giapponese Camerata Tokyo, con cui nel 2011, anno lisztiano, ha inciso l’integrale di Liszt per violino e pianoforte e in seguito numerosi CD solistici, tra cui un doppio CD lisztiano e un blu-ray dedicato a Debussy e Schumann, e con cui sono in progetto altri lavori discografici. Recentemente il disco “Hidden Orchestra”, comprendente il Concerto op. 54 di Schumann per pianoforte e orchestra nella trascrizione per pianoforte e organo di Claudio Brizi, è stato inserito nella programmazione di bordo da All Nippon Airways.  Ha inoltre inciso per le etichette Phoenix Classics  e Nuova Era International e le sue registrazioni sono state spesso diffuse in Italia e all’estero (RAI Radiotelevisione Italiana, NHK Nippon Hōsō Kyōkai, RSI Radio della Svizzera Italiana, MR Magyar Rádió). 

Formazione:

Costantino Catena ha iniziato giovanissimo lo studio del pianoforte. Dopo aver conseguito con il massimo dei voti e la lode il diploma di pianoforte presso il Conservatorio “G. Martucci” di Salerno sotto la guida del M° Luigi D’Ascoli, ha proseguito e completato la sua formazione pianistica seguendo corsi di perfezionamento con Konstantin Bogino, Bruno Mezzena e Boris Bechterev. Importanti riferimenti per la sua formazione musicale sono stati anche gli incontri con Aldo Ciccolini, Michele Campanella e Joaquin Achucarro. Attualmente è docente di pianoforte principale presso il Conservatorio di Musica “D. Cimarosa” di Avellino, e l’attività didattica lo vede impegnato con masterclass e seminari per varie Accademie e Università (The Ignacy Jan Paderewski Academy of Music in Poznań, Tromsø University,  Music College of the Moscow Tchaikovsky Conservatoire, Babes-Bloyai University of Cluj-Napoca, Yasar University of Izmir). Laureato sia in Filosofia presso l’Università degli Studi di Salerno che in Psicologia presso la Seconda Università degli Studi di Napoli, ha approfondito in particolare le tematiche concernenti la gestione degli aspetti psicologici e fisiologici durante l’esecuzione musicale.

I sei appuntamenti della rassegna percorreranno una breve sintesi storica della migliore musica di tutti i tempi, lasciando spazio alla prosa, alle istanze popolari, alla grande musica di autori contemporanei e a brani inediti. Così da Beethoven a Liszt, da Mozart a Shumann e Chopin, da Stravinsky a Severac, da Grieg e Rachmaninov, fino a Fiscella, Marrone, Cusano, Albi, Sasso e De Prisco, l’ascolto sarà vario e piacevole. La mobilitazione di alcuni tra i migliori musicisti del Conservatorio fa di Autunno in Musica un’occasione di cui non perdere neanche una tappa. L’ingresso è gratuito.

                                                                                                Eleonora Davide

@Riproduzione riservata

 

Print Friendly, PDF & Email

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.