IL METODO KOUSMINE

IL METODO KOUSMINE

Sabato 24 gennaio, presso il centro Jayananda Yoga, in via Circumvallazione di Avellino, si è tenuto un incontro con Elena Nebbia inerente il Metodo Kousmine. La Dott.ssa Elena Nebbia, già appassionata e studiosa di erboristeria e naturopatia si è avvicinata al Metodo Kousmine perché, grazie al suo lavoro (giacché è titolare di un’antica erboristeria), ha potuto constatare che molte persone pur essendo convinte del contrario mangiano e si nutrono malissimo.

Da ciò il suo interesse, nato e coltivato nel tempo, si è completato nell’approccio al Metodo Kousmine, al suo studio e all’interesse di presentarlo e farlo conoscere alla gente.

Il Metodo Kousmine non è semplicemente una pratica alimentare ma un sistema fondato sulla convinzione che l’alimentazione è fondamentale per il benessere fisico e la sua ideatrice fu l’omonima dottoressa, nata in Russia nel 1904. La dott.ssa Kousmine di dedicò agli ammalati terminali di gravissime malattie degenerative come il cancro e le malattie autoimmunitarie convinta che, con una giusta alimentazione, si potesse aiutare gli ammalati a vivere meglio fornendo i nutrienti necessari all’organismo aggiungendo, contemporaneamente, elementi purificanti, antiossidanti e antinfiammatori.

Il metodo Kousmine è basato su cinque pilastri a cui si sono aggiunte due colonne (non ultime per importanza). I pilastri  sono: una sana alimentazione, l’uso di integratori alimentari, l’igiene intestinale, combattere l’anormale acidificazione dell’organismo, la terapia dei vaccini; le colonne sono: la capacità di controllare le emozioni e la pratica di attività fisica.

Le due colonne sono state aggiunte grazie alle ultime rilevazioni dell’OMS che hanno portato alla conclusione che chi non riesce a controllare le emozioni sta male perché vive in una condizione di perenne stress. Esistono delle tecniche come la meditazione, lo yoga, il respiro consapevole, il training autogeno, la preghiera che insegnano a controllare le emozioni. La seconda colonna è svolgere attività fisica: se si considera che per bruciare 1 gr di grasso occorrono 2 l di ossigeno capiamo come sia necessario ossigenare il nostro corpo. Una buona parte di ossigeno ci è fornito dall’acqua ma il resto deve entrare tramite una buona respirazione. Basterebbe fare una passeggiata veloce di 20-30 minuti al giorno per mettere in moto l’organismo e garantirgli una buona ossigenazione.

Nella nuova piramide alimentare proposta dall’OMS, l’uomo non a caso sale le scale!

Il metodo Kousmine è un metodo scientifico ed è adottato oggi da molti medici i quali, facendo parte della medicina tradizionale, non escludono interventi operatori e terapie farmacologiche ma cercano di evitarle o posticiparle il più possibile con il valido ausilio del Metodo. Del resto il Metodo Kousmine ha curato gravi ammalati che la medicina tradizionale non era stata in gradi di aiutare.

Oggi i medici kousminiani, tengono dei corsi del tutto gratuiti proprio per cercare di far capire alle persone come sia importante nutrirsi bene per vivere in salute ed evitare le malattie. Ma non dimentichiamo che il Metodo è avallato dalla medicina perché è servito a curare gravi malattie. Basta sapere che il fondatore di una delle due associazioni Kousminiane d’Italia, è Sergio Chiesa, un sacerdote di 76 anni a cui a 46 anni fu diagnosticata la sclerosi multipla. Ebbene, nonostante gli avessero detto che nel giro di un anno non sarebbe stato più in grado di camminare, egli non si è arreso e si è fatto aiutare dal Metodo. Oggi egli è ancora in piedi, nonostante la sua malattia, e può vantare tra le sue avventure  un campo base sull’Everest!

Durante l’incontro la Relatrice ha trattato degli argomenti molto seri a cui la gente comune stenterebbe a credere. Ad esempio il Metodo Kousmine è acerrimo nemico del latte e dei latticini perché oltre a non servire (come spesso si dice perché apportatore di calcio), contiene acidi grassi, estrogeni e il calcio non è biodisponibile. Se pensiamo ora a quanto commercio e speculazione si fanno intorno al latte, capiamo come sia importante seguire un proprio percorso. L’esempio portato è quello di tutti i cuccioli i quali, con lo svezzamento, smettono per sempre di nutrirsi di latte e se pensiamo ai vitelli che hanno le ossa così doppie e resistenti non ci deve sfuggire che i vitelli non mangiano né carne né latte ma erba!

A questo punto credo che di aver stimolato abbastanza la curiosità dei lettori da poter spiegare in che cosa consiste l’alimentazione del Metodo Kousmine. Poche regole fondamentali, poca spesa a livello economico, grande prevenzione delle malattie. Ovviamente la mia è soltanto un’introduzione del Metodo, studio ben più complesso a articolato.

Il piatto Kousmine è diviso in quattro parti. La prima parte è divisa ulteriormente a metà ed è composta da metà proteine e metà carboidrati, nella seconda metà vi sono verdure e frutta. È chiaro come la maggior parte del pasto viene ad essere costituita da verdura e frutta, la cui quantità consigliata è di 600 gr al giorno. Sono davvero poche, io credo, le persone che oggigiorno mangiano 600 gr di frutta e verdura!

Le verdure dovrebbero essere crude, condite con oli spremuti a freddo e ogni pasto dovrebbe essere iniziato da queste pietanze perché esse hanno la capacità di abbassare il livello glicemico delle sostanze che saranno mangiate dopo. Frutta e verdura contengono vitamine, sali minerali, fibre, antiossidanti che altri alimenti non contengono. La seconda parte del pranzo è formata da proteine e carboidrati i quali spesso sono associati anche nella cucina tradizionale, in questo caso i carboidrati possono essere apportati da cereali semplici come il farro, l’orzo, il kamut, il grano saraceno il riso integrale e tantissimi altri che propongono una varietà di gusto e soprattutto di sostanze nutritive importantissime. Sono consigliati il pesce e poco la carne che deve essere bianca. Un alimento importantissimo per le sue proprietà nutritive sono le alghe che possono essere inserite nelle pietanze.

Gli studiosi del Metodo e i praticanti hanno, fra l’altro creato degli ampi ricettari che aiutano a mangiare con gusto senza danno.

Il pasto più caratteristico del Metodo è sicuramente la colazione. Per essa si propone la Crema Budwig, un frullato composto da semi di lino, grano saraceno o miglio, mandorle o semi di zucca o girasole, ½ limone spremuto, yoghurt di soia o tofu bollito o fagioli cannellini, banana e un frutto di stagione.

La Dott.ssa Kousmine definì la Budwig “colazione da re perché costituisce un pasto completo, ricco di vitamine, preziosi grassi polinsaturi, zuccheri semplici della frutta, delle auxine e dei carboidrati dei cereali integrali crudi.

Conoscevo già il Metodo Kousmine e ho approfittato dell’occasione per porre qualche domanda alla Relatrice.

D: Abbiamo capito, come Lei stessa ha detto, che è fondamentale  essere consapevoli delle proprie abitudini alimentari e mi è venuto in mente che sarebbe molto importante se noi riuscissimo a ritornare all’idea di cibo come nutrimento. Oggi io penso che l’azione del “mangiare” abbia assunto per noi altri significati come: abitudine, passatempo, appagamento di delusioni o desideri, insomma è come se fosse rientrato nella routine consumistica e quotidiana, perdendo il suo ruolo fondamentale che è quello del nutrimento. Cosa ne pensa?

R: E’ esattamente ciò che volevo comunicare. Il cibo come nutrimento per il corpo, ma anche per l’anima perché un buon cibo, di buona qualità, scelto con sapienza e cucinato con amore è il miglior modo per prendersi cura di sè alimentando in maniera corretta le nostre cellule.

D: Inoltre Lei ha detto che molte persone sono convinte di mangiare bene, mentre invece in realtà, sbagliano tutto. Mi chiedo: l’alimentazione sbagliata è un fatto di cultura, allora come insegnarlo?

R: L’alimentazione non è un fatto di cultura perché i nostri nonni sapevano come alimentarsi correttamente e come combinare gli alimenti traendo da essi il maggior vantaggio possibile, un esempio sono i famosi piatti unici regionali (pasta e fagioli,farro e ceci, riso e lenticchie, etc).  Ciò che oggi come oggi ha influito sulle convinzioni alimentari è stata in gran parte la pubblicità e l’informazione mediatica troppo spesso condizionata dagli sponsor.

La nostra generazione è figlia di frasi tipo: “Con più latte e meno cacao” sottintendendo che più latte fa bene e che mangiarne tanto fa crescere meglio i bambini e mantiene in forma gli adulti! 

Ora liberarsi da queste convinzioni non è facile specie se sono avallate anche dai medici che continuano a consigliare di consumare formaggi alle donne in menopausa per combattere l’osteoporosi.

D: A fronte anche di un bombardamento mediatico che ci inganna su prodotti alimentari che nuociono gravemente alla salute, come possiamo difenderci e imparare a dare la giusta importanza agli alimenti?

R: Da qui nasce il mio desiderio di comunicare con le persone per aumentare la consapevolezza. Per stimolare chiunque abbia a cuore la sua salute e quella dei suoi cari a trovare il modo di alimentarsi correttamente senza cadere nella trappola delle diete miracolose e senza dimenticare che la salute è il bene più grande che abbiamo senza il quale non c’è bellezza e non c’è ricchezza.

Difendere la salute partendo da una buona alimentazione è doveroso, ringrazio molto la Relatrice Elena Nebbia per aver dato l’opportunità di conoscere e divulgare il Metodo e ringrazio l’Associazione Culturale  Jayananda Yoga sempre pronta,  nel suo accogliente e sereno ambiente, a promuovere tutto ciò che è salutare.

Maria Paola Battista

 

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