Il Naufragio di Daniel Albizzati: un’isola di plastica per riscoprisi

In mezzo all’Atlantico c’è una piccola isola dove confluiscono tutte le correnti trasportando rifiuti e le plastiche che galleggiano sulla superficie del mare. In questo luogo fuori dalle mappe è naufragato Vadim, un giovane ragazzo della periferia romana in fuga dai propri guai. Il giovane è sopravvissuto a una tempesta aggrappandosi a un container caduto dalla nave su cui viaggiava. Sempre con la speranza di avvistare i soccorritori all’orizzonte, Vadim occupa il suo tempo, tolto quello legato alla sua sopravvivenza, scrivendo un diario delle sue giornate e riordinando la spazzatura che sommerge l’isola.

Nel romanzo edito da Fazi (2022), Vadim è un moderno Robinson Crusoe, ma la disperazione che ci fa provare nelle prime pagine appena dopo il naufragio è violenta, piena di sconforto, propria di una mente che non ha nulla a cui appellarsi se non all’iPhone o ai naufraghi dell’Isola dei Famosi. Il container che ha salvato Vadim è pieno di libri, ma il protagonista all’inizio rifiuta in toto la possibilità di fruirne per trarne compagnia. Li accatasta invece pensando di utilizzarli per alimentare un fuoco. La vicenda è suddivisa in quattro capitoli che raccontano, più che la vita di un naufrago nella sua quotidianità, il suo riscoprirsi a livello catartico. Vadim compie davvero un cambiamento strutturale della sua persona e il tutto avviene attraverso la lettura di grandi classici e un profondo e vivo confronto con se stesso, con le proprie paure e le proprie ansie.

Il Naufragio è un libro che racconta bene il potere guaritore dei libri, una piccola e preziosa avventura moderna, da non perdere.

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About Marianna Spaccaforno

Laureata in Scienze Filosofiche presso L’Università di Napoli “Federico II”. Ha conseguito un Master in studi Politici e di Genere presso l’Università di Roma “Roma Tre”. La sua formazione e le ricerche svolte in ambito accademico, l’hanno portata a interessarsi a tematiche connesse alla tutela dei diritti umani e ambientali. E’ impegnata in diversi progetti che si occupano di tutelare le soggettività marginalizzate. Lettrice appassionata, si definisce creativa e curiosa.