IN GIRO PER CASTELLI – LA ROCCA DI VIGNOLA (MO)

Per chi ama i castelli, la provincia di Modena riserva una bella sorpresa. Infatti, nonostante il terremoto dell’anno scorso abbia lasciato segni evidenti sul patrimonio artistico dell’Emilia, rendendo inagibili o non visitabili buona parte dei monumenti della regione, abbiamo potuto visitare il Castello di Vignola. Il centro, noto per la produzione delle famose ciliegie che da qui prendono il nome, è dominato da un maniero di dimensioni ragguardevoli e molto ben tenuto.

Fondato nell’VIII secolo, fino al XV fu usato come rocca di difesa; in seguito si formò intorno al primo nucleo un borgo e il castello, di proprietà della famiglia Contrari, fu reso una dimora fortificata e arricchito di tutte le funzioni sia difensive che di centro di potere.

E’ visitabile gratuitamente perché proprietà del Comune ed è molto curato. Il percorso è articolato, permettendo di entrare ovunque, anche nei suggestivi camminamenti di ronda e fin sulle torri, compresa quella sovrastata da una campana, che permette di stendere lo sguardo su tutto il panorama e sul percorso del fiume Panaro. La presenza di sismografi in alcuni locali mette un po’ di angoscia e quando si sale su in cima si spera che la terra non ricominci a tremare proprio allora, ma la solidità della costruzione da un po’ di sicurezza. La visita è veramente piacevole anche se ci si chiede come si faceva a quei tempi a salire su scalini così alti.

Poi, dopo aver ammirato le sale affrescate e la cappella il cui soffitto lascia a bocca aperta per la ricchezza delle immagini e dei colori, ci si trova di colpo di fronte ad una cella con il nome di Ugo Foscolo e la curiosità cresce. In effetti, Foscolo nel 1799 fu catturato dopo la presa di Cento, dalle truppe austro-russe e imprigionato per un periodo proprio nella rocca di Vignola prima di essere recluso a Modena, da cui poi fu liberato dal generale Macdonald, con cui poi entrò a Bologna.

Eleonora Davide