INNOVARE NEL SOCIALE

A SIENA  IL PROGRAMMA DI INTERVENTI PER LA PREVENZIONE DELL’ISTITUZIONALIZZAZIONE DEI MINORI

<<Ricevuto un contributo di 50mila euro per l’attivazione di un 0progetto a tutela dei minori e delle loro famiglie, così da  ridurre, come ha detto l’assessore Ferretti, l’allontanamento da casa dei ragazzi>>

La Società Senese della Salute è rientrata tra gli 83 ambiti territoriali che hanno aderito al bando regionale per il progetto PIPPI (programma di interventi per la prevenzione dell’istituzionalizzazione dei minori), promosso e finanziato, con 2milioni e 500mila euro, dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

L’obiettivo del progetto, per il quale la Società Senese ha ricevuto 50mila euro, è quello di pro

porre degli interventi innovativi nell’ambito del sostegno alla genitorialità, accogliendo la sfida di aiutare la famiglia di origine, così che sia in grado di rispondere ai bisogni di sviluppo del bambino.

<<Non a caso – ha spiegato l’assessore al Sociale Anna Ferretti – la scelta del nome: Pippi, dal personaggio favolistico Pippi Calzelunghe, la bambina dalle potenzialità illimitate e dalla inesauribile capacità di cambiamento. Come la simpatica ragazzina con le trecce rosse, il progetto in questione mira a cambiare, con interventi mirati, situazioni familiari critiche al fine di ridurre il rischio di emarginazione dei minori, la loro trascuratezza e il conseguente allontanamento dal nucleo familiare. 

I, infatti,  mette al centro delle azioni da intraprendere il bambino e la sua famiglia, attivando, anche, la comunità nella quale vive, nel tentativo di creare un raccordo tra le diverse istituzioni, professioni e discipline all’interno degli ambiti del servizio sociale, della psicologia, e altro>>.

Nello specifico si tratta di un  programma intensivo (18/24 mesi), relazionale e basato sulla resilienza, la capacità, cioè, di far fronte, in maniera positiva, agli eventi traumatici e riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà.

Gli interventi messi in atto (sono 10  le famiglie coinvolte, in ambito locale, con bambini da 0 a 11 anni) saranno seguiti da un’equipe  multidisciplinare che lavorerà con i singoli nuclei familiari, seguendo il programma e il monitoraggio scientifico curato dell’Università di Padova, ideatrice del progetto  che, al termine, effettuerà, a fini di ricerca,  una valutazione complessiva sull’efficacia.

 

 

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